Ryan Gander and Olive May Gander
Sabato 7 novembre 2015 alle ore 19.00 Quartz Studio ha il piacere di presentare la mostra Jolly Grown Up, un progetto dell’artista inglese Ryan Gander (Chester, UK, 1976) concepito in ogni dettaglio insieme alla figlia di cinque anni Olive May Gander. Punto di partenza di questo scambio alla pari tra padre e figlia è l’opera La ridistribuzione di tutto ciò che è buono del 2014.
Un anno fa – racconta Ryan Gander - diedi a mia figlia, che al tempo aveva quattro anni, un piccolo taccuino Moleskine con l'idea che potesse essere fiera dei disegni che realizzava (invece di avere centinaia di fogli A4 disegnati a metà sparsi sul pavimento) ed imparasse come i documenti e gli oggetti funzionino insieme nelle collezioni, in questo caso legati tra loro in un volume. Con mia sorpresa tornò da me un’ora dopo con lo stesso libro completato. Non aveva fatto un solo segno nel taccuino, ma aveva strappato, piegato, tagliato e fatto buchi e forme nelle pagine. Aveva bluffato due volte, la libertà creativa che la sua ingenuità infantile le aveva dato, aveva prodotto un’opera d'arte inaspettata. Mia figlia aveva una prospettiva totalmente alterata della nozione del produrre arte, disegni e libri e, in quel 'non sapere', aveva prodotto qualcosa di totalmente originale. L'opera d'arte 'La ridistribuzione di tutto ciò che è buono' è una rivisitazione di quel momento. Quel libro realizzato da mia figlia è stato scannerizzato pagina per pagina e meticolosamente disposto cosicché lo spettatore possa vedere il libro come una panoramica o, per intero, in un solo sguardo, stampate su lastre di alluminio. Fatta eccezione per La ridistribuzione di tutto ciò che è buono, tutte le altre opere in mostra sono state concepite e realizzate da Ryan ed Olive appositamente per Jolly Grown Up.
Apre (ed al contempo chiude) la mostra l’installazione In Real Life?, 175 copie stampate di una scatola da scarpe dipinta a mano da Olive. Le scatole sono assemblate in modo da costruire una sorta di muro addossato alla vetrina dell’ingresso, impedendo di fatto di vedere l’insieme dall’esterno. Emblematico dello scambio speculare avvenuto tra Ryan ed Olive nella costruzione giocosa di questo progetto è il dittico Per favore sii impaziente / Per favore sii paziente / Per favore sii collaborativo - Il giorno in cui io e Papà parlammo della mostra in Italia e realizzammo i nostri quadri, Studio di Olive, Saxmundham, domenica 17 maggio, 2015 di Olive May Gander + Per favore sii impaziente / Per favore sii paziente / Per favore sii collaborativo - Olive che mi si presenta con un regalo di compleanno, una piccola scatola marrone di cartone decorata con nastri e disegni, contenente un kit artistico d'emergenza consistente in varie piccole penne, pastelli, nastri, adesivi e colle Saxmundham, giovedì 21 maggio, 2015 di Ryan Gander. In mostra anche la tela di piccole dimensioni Olive May Gander, la coloratissima scultura Over engineered e le divertenti sculture di plastilina di Original model for ‘Bad thing seen from a different perspective’, che inscenano il furto di una scultura di Barbara Hepworth dal Dulwich Park di Londra. Surprise Work - Twinkle in the star, infine, è una scatola da scarpe dipinta e lasciata aperta affinché lo spettatore possa guardarci dentro. Contiene 29 cosidetti ‘Mix ‘em Ups’, fusioni di più personaggi giocattolo Playmobil in unici, ibridi, strani personaggi mutanti. Il primo uomo impugna una spada - ci racconta Olive - il secondo uomo ha arco e frecce nella sua borsa, il successivo ha una bandiera e quello dopo ha una lanterna. Quello ha uno scudo e quello dopo ha una piccola spada, davvero appuntita. La cosa che mi piace di più dei Playmobil Mix 'em Ups è che hanno tutti un aspetto diverso. In mostra potete guardarli, ma non toccarli. Io ed il mio papà li abbiamo fatti insieme. Ora sto andando a scuola, ma mi piacerebbe raccontarvi di alcuni libri che mio padre legge. La cosa migliore è che gli piacciono un sacco i Playmobil Mix 'em Ups. Io mi occupo di moda e lui delle cose forti.
