Varisco Grazia
Grazia Varisco è nata a Milano il 5 ottobre 1937. Dal 1956 al 1960 frequenta l’Accademia di Belle Arti di Brera dove è allieva di Achille Funi. Dal 1960 è attiva nella ricerca artistica come esponente del Gruppo T con Giovanni Anceschi, Davide Boriani, Gianni Colombo e Gabriele De Vecchi. Partecipa alle principali mostre di Arte Programmata e a quelle del movimento internazionale Nouvelle Tendance. Conclusasi l’esperienza di gruppo, dalla metà degli anni Sessanta Grazia Varisco continua la sperimentazione e l’attività espositiva in modo autonomo. Dal 1961 al 1967 svolge attività di grafica per l’Ufficio Sviluppo della Rinascente, per la rivista ’Abitare’, per la Kartell e per il Piano intercomunale milanese (1962-63). Nel 1969 e nel 1973. in occasione di prolungati soggiorni negli Stati Uniti, incontra e frequenta artisti e docenti di vari Departments of Fine Arts.
Dal 1979-80 si impegna nell’attività didattica e dal 1981 al 2007 è titolare della cattedra di Teoria della percezione all’Accademia di Belle Arti di Brera a Milano. Partecipa a importanti rassegne nazionali e internazionali tra cui la Biennale di Venezia nel 1964 e 1986, Arte italiana 60/82 alla Hayward Gallery di Londra nel 1982, Beyond Geometry al Los Angeles County Museum e al Miami Art Museum nel 2004, Gli ambienti del Gruppo T alla Galleria Nazionale d’Arte Moderna di Roma nel 2005, Op art alla Schirn Kunstalle di Francoforte nel 2007 e Arte cinetica e programmata alla Galleria Nazionale di Arte Moderna di Roma nel 2012. Nel 2017 la Triennale di Milano dedica una mostra al suo percorso artistico. Sue opere figurano in musei e collezioni pubbliche e private in Italia e all’estero fra cui la Galleria Nazionale d’Arte Moderna di Roma, il Museum of Modern Art di New York e il Centre Georges Pompidou a Parigi. Nel 2007, su segnalazione dell’Accademia di San Luca riceve dal Presidente Giorgio Napolitano il Premio nazionale Presidente della Repubblica per la scultura. Nel 2018 l’artista riceve dall’Accademia dei Lincei il premio Feltrinelli per le Arti Visive.
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Grazia Varisco nasce a Milano nel 1937.
Dal 1956 al 1960 frequenta l’Accademia di Belle Arti di Brera, allieva di Achille Funi. Dal 1960, attiva nella ricerca artistica come esponente del Gruppo T con Giovanni Anceschi, Davide Boriani, Gianni Colombo e Gabriele De Vecchi, partecipa alle manifestazioni Miriorama, alle mostre di Arte Programmata e a quelle del movimento internazionale Nouvelle Tendance, con occasioni di incontro e di scambio con artisti dei gruppi italiani e stranieri animati da interessi nel campo della percezione e della sperimentazione.
Conclusasi l’esperienza di gruppo, dalla metà degli anni ’60 continua la sperimentazione e l’attività espositiva in modo autonomo.
Dal 1961 al 1967 svolge attività di grafica per l’Ufficio Sviluppo della Rinascente, per la rivista “Abitare”, per la Kartell e per il Piano intercomunale milanese (1962-63).
Nel 1969 e nel 1973, in occasione di prolungati soggiorni negli Stati Uniti, incontra e frequenta artisti e docenti dei Departments of Fine Arts. Dal 1979-80 si impegna nell’attività didattica e dal 1981 al 2007 è titolare della cattedra di Teoria della percezione all’Accademia di Belle Arti di Brera a Milano.
Partecipa a importanti rassegne nazionali e internazionali.
Nel 2007, su segnalazione dell’Accademia di San Luca, riceve dal Presidente Giorgio
Napolitano il Premio nazionale Presidente della Repubblica per la scultura.
Sue opere figurano in musei e collezioni pubbliche e private in Italia e all’estero, fra cui la Galleria Nazionale d’Arte Moderna di Roma, il Museum of Modern Art di New York, il MAMbo di Bologna, il Museo di Ciudad Bolivar, il Museo di Würzburg, la Galleria d’Arte Moderna di Gallarate, il Museo di Villa Croce di Genova, il Museo del ’900 di Milano, il Museo Ritter di Waldenbuch e la Fondazione Prada di Milano.
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Il primo manifesto del GruppoT (1959) recitava: “Vediamo la realtà come continuo divenire di fenomeni che noi percepiamo nella variazione”.
Grazia Varisco è membro del GruppoT, movimento artistico milanese dei primi anni ’60, con G. Anceschi, D. Boriani, G. De Vecchi, G. Colombo. Insieme percorrono insieme un tratto significativo di Storia dell’ Arte.
La ricerca, anticipatrice dell’Arte Cinetica si propone come fine di indagare le relazioni spazio-temporali che intercorrono nei vari aspetti della realtà percepita dallo spettatore. Una vasta sperimentazione sulla luce, il movimento, il tempo e lo spazio con lo scopo ultimo di creare un nuovo rapporto tra il prodotto artistico e lo spettatore.
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