Abate Alberto

Alberto Abate è nato a Roma il 16 marzo del 1946 ed è scomparso dopo breve malattia il 9 marzo 2012. 
Iscritto all’Accademia di Belle Arti e docente di disegno dal vero all’Istituto d’Arte di Catania dall’età di diciannove anni, Abate emerge come artista concettuale alla fine degli anni Sessanta. Nel 1974, insegna a Padova, all’Istituto d’Arte Pietro Selvatico, e dal 1977 la sua attività saggistica e critica affianca quella di artista. 
Il 4 novembre 1978 si apre a Roma la sua prima mostra personale, Hermetica Amor-Carnalis, presso la galleria La Salita, occasione che sigilla la sua consacrazione alla pittura.
Negli anni ’80, è tra i protagonisti del progetto di rinnovamento culturale e artistico promosso dalla galleria La Tartaruga (Roma) di Plinio de Martis che, con la storica collettiva Una mostra di Sei pittori, inaugura la nascita dell’estetica di movimenti dell’Anacronismo e della Pittura Colta. Nel 1982, insieme a Carlo Maria Mariani, Ubaldo Bartolini, Roberto Barni, partecipa alla mostra La Pittura Colta organizzata da Italo Mussa presso la galleria romana Pio Monti. Nel 1984, espone alla XLI Biennale di Venezia nella sezione Aperto e a Londra, alla Edward Totah Gallery nella mostra curata da Italo Mussa.
Fautore del movimento di Ritorno alla pittura, Abate è tra i primi ad adoperare un’idea di superamento delle tematiche moderniste legate al concetto di avanguardia, riportando all’interno dell’arte una pittura figurativa che attinge frammenti dal passato per riassemblarli in un nuovo contesto. Nel 1985 partecipa a Bologna alla mostra Anni Ottanta alla Galleria d’Arte Moderna e a New York all’esposizione Quattro artisti presso la galleria Facchetti-Burk. È presente a Parigi all’expo L’arte povera et les Anachronistes, post-modern européens, Pittura Colta
Il 1985 è anche l’anno di due personali: a Milano, alla galleria La Bertesca di Francesco Masnata e alla galleria Artra di Marcella Stefanoni e Clara Tovaglieri. Nel 1986 una sua antologica inaugura l’attività espositiva del nuovo museo d’arte contemporanea della Valle d’Aosta Tour Fromage. Lo stesso anno, è invitato alla XI Quadriennale al Palazzo dei Congressi di Roma ed espone presso la Jack Shainman Gallery di New York per The New Metaphysical Dream.
Sullo scorcio degli anni ’80, su invito di enti diversi e sociétés savantes, Abate tiene seminari e conferenze (Società Psicanalitica Italiana, New York University, Istituto Italiano di cultura di New York, Università di Trieste, Istituto di Cultura Spagnola di Roma) e partecipa a convegni tra i quali Psicoanalisi, arte, persona (Milano 1985, i cui atti contengono il suo «La pittura, la morte e la maschera di Atteone»). Gli architetti Paolo Portoghesi e Philip Johnson affrontano con lui un proficuo dialogo architettura-pittura. Su committenza di Paolo Portoghesi, Abate realizza presso la Galleria Apollodoro di Roma parte dello Studiolo di Francesco I de’ Medici, mentre nel 1987, a Dallas (Texas, U.S.A.), la sua opera l’Elogio delle Arti (400x300 cm) viene acquistata dalla Rosenwood Corporation ed è installata nella hall dell’edificio The Crescent, progettato da Philip Johnson, dove si trova tuttora. Nello stesso anno è presente a Arte Italiana Anni 80, un’esposizione della galleria Nouvelles Images dell’Aia. 
Il 1988 è l’anno della mostra itinerante curata da Italo Mussa Self, Memory and Desire tra Melbourne, Perth e Adelaide, ma è anche l’anno della personale che Abate inaugura a Roma nello storico centro culturale Ausoni animato da Italo Mussa, esibendo l’imponente Casa del Minotauro
Nel 1989 si apre la personale presso il Forum di Amburgo (Germania), allestita dalla galleria Chisel di Genova. In quello stesso anno i suoi quadri sono esposti anche presso il Museu Nacional de Belas Artes di Rio de Janeiro e al Museu de Arte de São Paulo, per l’esposizione Pintura Italiana, e nella mostra itinerante (tra Helsinki, Istanbul, Ankara e Tel Aviv) Diptych. Aspects of Abstract and figurative Art in Italy: The Eighties, curata da Mussa e Arnaldo Romani Brizzi. Nel 1990, partecipa alla mostra Greece, presso il Dallas Museum of Art League e sue nuove personali vengono inaugurate presso le gallerie Chisel di Genova, Boscolo di Busto Arsizio e Helga Wicker di Wuppertal. Nel 1991, Abate è presente alla mostra Un’alternativa europea, presso la Galleria Civica d’Arte Moderna–Palazzo dei Diamanti di Ferrara. In quell’anno, lo stesso Museo organizza una sua personale, che verrà successivamente trasferita presso il Museo d’Arte Contemporanea–Palazzo Bandera di Busto Arsizio (Varese). 
