Benci Art "Maurizio Cannavacciuolo"
A cura di: Rubina Romanelli
Benci Art nasce nel 2017 da un’ idea di Sergio Risaliti, Rubina Romanelli e Lorenzo Segre, imprenditore fiorentino che nel suo Benci House, piccolo luxury guest house, ha deciso di legarsi al mondo dell'arte e di offrire al suo pubblico internazionale uno spaccato sull'arte contemporanea, soprattutto Italiana. Benci Art mette dunque in collegamento la creatività contemporanea con il settore dell’ hospitality Parallelamente alle mostre dentro la struttura ricettiva, una delle vetrine del Moyo - locale fiorentino adiacente a Benci House - diventa finestra sulla città occupata dagli artisti con lavori site- specific realizzati in collaborazione con artigiani e in dialogo quindi con Firenze e il patrimonio storico artistico fiorentino e italiano.
Il primo progetto di Benci Art è una mostra dell’artista napoletano Maurizio Cannavacciuolo, a cura di Rubina Romanelli e patrocinata dal comune di Firenze, che si sviluppa in maniera diffusa e pervasiva per la città di Firenze. Come suggerisce il titolo desunto dall’arte e dalla critica americana degli anni ’50, All Over si articola in luoghi espositivi eterogenei e non generalmente dediti all’arte, occupando quindi sedi di diversa natura e in cui arte e artista si mettono in dialogo con essi, con chi li occupa e con il pubblico che li frequenta. L’arte si mescola alla vita attraverso una contaminazione reciproca.
Le opere sono diffuse tra luoghi pubblici, istituzionali e privati, coinvolgendo per questa occasione il reparto di Ortopedia Oncologica di Careggi, il Liceo Artistico di Porta Romana, la BiblioteCaNova Isolotto, l’ufficio dell’Assessore al bilancio a Palazzo Vecchio, lo studio di un Avvocato, lo studio di uno Psicanalista, un negozio antiquario, la casa di un collezionista e l’abitazione della stessa curatrice. Queste ed altre le sedi del percorso espositivo, dove si riscoprono dunque i legami tra arte contemporanea e i centri di formazione artistica, artigianale e le istituzioni pubbliche e sociali. L’arte ritrova una dimensione pubblica e di apertura.
Il progetto si è sviluppato in uno scambio tra artista, luoghi e persone che vi lavorano e che li vivono. In ogni sede, si possono trovare una o al massimo due opere, così che il pubblico possa fruirne pienamente. Un rapporto, quello tra opera e spettatore che diventa quindi biunivoco, alla pari, dove è possibile dedicare il giusto tempo e le giuste energie ad ogni singolo lavoro. La curiosità, nata dall’aver ricercato l’opera in un percorso attraverso la città, contribuisce all’instaurazione di questo rapporto, alla fruizione dell’opera e alla scoperta dei luoghi, ricchi anch’essi di contenuti. Il titolo All Over gioca anche sulla sua ambiguità di significato, in quanto significa sia “ovunque”, “dappertutto”, che “tutto finito”, come a indicare un cambiamento di rotta, una rottura col passato
Cannavacciuolo è un artista attivo sin dagli anni ’70, affermato sulla scena nazionale ed internazionale. Le sue opere sono caratterizzate da una fitta trama ed una intensa tessitura cromatica. Utilizza spesso il flusso di coscienza e crea sulla tela una fitta rete di elementi da decodificare, come in un rebus. La partecipazione dello spettatore è fondamentale in quanto attiva i significati dell’opera. La sua ricerca iconografica e concettuale naviga tra horror vacui e humor da teatro dell'assurdo prediligendo immagini spesso al limite del calligrafico e concetti capaci di autodissolversi. L’artista utilizza un vocabolario di immagini dai riferimenti multiculturali dal quale attinge di volta in volta creando nuove composizioni, oltre a inserire elementi di disturbo e incongruenti. Talvolta le tele sono realizzate in collaborazione con persone del luogo, avendo egli vissuto in vari paesi, per ultimo Cuba.
