Trasformatori del possibile: Marcel Duchamp e Jean-François Lyotard a confronto

A cura di: Conferenza di Carla Subrizi

Trasformatori del possibile: Marcel Duchamp e Jean-François Lyotard a confronto
 
Sala del Mito
Galleria nazionale d'arte moderna
Roma, Viale delle Belle Arti, 131
 
Martedì 21 gennaio 2014 alle ore 16, 30 Carla Subrizi terrà, nella Sala del Mito della Galleria nazionale d’arte moderna di Roma, la conferenza Trasformatori del possibile: Marcel Duchamp e Jean-François Lyotard a confronto.
La conferenza, che s’inserisce nell’ambito della rassegna dedicata al tema “Arte e filosofia del ‘900”, curata da Giuseppe Di Giacomo e Maria Giuseppina Di Monte, sarà introdotta da Marcella Cossu e Giovanna Coltelli, curatrici della mostra “Marcel Duchamp re-made in Italy”, attualmente in corso alla Galleria nazionale d’arte moderna.
Il ciclo proseguirà per tutto il 2014 con uno o due appuntamenti mensili che si terranno di volta in volta nella Sala del Mito della Galleria nazionale d’arte moderna o nella sede del Museo Laboratorio di Arte Contemporanea dell’Università di Roma “La Sapienza”.
Il progetto, nato da una collaborazione fra la Galleria nazionale e il Museo Laboratorio, vuole affrontare, attraverso un confronto interdisciplinare, i temi cruciali che hanno caratterizzato l’arte e la filosofia del Novecento. Saranno invitati a partecipare filosofi e storici dell’arte, che a seconda del proprio punto di vista, metteranno in evidenza come la riflessione estetica abbia saputo far luce su aspetti controversi, novità e salienze della sperimentazione artistica e come i grandi artisti abbiano anticipato idee e problemi della filosofia contemporanea. Il lavoro degli uni e le interpretazioni degli altri saranno oggetto di un dibattito il cui scopo è di metterli in relazione in un dialogo serrato e coinvolgente che mira a rafforzare la continuità ideale fra l’azione degli artisti e la riflessione dei filosofi.
Carla Subrizi
Trasformatori del possibile: Marcel Duchamp e Jean-François Lyotard a confronto
Tra il 1974 e il 1977 Jean-François Lyotard lavora ad alcuni scritti che sarebbero stati raccolti nel 1977 (per le edizioni Galilée) sotto il titolo Les Transformateurs Duchamp. Duchamp era scomparso il 2 ottobre del 1968 ma la sua opera è riscoperta e valorizzata in Francia proprio dopo la sua morte. Il Centre Pompidou dedicherà la prima grande retrospettiva a Marcel Duchamp nel 1977. È in questa occasione che nel volume che accompagna la mostra Lyotard pubblica un testo dal titolo Inventaire du dernier nu.
Tali scritti sono dunque al centro della conferenza che cercherà di riflettere sul rapporto tra queste due figure nodali del XX secolo: Lyotard, conosciuto soprattutto per il suo testo su La condizione postmoderna e Duchamp, l’artista che ha sovvertito e ripensato ruoli, funzioni identità dell’opera d’arte e dello stesso artista. Quale tuttavia l’importanza di ripensare tale rapporto oggi? In che modo può essere esso utile ad avvicinare ciò che l’arte ricerca e esprime oggi? Tale confronto sarà dunque impostato a partire da alcune questioni chiave tra le quali quelle di anamnesi e storia , di memoria e oblio, di sublime e dissimilazione, di frammentazione e trasformazione in Lyotard e quelle di apparenza e apparizione, di retinico e mentale, di possibile e infrasottile, di passaggio e retard in Duchamp.
Se la filosofia e l’arte sono da sempre in una relazione profonda, il rapporto tra Lyotard e Duchamp indica addirittura una simbiosi e uno scambio, una tendenza del filosofo e dell’artista a oltrepassare, ognuno a suo modo, i confini del proprio ambito, per interrogarsi non tanto su cosa siano la filosofia e l’arte ma per fare esperienza del sensibile, della scrittura e dell’indicibilità del linguaggio, dell’inenarrabile e di ciò che resta, in ultima analisi, sempre estraneo alla visione, tuttavia, come dicevano sia Lyotard che Duchamp, “possibile”.