Mario Lattes e l'Informale in Italia. La pittura dimenticata
A cura di: Ettore Ghinassi
Dal 21 novembre 2014 al 31 gennaio 2015, a Torino, allo Spazio Don Chisciotte della Fondazione Bottari Lattes (via della Rocca 37) è in programma la mostra La pittura dimenticata. Mario Lattes e l’Informale in Italia, tra gli anni ’50 e ’60.
L’esposizione, curata da Ettore Ghinassi, presenta una selezione di opere di Mario Lattes, risalenti al suo periodo astratto, che fanno da corollario a quelle di 6 artisti - Antonio Carena, Alfredo Chighine, Mario D’Adda, Tancredi Parmeggiani, Sergio Romiti e Piero Simondo - protagonisti dell’astrazione informale italiana, tra gli anni ’50 e ’60 del secolo scorso.
La loro ricerca si pone nell’alveo di una cultura figurativa di matrice italiana ed europea, caratterizzata da una sintesi di invenzione e rigore formale.
La rassegna si pone l’obiettivo di riportare sotto la giusta considerazione storico-critica, una generazione di autori che ha scritto un’importante pagina dell’arte contemporanea italiana del Novecento, la cui memoria si è trasformata, in alcuni casi, in oblio, come per Mario D’Adda, o nella comprensione solo parziale di una sperimentazione multiforme, com’è avvenuto per le opere astratte di Mario Lattes, per quanto non numerose e di breve periodo.
“Pur nella diversità delle personalissime inclinazioni tecnico-stilistiche - afferma Ettore Ghinassi nel suo testo in catalogo - questi sette autentici pittori sono stati scelti per delineare un aspetto dell'Informale italiano estraneo alle formule più corrive - pittura gestuale o d'azione, poetiche del segno o della materia - che di solito vengono associate alla tentazione di risarcire con nuove protesi semantiche (attinte, a esempio, dalla psicologia dell'Inconscio) l'amputazione del significato operata dall'astrattismo”.
Durante il periodo di apertura, sono previsti due serate di approfondimento sul periodo storico preso in considerazione dalla mostra e su alcuni protagonisti di quegli anni.
L’esposizione, curata da Ettore Ghinassi, presenta una selezione di opere di Mario Lattes, risalenti al suo periodo astratto, che fanno da corollario a quelle di 6 artisti - Antonio Carena, Alfredo Chighine, Mario D’Adda, Tancredi Parmeggiani, Sergio Romiti e Piero Simondo - protagonisti dell’astrazione informale italiana, tra gli anni ’50 e ’60 del secolo scorso.
La loro ricerca si pone nell’alveo di una cultura figurativa di matrice italiana ed europea, caratterizzata da una sintesi di invenzione e rigore formale.
La rassegna si pone l’obiettivo di riportare sotto la giusta considerazione storico-critica, una generazione di autori che ha scritto un’importante pagina dell’arte contemporanea italiana del Novecento, la cui memoria si è trasformata, in alcuni casi, in oblio, come per Mario D’Adda, o nella comprensione solo parziale di una sperimentazione multiforme, com’è avvenuto per le opere astratte di Mario Lattes, per quanto non numerose e di breve periodo.
“Pur nella diversità delle personalissime inclinazioni tecnico-stilistiche - afferma Ettore Ghinassi nel suo testo in catalogo - questi sette autentici pittori sono stati scelti per delineare un aspetto dell'Informale italiano estraneo alle formule più corrive - pittura gestuale o d'azione, poetiche del segno o della materia - che di solito vengono associate alla tentazione di risarcire con nuove protesi semantiche (attinte, a esempio, dalla psicologia dell'Inconscio) l'amputazione del significato operata dall'astrattismo”.
Durante il periodo di apertura, sono previsti due serate di approfondimento sul periodo storico preso in considerazione dalla mostra e su alcuni protagonisti di quegli anni.
Luoghi
http://www.fondazionebottarilattes.it 011 19771755
orario:mar - sab 10.30-12.30 e 15.30-19.30