Lncedayi Timur Kerim

Biografia
 
Timur Kerim lncedayi nasce ad Istanbul nel 1942 e trascorre i primi anni dell'infanzia nella villa di famiglia a Nisantasi, una casa immersa nei giardini che sovrastano il Bosforo, lì dove si congiunge al mar di Marmara. Secondo una tradizione collaudata nelle migliori famiglie di Istanbul, per Timur si aprono i cancelli di un collegio francese di antica tradizione il "Galata Saray", dove verranno  alimentate le prime tendenze artistiche di Timur adolescente. Concluso il ciclo di studi e presa la maturità, Timur decide di frequentare l'università in Italia, nella terra che egli vede come uno scrigno che racchiude tutti i capolavori d'arte che aveva vagheggiato sui libri di scuola e nella biblioteca paterna. Si iscrive alla facoltà di architettura a Milano ma poco tempo dopo si trasferisce a Roma e si iscrive all'Accademia di Belle Arti. Nell'oro dei tramonti romani, tra le vestigia di un antico passato, Roma si ricongiunge a Bisanzio e Timur è a suo agio, frequenta i musei, approfondisce lo studio della storia dell'arte, lavora con successo alla pittura, al disegno, all'incisione. Pittori famosi come Guttuso, Maccari, Montanarini sono i suoi maestri che lo stimano e lo lasciano sempre libero nelle scelte stilistiche, così che Timur elabora una personalità tale da conferirgli la medaglia d'oro al termine dei corsi di studio (1966). Nel 1968 sposa Isabella e si trasferisce definitivamente a Roma. In quegli anni la città rappresenta una meta per gli artisti internazionali e richiama giovani intellettuali da tutto il mondo. Si vive una stagione irripetibile, pittura, letteratura, cinema e teatro si intrecciano in realizzazioni che hanno segnato la cultura. In questo clima Timur collabora con Zeffirelli alla realizzazione dei costumi e delle scenografie per "Pagliacci" e "Cavalleria rusticana" per il "Metropolitan" di New York, e cura la parte artistica dei film "N.P. il segreto" di Silvano Agosti, "Equinozio" di Maurizio Ponzi, "Giovanna 7" di Roberto Triana Arenas. Contemporaneamente partecipa a mostre collettive a Roma, Milano e Ginevra. É presente alle Quadriennali di Roma del 1965 e del 1969. Seguono anni di intenso lavoro nel suo studio romano dove si riuniscono spesso artisti italiani e stranieri. Realizza opere per mostre personali e collettive in Italia, in Turchia e negli Stati uniti, dipinge quadri di grandi dimensioni per edifici pubblici. Nei 1987, insieme a Nico Paladini, Antonio Sciacca, Carlos Grippo, dà vita al movimento artistico “Metropolismo“, svolto sotto l’egida critica di Achille Bonito Oliva, che ha segnato profondamente l'arte di questi ultimi anni. Le opere di Timur Kerim Incedayi sono presenti nelle più importanti collezioni private a Roma, Milano, Istanbul, Parigi, Ginevra, Zurigo, New York, Los Angeles, Caracas. Hanno scritto di lui, fra gli altri: Maurizio Calvesi, Mario De Micheli, Dario Micacchi, Duilio Morosini, Flavio Caroli, Enrico Crispolti, Paolo Portoghesi, Virgilio Guzzi, Gualtiero Shoenenberger, Lorenza Trucchi, Antonio Del Guercio, Alberto Abruzzese, Omar Calabrese, Valerio Deho, Vito Apuleo e vari critici internazionali e turchi.