Giardino di Boboli
Non chiamateli semplici giardini, sono molto più del polmone verde del centro città, un autentico parco monumentale da percorrere in almeno tre ore. I Giardini di Boboli sono un vero e proprio museo a cielo aperto che cinge in abbraccio Palazzo Pitti. Ospitano antiche speci di lecci, sculture, fontane e ripari refrigeranti per tutte le stagioni, dalle afose giornate estive, i bellissimi colori d'autunno ed il profumo della primavera. Boboli è un magico intreccio di “verdi architetture” ornate di sculture. Il suo modello fu il prototipo originale che ispirò molti dei giardini reali europei, in particolare Versailles.
La sua ideazione e sviluppo si articola in quattro secoli, dal ‘400 al ‘900. I terreni originali si trovavano nei pressi di Santa Felicita ed erano aree agricole e giardini della famiglia Borgolo, nome dal quale deriva “Boboli”. I terreni furono inizialmente acquistati da Messer Luca Pitti e nel 1549 da Eleonora di Toledo, moglie di Cosimo I, che li volle ampliare e trasformare.
I progetti per questa trasformazione furono disegnati da Niccolo’ Tribolo, sebbene i lavori furono completati, dopo la sua prematura scomparsa nel 1550, da altri architetti di corte come ilVasari , l’Ammannati e l’estroso Bernardo Buontalenti sotto Francesco I.
Sia i Medici che la famiglia Lorena continuarono ad arricchire progressivamente le collezioni di statuaria e le dimensioni del Giardino fino al’Ottocento, creando lo scenario per esibire sia statue antiche romane che rinascimentali. Lungo la passeggiata nel viali di Boboli scoprrete alcune aree principali: l’Anfiteatro, il Viottolone, il Prato del Cavaliere, la verde torre della Koffeehouse e la Grotta Grande.
La sua ideazione e sviluppo si articola in quattro secoli, dal ‘400 al ‘900. I terreni originali si trovavano nei pressi di Santa Felicita ed erano aree agricole e giardini della famiglia Borgolo, nome dal quale deriva “Boboli”. I terreni furono inizialmente acquistati da Messer Luca Pitti e nel 1549 da Eleonora di Toledo, moglie di Cosimo I, che li volle ampliare e trasformare.
I progetti per questa trasformazione furono disegnati da Niccolo’ Tribolo, sebbene i lavori furono completati, dopo la sua prematura scomparsa nel 1550, da altri architetti di corte come ilVasari , l’Ammannati e l’estroso Bernardo Buontalenti sotto Francesco I.
Sia i Medici che la famiglia Lorena continuarono ad arricchire progressivamente le collezioni di statuaria e le dimensioni del Giardino fino al’Ottocento, creando lo scenario per esibire sia statue antiche romane che rinascimentali. Lungo la passeggiata nel viali di Boboli scoprrete alcune aree principali: l’Anfiteatro, il Viottolone, il Prato del Cavaliere, la verde torre della Koffeehouse e la Grotta Grande.
Luogo e recapiti
055 229 8732
Aperto tutti i giorni dalle 8.15 alle 16.30 (novembre-febgraio), 17.30 (marzo), 18.30 (aprile-maggio, settembre-ottobre) e 19.30 (giugno-agosto) L'ultimo ingresso è sempre un'ora prima della chiusura
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