Umberto Chiodi "Impromptu"
Nella sua quarta mostra personale allo Studio d’arte Cannaviello, Umberto Chiodi presenta diverse tipologie di opere, che hanno caratteri polari e inscindibili, tutte realizzate tra il 2016 e il 2017. Sono presenti circa trenta disegni, di piccolo e grande formato (da 50 x 35 cm a 150 x 100 cm), una grande installazione a parete, composta da trenta piccoli assemblaggi della serie “Generatori di vuoto”, e un libro d’artista della serie “Cavità”.
I disegni esposti sono realizzati con grafite, pastelli, china, acquerello e tempera su carta e cotone. In questa raccolta l’artista ricerca una sorta di “realismo primario”, vicino alla scoperta e alla delineazione dell’archetipo, della metafora immaginale, partendo dal gesto grafico. I disegni sono presentati senza cornice per mantenere la peculiare leggerezza dell’oggetto. Se la ricerca estetica di Chiodi va verso la proliferazione fantastica e mostruosa delle forme, questa è accompagnata da una forte attenzione critica nei confronti della società bulimica del consumo. Gli assemblaggi (dimensioni variabili) sono composti da materiali plastici, ferro, vetro ed elementi organici. Chiodi fa compenetrare frammenti di oggetti di uso comune e strutture organiche (perle, piume, denti), creando una serie di ipotetici e paradossali strumenti che rimandano ad accessori di consumo o a feticci tribali antropomorfi. Queste sculture disposte a parete disegnano bizzarre “silhouette”, che costellano la galleria con linee colorate fluttuanti.
I disegni esposti sono realizzati con grafite, pastelli, china, acquerello e tempera su carta e cotone. In questa raccolta l’artista ricerca una sorta di “realismo primario”, vicino alla scoperta e alla delineazione dell’archetipo, della metafora immaginale, partendo dal gesto grafico. I disegni sono presentati senza cornice per mantenere la peculiare leggerezza dell’oggetto. Se la ricerca estetica di Chiodi va verso la proliferazione fantastica e mostruosa delle forme, questa è accompagnata da una forte attenzione critica nei confronti della società bulimica del consumo. Gli assemblaggi (dimensioni variabili) sono composti da materiali plastici, ferro, vetro ed elementi organici. Chiodi fa compenetrare frammenti di oggetti di uso comune e strutture organiche (perle, piume, denti), creando una serie di ipotetici e paradossali strumenti che rimandano ad accessori di consumo o a feticci tribali antropomorfi. Queste sculture disposte a parete disegnano bizzarre “silhouette”, che costellano la galleria con linee colorate fluttuanti.
Luoghi
www.cannaviello.net 39 02 84148818
martedì-sabato h 11.00-19.00