Un anno fa – racconta Ryan Gander - diedi a mia figlia, che al tempo aveva quattro anni, un piccolo taccuino Moleskine con l'idea che potesse essere fiera dei disegni che realizzava (invece di avere centinaia di fogli A4 disegnati a metà sparsi sul pavimento) ed imparasse come i documenti e gli oggetti funzionino insieme nelle collezioni, in questo caso legati tra loro in un volume. Con mia sorpresa tornò da me un’ora dopo con lo stesso libro completato. Non aveva fatto un solo segno nel taccuino, ma aveva strappato, piegato, tagliato e fatto buchi e forme nelle pagine. Aveva bluffato due volte, la libertà creativa che la sua ingenuità infantile le aveva dato, aveva prodotto un’opera d'arte inaspettata. Mia figlia aveva una prospettiva totalmente alterata della nozione del produrre arte, disegni e libri e, in quel 'non sapere', aveva prodotto qualcosa di totalmente originale. L'opera d'arte 'La ridistribuzione di tutto ciò che è buono' è una rivisitazione di quel momento. Quel libro realizzato da mia figlia è stato scannerizzato pagina per pagina e meticolosamente disposto cosicché lo spettatore possa vedere il libro come una panoramica o, per intero, in un solo sguardo, stampate su lastre di alluminio. Fatta eccezione per La ridistribuzione di tutto ciò che è buono, tutte le altre opere in mostra sono state concepite e realizzate da Ryan ed Olive appositamente per Jolly Grown Up.
Apre (ed al contempo chiude) la mostra l’installazione In Real Life?, 175 copie stampate di una scatola da scarpe dipinta a mano da Olive. Le scatole sono assemblate in modo da costruire una sorta di muro addossato alla vetrina dell’ingresso, impedendo di fatto di vedere l’insieme dall’esterno. Emblematico dello scambio speculare avvenuto tra Ryan ed Olive nella costruzione giocosa di questo progetto è il dittico Per favore sii impaziente / Per favore sii paziente / Per favore sii collaborativo - Il giorno in cui io e Papà parlammo della mostra in Italia e realizzammo i nostri quadri, Studio di Olive, Saxmundham, domenica 17 maggio, 2015 di Olive May Gander + Per favore sii impaziente / Per favore sii paziente / Per favore sii collaborativo - Olive che mi si presenta con un regalo di compleanno, una piccola scatola marrone di cartone decorata con nastri e disegni, contenente un kit artistico d'emergenza consistente in varie piccole penne, pastelli, nastri, adesivi e colle Saxmundham, giovedì 21 maggio, 2015 di Ryan Gander. In mostra anche la tela di piccole dimensioni Olive May Gander, la coloratissima scultura Over engineered e le divertenti sculture di plastilina di Original model for ‘Bad thing seen from a different perspective’, che inscenano il furto di una scultura di Barbara Hepworth dal Dulwich Park di Londra. Surprise Work - Twinkle in the star, infine, è una scatola da scarpe dipinta e lasciata aperta affinché lo spettatore possa guardarci dentro. Contiene 29 cosidetti ‘Mix ‘em Ups’, fusioni di più personaggi giocattolo Playmobil in unici, ibridi, strani personaggi mutanti. Il primo uomo impugna una spada - ci racconta Olive - il secondo uomo ha arco e frecce nella sua borsa, il successivo ha una bandiera e quello dopo ha una lanterna. Quello ha uno scudo e quello dopo ha una piccola spada, davvero appuntita. La cosa che mi piace di più dei Playmobil Mix 'em Ups è che hanno tutti un aspetto diverso. In mostra potete guardarli, ma non toccarli. Io ed il mio papà li abbiamo fatti insieme. Ora sto andando a scuola, ma mi piacerebbe raccontarvi di alcuni libri che mio padre legge. La cosa migliore è che gli piacciono un sacco i Playmobil Mix 'em Ups. Io mi occupo di moda e lui delle cose forti.
Luoghi
http://www.quartzstudio.net 338 4290085 011 8264640
su appuntamento ingresso libero