Nasini Matteo

Nasini Matteo


Matteo Nasini - Nota Biografica 

Matteo Nasini nasce a Roma nel 1976, dove attualmente vive e lavora. 
Dopo essersi laureato al Conservatorio di Santa Cecilia di Roma, intraprende la carriera musicale come contrabbassista. Dal 2003 al 2008, Nasini è membro dell’orchestra Luigi Cherubini, diretta da Riccardo Muti. Durante questo periodo, collabora con numerosi direttori d’orchestra come Kurt Masur, Jurij Temirkanov, Rudolf Barshai, Krisztof Penderecki, Jonathan Webb e Placido Domingo. 
Sin dai primi anni di studio, Nasini sente la necessità di tradurre le sue ricerche musicali in una forma più tangibile. Spinto dalla volontà di creare un ponte tra arte e musica, Nasini progetta performance, sculture e installazioni che, servendosi del medium visivo, traducono in forma contenuti musicali complessi, rendendoli più accessibili al grande pubblico. 
Partendo dallo studio del suono nelle sue componenti e nell’interazione con l’ambiente circostante, la ricerca artistica di Matteo Nasini si traduce in un’indagine profonda e speculare delle qualità della materia sonora, poi espressa e tradotta in materia scultorea. Da questo approccio ne deriva un modus operandi, una vera e propria metodologia rintracciabile in ogni sua creazione: nelle performance come nelle installazioni sonore ma anche nelle opere scultoree e nei lavori tessili. 

Le ricerche di Matteo Nasini sono state esposte in diverse occasioni, in istituzioni pubbliche e private. Tra le mostre e i progetti più importanti, il progetto Sparkling Matter: il risultato di una complessa e sistematica indagine ancora attuale tra suono, tecnologie applicate alla scultura e neuroscienze, vincitore del Talent Prize 2016 e poi presentato al Museo MACRO di Roma nel 2017. Il progetto è esposto per la prima volta nella primavera del 2016 presso gli spazi di Marsèlleria di Milano e New York e della galleria Clima di Milano e, nel 2017, presso la Galleria Nazionale di Roma, per poi approdare a Palazzo Fortuny, durante la 57° Biennale d’arte di Venezia. La mostra Il Giardino Perduto, presentata nel 2017 presso gli spazi del Centro d’Arte Damien Leclere di Marsiglia e poi alla galleria Operativa di Roma. Nel 2018, la mostra personale Neolithic Sunshine, che presentava una ricerca sulle origini del suono in età preistorica e sulle armonie estinte condotta in collaborazione con il Museo di Storia Naturale di Verona, presentata al Centro Arti Visive Pescheria di Pesaro e poi alla galleria Clima di Milano e all’Auditorium Parco della Musica di Roma, dove si è svolta anche una performance musicale realizzata con le sculture sonore. 

Matteo Nasini ha esposto in numerosi altri spazi quali: la galleria Fluxia di Milano, il Museo MAXXI di Roma, la Nomas Foundation, l’Auditorio Parco della Musica di Roma, il Museo Villa Croce di Genova, Villa Romana di Firenze, l’Orto Botanico di Palermo, la EDF Foundation - Paris La Defance di Parigi, l’Espace Le Carré - Palais Beaux-Art di Lille, lo spazio La Panacée di Montpellier e ICC, Hammer Museum di Los Angeles. Tra i suoi ultimi progetti, la partecipazione alla mostra The Precious Clay dedicata agli artisti contemporanei che lavorano la ceramica, presso il Royal Museum of Worcester (Worcester) e alla galleria Rowing di Londra. 
 

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La ricerca artistica di Matteo Nasini (Roma, 1976) parte dallo studio del suono, per concretizzarsi in forme fisiche che analizzano in profondità e osservano la superficie della materia sonora e di quella plastica. 
Da questo ne deriva una pratica che si manifesta metodologicamente con installazioni sonore, performance, lavori audiovisivi e opere scultoree. 
I suoi lavori più recenti sono stati esposti presso: Clima Gallery, Marsèlleria, Fluxia, Fonderia Battaglia (Milano); MAXXI, Macro, Nomas Foundation, Operativa, La Galleria Nazionale, Fondazione Pastificio Cerere (Roma); Villa Croce (Genova); Villa Romana (Firenze); Palazzo Fortuny (Venezia); Art O Rama, Damien Leclere (Marsiglia); EDF Foundation (Parigi); Espace Le Carré, Palais Beaux-Arts (Lille); La Panacée (Montpellier); IIC, Hammer Museum (Los Angeles); Marsélleria (New York) e Rawing (Londra). 

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