Chighine Alfredo
Alfredo Chighine (Milano 1914-Pisa 1974) frequenta i corsi d’incisione all’Umanitaria dove conosce Franco Francese. Nel dopoguerra s’iscrive ai corsi di Giacomo Manzù all’Accademia di Brera. Alla scultura si dedica lungo gli anni ‘40 (del ’41 è il suo esordio e la Biennale del ’48 vede due sue figure lignee) mentre compone forti dipinti di figura, confluiti in gran parte nella collezione milanese Boschi-Di Stefano, prima di approdare alle ricerche informali, tra le più precoci nel panorama italiano. Del ’50 è una personale milanese al San Fedele e lungo il decennio presenzia premiato ai maggiori concorsi. Nel ’56 espone alla rassegna dei pittori italiani al Museum Morsbroich di Leverkusen. Si lega alla Galleria del Milione esponendovi nel 1956, 1958 e 1966. Nel 1957 si reca a Parigi, ed è presente in rassegne di gruppo alla galleria Marlborough di Londra, a Roma alla Rome-New York Foundation, alla Columbia University di New York. Nel 1958 è invitato da Michel Tapié al festival di Osaka, espone Pittsburg International Exhibition, alla rassegna Art au XX siècle a Charleroi e alla Biennale di Venezia dove avrà una sala personale nel ’60. È presente alle Triennali di Milano, alle Quadriennali romane del 1959 e 1965. Nel ’62 espone alla VI Biennale di San Paolo del Brasile; nel ’64 alla mostra Pittura a Milano 1945-1964 a Palazzo Reale. Alla fine del decennio si sovrappongono alle masse cromatiche sinopie di forme. È presente nel 1973 a Pittura in Lombardia 1945-1973 alla Villa Reale di Monza. Numerose le personali in gallerie private, segnatamente alle Ore di Milano, al Mosaico di Chiasso, alla Steccata di Parma e alla Nuova Pesa di Roma. Tra le molte e importanti rassegne postume, citiamo le mostre della Collezione Boschi-Di Stefano a Milano nel 1974 e 1997, a Monza la rassegna Chighine-Meloni-Morlotti a cura G.Mascherpa e A.Montrasio alla Galleria Civica nel 1979 e la selezione di dipinti proposti all’edizione della mostra nazionale Città di Monza alla Villa Reale nel 1986 da P. Biscottini e A. Montrasio. Tra le rassegne più recenti si ricorda quella curata da E. Longari a Tenero nel 1991, quella milanese, a cura di E. Pontiggia, alle Stelline nel 1997, e quella a Palazzo Leone da Perego a Legnato, curata da F. Arensi. Fedele alla sua ricerca, Chighine realizza un corpus di dipinti informali dalla splendida materia, stesa con forza e accuratezza, incisa dal legno del pennello con diverse modalità nei diversi momenti del suo lavoro che risulta globalmente di grande coerenza ed eleganza formale. Ha continuato a coltivare negli anni l’incisione producendo diverse cartelle di grafica: la prima fu edita da Einaudi nel 1947.
Mario Lattes e l'Informale in Italia. La pittura dimenticata
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