Per la vetrina del Moyo, l’artista ha creato un’ opera in ceramica con la collaborazione del rinomato laboratorio Gatti Ceramiche di Faenza. L’opera occupa la vetrina nella sua quasi totalità, come a murarla, e consiste in un mosaico di mattonelle di varie dimensioni in cui un intreccio di immagini sballottolano lo spettatore in un viaggio quasi psichedelico. Tra i vari riferimenti e citazioni dell’artista, una delle mattonelle racchiude un dettaglio della facciata del Palazzo di Bianca Cappello in Via Maggio, in un dialogo diretto con la città. Se nel resto del percorso lo spettatore deve cercare l’opera, qui è costretto ad avvicinarsi fisicamente alla vetrina per poter ricostruire le immagini e i significati che, in una giocosa concatenazione, si offrono e poi si nascondono. L’opera è scomponibile e le singole mattonelle potranno essere reinstallate in futuro in forme mutevoli, con assenze e aggiunte. Si tratta della prima opera in ceramica di Cannavacciuolo.
SEDI ESPOSITIVE E ORARI:
Vetrina Moyo, Via dei Benci 23R (O) 24 ore su 24
BiblioteCaNova Isolotto, Via Chiusi 4/3 A (O) lunedì 14 -19, martedì e giovedì 9 - 23, mercoledì e venerdì 9 - 19, sabato 10 - 19 055 710834
Reparto Ortopedia Oncologica, Ospedale di Careggi, CTO (O) settimo piano, lunedì - domenica, 13 - 14:30 e 19:30 - 20:30
Casa Wolf, Borgo San Frediano 77/151 R (O) lunedì 15:30 -19:30, da martedì al sabato 9:30 - 13 / 15:30 - 19:30 055 220634
Antiquario Galleria Ottaviani di Simone Romano, Borgo Ognissanti 36 (O) lunedì - sabato 10- 13 / 16-19. Si consiglia verifica telefonica per variazioni o assenze dovute a partecipazione a fiere 055 2396006
Benci House, Via dei Benci 15 (A) dal lunedì al sabato 10 - 18 393 8529081
Ufficio Assessore al Bilancio, Palazzo Vecchio (A) lunedì pomeriggio previa conferma telefonica 055 2768646
Gipsoteca del Liceo Artistico di Porta Romana, Piazzale di Porta Romana 9 (A) mercoledì 14:30 - 16:30 previa prenotazione contabilita@artisticoportaromanafirenze.gov.it
Casa curatrice, Via Domenico Burchiello (A) 334 1844875
Studio Avvocato, Studio Associato Avv. S. Della Felice e C. Martelli, Piazza della Vittoria 10 (A) 055 282979
Studio Architetto, Luigi Fragola Architects, Via Palestro 3 (A) 055 212767
Casa collezionista, Via della Torre del Gallo (P)
Studio collezionista nr. 2, Corso Italia (P)
Studio psicanalitico, Via Santo Spirito (P)
O = open /ingresso libero
A = su appuntamento
P = privato / non accesibile
Il primo progetto di Benci Art è una mostra dell’artista napoletano Maurizio Cannavacciuolo, a cura di Rubina Romanelli e patrocinata dal comune di Firenze, che si sviluppa in maniera diffusa e pervasiva per la città di Firenze. Come suggerisce il titolo desunto dall’arte e dalla critica americana degli anni ’50, All Over si articola in luoghi espositivi eterogenei e non generalmente dediti all’arte, occupando quindi sedi di diversa natura e in cui arte e artista si mettono in dialogo con essi, con chi li occupa e con il pubblico che li frequenta. L’arte si mescola alla vita attraverso una contaminazione reciproca.
Le opere sono diffuse tra luoghi pubblici, istituzionali e privati, coinvolgendo per questa occasione il reparto di Ortopedia Oncologica di Careggi, il Liceo Artistico di Porta Romana, la BiblioteCaNova Isolotto, l’ufficio dell’Assessore al bilancio a Palazzo Vecchio, lo studio di un Avvocato, lo studio di uno Psicanalista, un negozio antiquario, la casa di un collezionista e l’abitazione della stessa curatrice. Queste ed altre le sedi del percorso espositivo, dove si riscoprono dunque i legami tra arte contemporanea e i centri di formazione artistica, artigianale e le istituzioni pubbliche e sociali. L’arte ritrova una dimensione pubblica e di apertura.
