Galleria edieuropa QUI arte contemporanea
L’origine della Galleria Edieuropa – già Editalia – è da ricondursi all’uscita del primo numero della rivista “QUI arte contemporanea”, nel luglio del 1966.
Ne erano fondatori cinque artisti: Capogrossi, Colla, Fontana, Leoncillo, Sadun e, nel comitato redazionale, figuravano i nomi di Pasmore e Lipton, oltre agli storici dell’arte Giovanni Carandente, Lorenza Trucchi, Mario Verdone e Marisa Volpi.
Editore e direttore Lidio Bozzini, già fondatore della casa editrice Editalia. Presso la sede della rivista a via del Corso si cominciarono ad organizzare mostre degli artisti più noti ma anche di giovani. Tra le mostre da ricordare quelle di Accardi,Turcato, Paolini, Kounellis, Scialoja, Pascali, Mattiacci, Mochetti, Uncini, Afro, Burri. Alle mostre seguivano i dibattiti con la partecipazione di critici d’arte italiani e stranieri, che crearono un grande interesse in quanti si appassionavano all’evoluzione dell’arte nei “mitici” anni sessanta.
La Galleria ha sempre sostenuto nomi di prestigio nell’ambito di una linea italiana del linguaggio non figurativo iniziata con Balla, Dottori, Prampolini; memorabili l’antologica sul Futurismo a Roma dal 1910 al 1940 e la mostra La macchina mito futurista.
Alternando mostre monografiche a collettive, ha proposto gli artisti più importanti dell’astrattismo italiano e internazionale. Sempre attiva con il gruppo di Forma Uno: Accardi, Consagra, Dorazio, Perilli, Sanfilippo, Turcato e con gli artisti della stessa generazione come Afro, Appel, Burri, Capogrossi, Calò, Colla, Fontana, Guerrini, Kounellis, Manessier, Mastroianni, Melotti, Poliakoff, Rotella, Santomaso, Scanavino, Scialoja, Uncini, Verna, Veronesi.
Ne erano fondatori cinque artisti: Capogrossi, Colla, Fontana, Leoncillo, Sadun e, nel comitato redazionale, figuravano i nomi di Pasmore e Lipton, oltre agli storici dell’arte Giovanni Carandente, Lorenza Trucchi, Mario Verdone e Marisa Volpi.
Editore e direttore Lidio Bozzini, già fondatore della casa editrice Editalia. Presso la sede della rivista a via del Corso si cominciarono ad organizzare mostre degli artisti più noti ma anche di giovani. Tra le mostre da ricordare quelle di Accardi,Turcato, Paolini, Kounellis, Scialoja, Pascali, Mattiacci, Mochetti, Uncini, Afro, Burri. Alle mostre seguivano i dibattiti con la partecipazione di critici d’arte italiani e stranieri, che crearono un grande interesse in quanti si appassionavano all’evoluzione dell’arte nei “mitici” anni sessanta.
La Galleria ha sempre sostenuto nomi di prestigio nell’ambito di una linea italiana del linguaggio non figurativo iniziata con Balla, Dottori, Prampolini; memorabili l’antologica sul Futurismo a Roma dal 1910 al 1940 e la mostra La macchina mito futurista.
Alternando mostre monografiche a collettive, ha proposto gli artisti più importanti dell’astrattismo italiano e internazionale. Sempre attiva con il gruppo di Forma Uno: Accardi, Consagra, Dorazio, Perilli, Sanfilippo, Turcato e con gli artisti della stessa generazione come Afro, Appel, Burri, Capogrossi, Calò, Colla, Fontana, Guerrini, Kounellis, Manessier, Mastroianni, Melotti, Poliakoff, Rotella, Santomaso, Scanavino, Scialoja, Uncini, Verna, Veronesi.
Luogo e recapiti
edieuropa@tiscali.it www.galleriaedieuropa.it 06.68805795 06.68805795
Orario: dalle 11.00 alle 19.00 Chiuso lunedì e festivi.
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