Al 1991 data la prima mostra personale di Abate presso la galleria Il Polittico di Roma in cui viene presentato il ciclo Hermès-phrodite lunaire
Negli anni che seguono, sue personali vengono inaugurate al Palazzo dei Diamanti di Ferrara (1992), al Museo delle Arti di Palazzo Bandera (Busto Arsizio, 1993) e presso la Fondazione Katinca-Prini di Genova (1994). Nel 1995 Abate è invitato alla mostra Il Mito e il Classico nell’Arte Contemporanea Italiana, 1966-1990, alla Fortezza Firmafede di Sarzana. Lo stesso anno si apre la sua seconda personale al Polittico di Roma, per la quale Abate realizza il ciclo La dottrina dell’Amore, corredato da suoi scritti teorici sulla pittura. 
Nel 1996, Abate è presente nella mostra La Pittura Colta in Italia presso l’Abbazia Olivetana di Rodendo Saiano (Brescia). In quell’anno è anche ospite, insieme a Luciano Bartolini, della mostra Tessera Hospitalis di Arte Contemporanea (Catania), a cura di Fiammetta Strigoli. 
Dalla fine degli anni Novanta, Abate insegna Storia dell’arte contemporanea e Semiologia delle arti visive alla Facoltà di Architettura dell’Università di Catania e collabora con la pagina culturale del Corriere del Veneto del Corriere della Sera. Sono gli anni di una decisiva rielaborazione della propria visione teorica: Abate è tra gli artefici del post-moderno in pittura e identifica nel sincretismo il culmine necessario dell’arte di fine millennio. Nel 1997, partecipa alla mostra itinerante Le Projet et l’Essence presso il Musée Nicolas Sursock di Beyrouth (Libano) e alla Bibliothèque National Al Assad di Damasco in Siria, che proseguirà (tra il 1997 e il 1998) sotto il nuovo allestimento The Project of the Essence presso il Royal Cultural Centre di Amman, la Yarmouk University di Irbid (entrambe in Giordania), il Centro delle Arti Zamalek al Cairo (Egitto), la Millî Reasürans Sanat Galerisi di Istanbul e il Centro Culturale Atatürk di Ankara (Turchia). Nel 1998-1999, Abate è invitato alla mostra Europa Era Dea presso il Palais des Arts di Marsiglia (Francia), mentre nel 1999 è presente all’esposizione La Pittura Ritrovata. 1978-1998, Venti anni di riallineamento alla pittura di immagine presso il Museo del Risorgimento, Complesso del Vittoriano di Roma, a cura di Arnaldo Romani Brizzi.
Nel 2000, Abate cura la mostra collettiva Imaginal Realism alla New York University. È invitato per Origini (2001) di Francesco Gallo a Scicli (Ragusa), dove sono esposte opere dei venti maggiori pittori di origine siciliana del XX Secolo. Nel 2002, partecipa a The Artists of the Ideal – Nuovo classicismo curata da Edward Lucie-Smith presso la Galleria d’arte moderna Palazzo Forti di Verona. Da febbraio 2003, sue tele si trovano in Die Wiedergefundene Malerei al Kunstraum Palais Porcia di Vienna e in Fantastico Novecento – da Picasso a Kandinsky al Museo d’Arte Contemporanea di Arona. L’esposizione Opera, curata da Francesco Gallo per la Galleria d’Arte Contemporanea di Palazzolo Acreide (Siracusa), ospita suoi lavori. 
Agli inizi del 2004 il Senato della Repubblica Italiana acquisisce un suo dipinto (Ipnosi) per la collezione permanente di Palazzo Madama. Nello stesso anno, Abate espone alla collettiva Riflessi nell’arte – tra pop, concettuale, transavanguardia e citazionismo presso la Mole Vanvitelliana di Ancona, alla rassegna Femme fatale – da Modigliani a Warhol (Villa Ponti di Arona) e per The Port of Hellenism presso l’International Center of Fine Arts di Atene.