Il progetto si è sviluppato in uno scambio tra artista, luoghi e persone che vi lavorano e che li vivono. In ogni sede, si possono trovare una o al massimo due opere, così che il pubblico possa fruirne pienamente. Un rapporto, quello tra opera e spettatore che diventa quindi biunivoco, alla pari, dove è possibile dedicare il giusto tempo e le giuste energie ad ogni singolo lavoro. La curiosità, nata dall’aver ricercato l’opera in un percorso attraverso la città, contribuisce all’instaurazione di questo rapporto, alla fruizione dell’opera e alla scoperta dei luoghi, ricchi anch’essi di contenuti. Il titolo All Over gioca anche sulla sua ambiguità di significato, in quanto significa sia “ovunque”, “dappertutto”, che “tutto finito”, come a indicare un cambiamento di rotta, una rottura col passato
Cannavacciuolo è un artista attivo sin dagli anni ’70, affermato sulla scena nazionale ed internazionale. Le sue opere sono caratterizzate da una fitta trama ed una intensa tessitura cromatica. Utilizza spesso il flusso di coscienza e crea sulla tela una fitta rete di elementi da decodificare, come in un rebus. La partecipazione dello spettatore è fondamentale in quanto attiva i significati dell’opera. La sua ricerca iconografica e concettuale naviga tra horror vacui e humor da teatro dell'assurdo prediligendo immagini spesso al limite del calligrafico e concetti capaci di autodissolversi. L’artista utilizza un vocabolario di immagini dai riferimenti multiculturali dal quale attinge di volta in volta creando nuove composizioni, oltre a inserire elementi di disturbo e incongruenti. Talvolta le tele sono realizzate in collaborazione con persone del luogo, avendo egli vissuto in vari paesi, per ultimo Cuba.
Per la vetrina del Moyo, l’artista ha creato un’ opera in ceramica con la collaborazione del rinomato laboratorio Gatti Ceramiche di Faenza. L’opera occupa la vetrina nella sua quasi totalità, come a murarla, e consiste in un mosaico di mattonelle di varie dimensioni in cui un intreccio di immagini sballottolano lo spettatore in un viaggio quasi psichedelico. Tra i vari riferimenti e citazioni dell’artista, una delle mattonelle racchiude un dettaglio della facciata del Palazzo di Bianca Cappello in Via Maggio, in un dialogo diretto con la città. Se nel resto del percorso lo spettatore deve cercare l’opera, qui è costretto ad avvicinarsi fisicamente alla vetrina per poter ricostruire le immagini e i significati che, in una giocosa concatenazione, si offrono e poi si nascondono. L’opera è scomponibile e le singole mattonelle potranno essere reinstallate in futuro in forme mutevoli, con assenze e aggiunte. Si tratta della prima opera in ceramica di Cannavacciuolo.
SEDI ESPOSITIVE E ORARI:
Vetrina Moyo, Via dei Benci 23R (O) 24 ore su 24
BiblioteCaNova Isolotto, Via Chiusi 4/3 A (O) lunedì 14 -19, martedì e giovedì 9 - 23, mercoledì e venerdì 9 - 19, sabato 10 - 19 055 710834
Reparto Ortopedia Oncologica, Ospedale di Careggi, CTO (O) settimo piano, lunedì - domenica, 13 - 14:30 e 19:30 - 20:30
Casa Wolf, Borgo San Frediano 77/151 R (O) lunedì 15:30 -19:30, da martedì al sabato 9:30 - 13 / 15:30 - 19:30 055 220634
Antiquario Galleria Ottaviani di Simone Romano, Borgo Ognissanti 36 (O) lunedì - sabato 10- 13 / 16-19. Si consiglia verifica telefonica per variazioni o assenze dovute a partecipazione a fiere 055 2396006
Benci House, Via dei Benci 15 (A) dal lunedì al sabato 10 - 18 393 8529081
Ufficio Assessore al Bilancio, Palazzo Vecchio (A) lunedì pomeriggio previa conferma telefonica 055 2768646
Gipsoteca del Liceo Artistico di Porta Romana, Piazzale di Porta Romana 9 (A) mercoledì 14:30 - 16:30 previa prenotazione contabilita@artisticoportaromanafirenze.gov.it
Casa curatrice, Via Domenico Burchiello (A) 334 1844875
Studio Avvocato, Studio Associato Avv. S. Della Felice e C. Martelli, Piazza della Vittoria 10 (A) 055 282979
Studio Architetto, Luigi Fragola Architects, Via Palestro 3 (A) 055 212767
Casa collezionista, Via della Torre del Gallo (P)
Studio collezionista nr. 2, Corso Italia (P)
Studio psicanalitico, Via Santo Spirito (P)
O = open /ingresso libero
A = su appuntamento
P = privato / non accesibile