Michele Zaza: Il risveglio del paesaggio

A cura di: Maria Vinella

Michele Zaza: Il risveglio del paesaggio

Alla Galleria Giorgio Persano la personale di Michele Zaza “Il risveglio del paesaggio”, a cura di Elena Re, accoglie, mediante una video-installazione site-specific e un’ampia selezione di lavori e opere fotografiche (primi anni settanta sino agli anni recenti), le riflessioni dell’artista. 


Alla Galleria Giorgio Persano la personale di Michele Zaza “Il risveglio del paesaggio”, a cura di Elena Re, accoglie, mediante una video-installazione site-specific e un’ampia selezione di lavori e opere fotografiche (primi anni settanta sino agli anni recenti), le riflessioni dell’artista.
Il progetto curatoriale cerca di sottolineare l’importanza storica del lavoro di Zaza, la cui forza propositiva si concretizza in un percorso di ricerca lungo e complesso.
Sin dagli inizi, le visioni e le immagini dell’autore sono un mezzo privilegiato per fissare rigorose riflessioni esistenziali e presenze simboliche interiori. L’artista pone quale fulcro del proprio lavoro il corpo per proporre un ideale viaggio fisico e metafisico attraverso uno spazio che è essenzialmente stato d’animo, spazio poetico, come lui stesso afferma. Qui, luoghi-forme-figure tracciano una trama di rimandi da cui scaturiscono visioni dense di molteplici significazioni. Interfaccia con il mondo, il volto umano è schermo che riflette atmosfere magiche, è trasfigurazione sacrale, è icona sospesa in una dimensione di spiritualità priva di misure delimitanti il tempo e lo spazio. I paesaggi dell’artista costituiscono un universo immaginario che si fa visibile o si fa invisibile negli impasti di terre e nelle oscurità cromatiche, negli spazi coperti di azzurro o nei vuoti dipinti di nero. Stilizzate forme alate, avvolgenti sentieri di molliche di pane, mani e visi definiscono complesse mappe di cosmologie oniriche, che coniugano personale e universale, qui e lontano da qui, l’essere e l’apparire. Michele Zaza ricuce, in tal modo, la separatezza tra il sé e il mondo, la riconoscibilità dell’intimo e l’astrazione dell’infinito, il respiro vitale del singolo e il pulsare dell’energia della collettività.
Il titolo della video-installazione che attraversa l’intero spazio della Galleria Persano costituisce il titolo stesso della mostra: “Il risveglio del paesaggio”. L’esigenza è quella di esprimere una sintesi di impegno concettuale ed esistenziale, nell’unità tra arte e vita, tra astrazione ed esperienza, tra materia e spirito, per creare appunto un possibile universo.
Il legame tra maschile e femminile – da sempre presente nel lavoro dell’artista – viene qui messo in gioco in una dimensione totale. Due volti, una forma scultorea, il movimento delle mani, il ritmo dato dal battito del cuore e un orizzonte blu oltremare, in cui presenze simboliche disegnano un paesaggio cosmico, infinito, rinnovato dall’energia vitale.
Come ha dichiarato l’artista: “Il problema è quello di dare al corpo una verità altra rispetto a quella fornita dal sistema, una verità irriducibile di cui ognuno si appropria in base alla propria esperienza interiore, che è sempre esperienza dell’alterità, in quanto immette da subito nella dimensione dell’altro. (…) il dialogo, il confronto, la critica costituiscono la materia che lega gli uni agli altri, l’armonia non va intesa nel senso dell’uniformità che genera la miseria culturale, ma nel senso di un processo nel quale ognuno trova se stesso nel rapporto con gli altri. L’obiettivo perseguito è quello di produrre un movimento emozionale in chi fruisce l’opera, trasmettere la sensazione di poter entrare nell’opera”.

Michele Zaza, installazione Galleria Giorgio Persano, 2013, photo Paolo Pellion, courtesy Galleria Giorgio Persano

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