Nel 2005 la Bulgari S.p.A. colloca alcune sue opere negli atelier di Londra, Osaka e New York. Da quest’anno il dipinto AWEVA è esposto al Museo d’Arte di Tel Aviv, nella collezione permanente. 
Nel 2006, Abate tiene la terza personale presso la galleria Il Polittico di Roma, in cui viene presentato il ciclo pittorico La macchina del silenzio, introdotto da uno scritto di Arturo Schwarz. Questa mostra verrà in parte trasportata nella collettiva Dada, Surrealism and Modern Art – The Arturo Schwarz Collection of Works on Paper presso la Ben Gurion Univeristy (Israele). Nello stesso 2006, Arnaldo Romani Brizzi e Massimo Caggiano, lo invitano alla mostra Quindici anni, che curano presso gli spazi delle Scuderie Aldobrandini (Frascati), mentre la mostra Meditazione sulla realtà, a cura di Edward Lucie-Smith, viene allestita al Palazzo della Ragione di Mantova dalla galleria Il Planetario di Livio Radin. Nel 2008, alcune sue opere sono esposte presso il Palazzo Incontro di Roma in occasione di Per Amore. La raccolta Caggiano e alla mostra La ragione pittorica, curata da Maria Cristina Ricciardi presso lo Studio Forlenza di Teramo. Ancora nel 2008 la galleria Il Polittico di Roma lo ospita in occasione di Filosofia dei fiori, per le cure di Arnaldo Romani Brizzi.
Nel 2009, Abate partecipa a Poesia degli occhi, una rassegna organizzata presso la Real Academia de España a Roma e curata da Otello Lottini, e a Transavanguardia e citazionismo organizzata da Maria Rosa Ferrari Romanini e Martina Corgnati (Fondazione Città di Cremona). Nel 2010, espone al MEGA di Gallarate (Flash, anni ‘80) e a Palazzo Bonaccorsi di Macerata nella collettiva IN Opera – Sulle orme di Matteo Ricci, curata da Antonio Paolucci, Paola Ballesi e Elisa Mori. Viene invitato da Mariano Apa alla XIV Biennale del Sacro Le beatitudini presso il Museo Stauros d’Arte Sacra Contemporanea a San Gabriele (Teramo). Il 2010 è anche l’anno della mostra Coltissimi, che lo vede esporre insieme a Salvo Russo presso la galleria Side A di Catania curata da Francesco Gallo, e della LIV Biennale di Venezia, in cui il polittico Ternario trova posto nel Padiglione Italia, a Palazzo Venezia (Roma).
Nel giugno del 2012, si conclude a Catania la personale Dialogo con la testa, ospitata a Palazzo Platamone al centro della quale è montata la grande installazione di 36 Dittici (2010-2011) di 33x66 cm ciascuno. Dialogo con la testa, nella sua versione mantovana, a cura di Carlo Micheli e Livio Radin (Il Planetario, Trieste), viene ospitata anche a Palazzo Te, tra dicembre 2012 e gennaio 2013.
Nel novembre 2014 si tiene l’ultima personale di Abate, l’Elogio delle Arti, presso la galleria Angelica di Roma, a cura di Emma Abate e Arnaldo Romani Brizzi. L’ultima mostra collettiva che ospita tele di Abate è Artisti dalla Pittura Colta “Omaggio a Italo Mussa”, Abate, Bartolini, Bertocci, Bonechi, organizzata da Giuliano Allegri al Castello di Belgioioso, Pavia, e che si svolge a febbraio-marzo 2017.
Per Edward Lucie-Smith, Abate è stato uno dei venti artisti italiani più rappresentativi degli ultimi decenni del Novecento (ArToday, Phaidon Press, London 1995). Ancora Lucie-Smith (ArTomorrow, Terrail, Paris 2002) e Linda Kiaser (L’anacronismo e il Ritorno alla Pittura: l’Origine e la Meta, Silvana Editoriale, Milano 2003) lo collocano tra i maggiori esponenti del movimento neoclassico internazionale. Sylvano Bussotti gli dedica un capitolo del suo Disordine alfabetico (Spirali Edizioni, Milano 2002). Di Abate si parla nel volume Sul filo della memoria (Laterza, Bari 2010) di Domenico Guzzi.

Alberto Abate "Aenigmate"
 04/10/2017  al 24/10/2017

Unum - a cura di Francesco Gallo Mazzeo Aenigmate - Un'opera unica di Alberto Abate Testo di Sergio Ceccotti - con il coordinamento…

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