“Lavori in corso. Corpo 2” al MUST - Museo storico della città di Lecce
A cura di: Maria Vinella
“Lavori in corso. Corpo 2” è il secondo appuntamento di “MUSTinART. Generazioni a confronto”, il format espositivo che caratterizza e identifica il MUST, Museo Storico della città di Lecce, ubicato nell’ex Convento delle Clarisse della città barocca.
La rassegna, che vede l’attenta direzione di Nicola Massimo Elia e la preziosa curatela dello storico dell’arte Toti Carpentieri, evidenzia una triplice articolazione che guarda alla creatività del territorio del Sud d’Italia, sollecitando riflessioni e confronti con gli ambiti nazionali ed internazionali.
Nel replicarsi di una modalità propositiva che ha trovato riscontri e consensi, anche in quest’occasione sono tre le “tentazioni” d’arte che occupano gli spazi espositivi, una tentazione che si lascia sedurre dalla scultura, una che si lascia guidare dall’esperienza del collezionismo, l’ultima che omaggia il linguaggio della fotografia.
Il percorso della scultura, come scrive il curatore, vuole essere un itinerario per exempla attraverso il XX secolo, nel segno della produzione degli artisti pugliesi, e di “quella modifica di significato che tale modalità operativa ha vissuto, anche in ambito internazionale, nel corso di quel lungo periodo temporale”. Muovendosi dal figurativo all’aniconico, al simbolico, all’astratto, al concettuale, al surreale, la tensione scultorea degli artisti selezionati è alimentata dalla pluralità della materia quale suo aspetto determinante. Questo è ben comprensibile dalla visione delle opere presenti nel progetto di Carpentieri: da quella di Giovanni Albanese a quella di Francesco Arena, dall’opera di Pantaleo Avellis a quella di Vito Capone, dalla scultura di Mimmo Conenna a quella di Sandro Greco o di Corrado Lorenzo, sino alle opere di Pietro Coletta, Giuseppe Corrado, Giulio De Mitri, Giovanni Corallo, Salvatore Fanciano, Marcello Gennari, Michele Guido, Antonio Paradiso, Mario Pellegrino, Fernando Perrone, Ercole Pignatelli, Fiorella Rizzo, Nino Rollo, Max Hamlet Sauvage. E, ancora, di Iginio Iurilli, Ezechiele Leandro, Bruno Leo, Nando Lianò, Armando Marrocco, Cosimo Carlucci, Giovanni Carpignano, Antonio Mazzotta, Antonio Miglietta, Pietro Palmisano, Vito Russo, Ferruccio Ascari, Romano Sambati, Salvatore Sava, Giovanni Scupola, Pino Settanni, Giuseppe Spagnulo, Claudia Giannuli, Giovanni Gravante, Enzo Guaricci, Salvatore Spedicato, Giuseppe Zilli, Francesco Barbieri, Renzo Buttazzo, Aldo Calò, Cosimo D. Tondo, Valeriano Tondo, Teresa Vella.
La sezione “Aria di Roma” apre al Collezionismi/Collezionisti, leggendo la creatività come quello sguardo all’arte che tende ad appropriarsi della “bellezza”, considerata passione personale e non solo. In quest’occasione, la bellissima collezione privata proposta è quella di Enzo Scaramuzza che accoglie gli artisti della Nuova Scuola Romana.
Invece, “La scatola magica” sottolinea la intelligente apertura alla fotografia, ormai sdoganata da un falso ruolo subalterno grazie allo storico impegno di Luigi Carluccio, e lo fa proponendo un dialogo serrato tra le immagini di Cosimo Sponziello (1915) e quelle di Massimiliano Spedicato (1959).
(Il catalogo accoglie, in un volume edito dall’Editrice Salentina di Galatina, testi critici, schede e apparato illustrativo. La rassegna è visitabile sino ai primi di dicembre)