Carbone Antonio
Note biografiche
Antonio Carbone, nato a Tricarico (MT) si laurea a Perugia in Scienze naturali, l’impegno artistico è una costante della sua vita. Nella pittura spazia tra linguaggi differenti ed innovativi. La sua arte iniziale si ispira al realismo meridionalista di Levi, Guerricchio e Treccani, poi evolve verso l’espressionismo astratto, l’arte concettuale, la poesia visiva. L’attuale ricerca si concentra sul fenomeno della scrittura, e degli alfabeti in tutte le loro forme di espressione, in una trasmutazione di significati e significanti che portano, come nel caso “delle Tabulae e delle Sovrascritture” a composizioni di sentito equilibrio estetico ed artistico. Procedendo da composizioni con segni elementari verso immagini sempre più complesse realizza, su carta e su collage scritture criptiche dal forte valore simbolico come ricerca di moderni linguaggi espressi anche sotto forma di pittogrammi. Ispirandosi anche alle forme di scrittura cuneiforme e sumero-accadico. La sua ricerca spazia anche nello sviluppare una indagine sul rapporto tra segno, alfabeto e rappresentazione geo-grafica delle mappe. Sono queste opere, realizzate manipolando atlanti e vecchie carte geografiche, espressione del rapido e a volte tumultuoso mutare dei paesaggi e della loro rappresentazione in rapporto alla presenza antropica sulla terra. È membro del Gruppo d’artisti del DNA – Maratea Contemporanea, ove nel 2015 ha presentato la mostra “Mutazioni”; nonchè socio dell’associazione Arte Fuori Centro di Roma. Ha esposto in personali e collettive in Italia ed in Europa. Di recente nella mostra ”Imago Mundi Prestigium Italia“, alla Fondazione Sandretto Re Rebaudenco di Torino; alla Gallery of Art, Temple University Rome; “Codex. La forma del messaggio” alla Pinacoteca di Gaeta; Archeologia dell’Io al Museo archeologico di Tolfa, ed a Bruxelles, nella sede della CES. Tra gli altri hanno scritto sui suoi lavori: Roberta Pagani, Corinna Carbone, Pasquale Prisco, Giorgio Di Genova, Amerigo Restucci, Roberto Maria Siena, Laura Turco Liveri . Le sue opere sono presenti in collezioni pubbliche e private ..
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Nato a Tricarico (MT), paese legato alla figura del poeta Rocco Scotellaro, all’opera di Carlo Levi e del meridionalista Rocco Mazzarone.
Antonio si è laureato in Scienze Naturali a Perugia, dove tiene la sua prima mostra nel 1968.
La pittura iniziale risente fortemente dell’influenza artistica di Levi, Guerricchio, Treccani. A metà degli anni ’70 l’attività pittorica si distacca decisamente dal filone meridionalista spaziando lungo le direttrici che hanno caratterizzato la pittura degli ultimi decenni. La sua arte assume poi i caratteri dell'espressionismo astratto, della sperimentazione, della ricerca di nuovi linguaggi .
La proposta artistica si presenta “nella chiave di un astrattismo puro, unica coordinata reale per Antonio Carbone è lo spazio: uno spazio mentale, inteso nella sua dimensione concettuale….
“Il tempo …è stratificato in elementi coloristici che delineano una soluzione di immobilità ieratica, essenziale…dove colori e linee si sommano, si intrecciano e si alternano sovrapponendo significati e significanti in composizioni di sentito equilibrio estetico…"
(Roberta Pagani)
La sua ricerca prosegue anche con esperienze nel campo della calcografia, in particolare con l’uso del piombo.
I lavori più recenti, i Libri Scolpiti, sono realizzati rielaborando piccoli volumi ed interpretando il libro come oggetto in continua metamorfosi, in cui nuovi immaginari alfabeti e segni comunicano, in chiave concettuale, una rinnovata capacità introspettiva.
L’artista è solito adoperarsi in una duplice ricerca: la prima indaga la storia dell’arte e ne estrapola i pattern stilistici (sia di iconografie che di tecniche) reinterpretati in maniera del tutto nuova; la seconda riguarda il repertorio della sfera personale dove un immaginario di ricordi e di desideri prende forma in composizioni complesse e dinamiche di sculture e dipinti, o installazioni e contaminazioni degli uni negli altri, alla maniera del Nouveau Realisme francese, attraverso l’inserimento di elementi del reale, fisici e tridimensionali e l’uso della cera come materia plastica e colore.
L’ultimo ciclo di lavori presentato da Antonio Carbone si confronta con le tematiche che segnano la contemporaneità: la globalizzazione, le mutazioni profonde, le guerre ed il terrorismo, le migrazioni di popoli. Emblematici sono i lavori ispirati al Mediterraneo come antica culla di civiltà ed attuale teatro di devastazioni archeologiche, storiche ed umane.
A chiusura del ciclo ritorna idealmente il tema dell’autoritratto: come metafora della vita e del rapporto irrisolto tra l’artista e la sua proiezione ideale.
Ha partecipato allo stage di pittura promosso dal maestro Karlheinz H. Schonswetter a Saint Cunegund (Salisburgo) con esposizione collettiva finale; a Kunstproject: Selbst, incisioni di autoritratto astratto e figurativo presso la Werkstattgalerie Augen.Blicke (Berlin-Spandau); alla Mostra collettiva internazionale di grafica dedicata a Santa Anastasia di Sirmio – sezione ex libris; a Il libro d’artista promosso da Venezia Viva.
Attualmente vive e lavora a Roma.
Sue opere sono presenti in sedi istituzionali e presso collezioni private.
Mostre:
Numerose sono le mostre personali e la partecipazione a collettive effettuate in città italiane.
Di queste le più recenti sono: Oro&nero ad Ascoli Piceno; I colori del vino a Siena; Premio COMBAT a Livorno (finalista); Il libro della notte a Venezia; (Self) Portraits a Milano; Metropolis a Venezia; Sature International Contest a Genova; URBAN 014 a Roma; Il Segno a Ferrara(finalista); IMAGO MUNDI-Contemporary Artists from Italy a Torino; Librando, personale alla Biblioteca Rispoli e alla Biblioteca Cornelia a Roma. Personale Narra-azioni a Palazzo La Sapienza a Perugia. Personale Mutazioni presso Galleria DNA a Maratea (PZ). Recente è la partecipazione a Il LIBRO presso biblioteca Augusta di Roma e poi dalla Augusta alla TEMPLEI di Roma.
Luogo e recapiti
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