Yoshitaka Nakamura. Sculture
E’ gioia che si rinnova, con orgoglio e freschezza. Se è vero infatti che la Fondazione Venanzo Crocetti è in grado di ospitare così spesso le opere dei maestri contemporanei della scultura giapponese, il merito è sempre quello del Nostro Fondatore, Venanzo Crocetti, che nel suo profondo cammino di ricerca e sapienza, lungamente sperimentato durante i ripetuti soggiorni nel paese del Sol Levante, ebbe modo di instaurare profonde alleanze artistiche e spirituali con le istanze figurative della più nobile tradizione compositiva asiatica, tra avanguardia e classicità.
Così, è tra avanguardia e classicità che si collocano anche le opere di Yoshitaka Nakamura. Il suo è un esercito pacificato, quasi alieno, speciale nelle forme del volo accartocciato e addensato in quelle della contemplazione. Giovanotti meccanici dall’anima gentile, figure un poco dolenti, figure in cammino che sembrano alludere ai disastri della guerra e al tempo stesso ne paiono ampiamente uscite fuori, seppur colme di innesti, saldature, ferite, cuciture, trespoli ospedalieri; forme dell’imbrunire, passi del divenire, tra annodamenti e scioglimenti del nudo più essenziale. Tornitura di teste, ali alberate e musicanti, pose delicate, nascondimenti, tra il qui e il lì; tubature di vincoli, linee d’ombra, forme cerchiate del silenzio. Nella veggenza il dono dell’alta visione dove tutto pare insegnare il giusto orientamento, la forma del presente amico dove l’andare si manifesta in ciò che è.
Ingannevole è la grande bellezza, ma anche ingannevole, ci desta rapimento. Con occhi nuovi, ancora una volta ci accingiamo a toccare: la qualità dell’imperfetto, l’immediatezza del divenire, lo scivolamento. Ancora e ancora, il nutrimento dell’umanità.
Patrocini: l’Ambasciata del Giappone a Roma, l'Istituto Giapponese di Cultura in Roma, Fondazione Italia Giappone, Provincia di Ibaraki, Comune di Ushiku, Università di Tsukuba
Mostra organizzata in collaborazione con Art Seed
Così, è tra avanguardia e classicità che si collocano anche le opere di Yoshitaka Nakamura. Il suo è un esercito pacificato, quasi alieno, speciale nelle forme del volo accartocciato e addensato in quelle della contemplazione. Giovanotti meccanici dall’anima gentile, figure un poco dolenti, figure in cammino che sembrano alludere ai disastri della guerra e al tempo stesso ne paiono ampiamente uscite fuori, seppur colme di innesti, saldature, ferite, cuciture, trespoli ospedalieri; forme dell’imbrunire, passi del divenire, tra annodamenti e scioglimenti del nudo più essenziale. Tornitura di teste, ali alberate e musicanti, pose delicate, nascondimenti, tra il qui e il lì; tubature di vincoli, linee d’ombra, forme cerchiate del silenzio. Nella veggenza il dono dell’alta visione dove tutto pare insegnare il giusto orientamento, la forma del presente amico dove l’andare si manifesta in ciò che è.
Ingannevole è la grande bellezza, ma anche ingannevole, ci desta rapimento. Con occhi nuovi, ancora una volta ci accingiamo a toccare: la qualità dell’imperfetto, l’immediatezza del divenire, lo scivolamento. Ancora e ancora, il nutrimento dell’umanità.
Patrocini: l’Ambasciata del Giappone a Roma, l'Istituto Giapponese di Cultura in Roma, Fondazione Italia Giappone, Provincia di Ibaraki, Comune di Ushiku, Università di Tsukuba
Mostra organizzata in collaborazione con Art Seed
Luoghi
www.museocrocetti.it 06 33711468 06-33711468
Orario: Ore 11.00-13.00/15.00-19.00 . Sabato/Domenica Ore 11.00-18.00 - Martedì e Mercoledì chiuso