PERCEZIONI
A cura di: Carloalberto Treccani, Emma Ciceri
Artisti: Simone Brolis, Veronica Citterio, Laura Crevena, Chiara Fusar Bassin, Giusy La Licata, Lorenzo Misia, Federica Mutti
in collaborazione con l’Accademia di Belle Arti Giacomo Carrara di Bergamo
La mostra costituisce il primo appuntamento del progetto Underground, ideato da Galleria Marelia con l’obiettivo di offrire visibilità a giovani artisti under 30 e studenti delle Accademie di Belle Arti alle loro prime esperienze espositive. L’aprirsi non solo all’incontro ma anche al confronto con il pubblico dovrebbe fungere da utile palestra, attraverso la quale i giovani artisti possano riconoscersi e farsi riconoscere.
Percezioni nasce da un corpo di lavori selezionati tra gli studenti dell’Accademia di Belle Arti Giacomo Carrara di Bergamo. Percezione intesa come processo che attua una sintesi dei dati sensoriali in forme dotate di significato ma anche come un incontro di stupore ed entusiasmo con la realtà. Queste opere, come spesso accade nel fare degli artisti, ci appaiono come lampi, istanti nei quali la realtà e lo sguardo si sono incontrati; il linguaggio ha servito quest’incontro. Lo stupore che genera questi processi si origina in differenti modalità sottolineando l’unicità dello sguardo. Una comune tensione al preservare, custodire e raccontare la meraviglia di un incontro attraverso gesti semplici e poetici.
Nei lavori in mostra troviamo cose percepite, intraviste, celate o poste in rilievo, in ognuna viene attivata una particolare attenzione al visivo ed alla sua negazione:
-Un albero caduto nel bosco ci ricorda una deposizione sulla quale lo sguardo si posa con meraviglia grazie al gesto apparentemente inutile di posare alcuni fogli di carta bianca sul tronco. Il tentativo fallito di nascondere esalta una presenza.
-L’archiviazione di alcuni oggetti ci racconta del poetico tentativo di conservare la vita che li ha attraversati. L’intento impossibile di misurare, conoscere, contenere la natura nasce da una profonda passione per la montagna che trova la sua forma in una serie di oggetti fotografati.
-Il gesto e la forma a volte sono chiamati a contenere e preservare, come accade nel teatrino che mette in scena un luogo ormai scomparso.
-La natura artificiosa delle piante che vivono sui pianerottoli di un condominio viene riunita ricreando una piccola vegetazione condominiale quasi dando vita ad una insurrezione indotta.
-Le tracce di centinaia di cene romantiche, ciò che rimane delle candele, è raccolto e conservato con cura ricreando una linea blu.
-La messa in scena di Respiro di Beckett genera una maquette ed un video con il respiro di una luce.
- Uno sguardo scruta le metamorfosi degli alberi che tendono a forme non vegetali.
I lavori proposti, distanti nella forma e nell’uso dei mezzi, ci appaiono vicini nell’intenzione di sottolineare e conservare l’eccezionalità di alcuni incontri.
Carloalberto Treccani
Emma Ciceri
in collaborazione con l’Accademia di Belle Arti Giacomo Carrara di Bergamo
La mostra costituisce il primo appuntamento del progetto Underground, ideato da Galleria Marelia con l’obiettivo di offrire visibilità a giovani artisti under 30 e studenti delle Accademie di Belle Arti alle loro prime esperienze espositive. L’aprirsi non solo all’incontro ma anche al confronto con il pubblico dovrebbe fungere da utile palestra, attraverso la quale i giovani artisti possano riconoscersi e farsi riconoscere.
Percezioni nasce da un corpo di lavori selezionati tra gli studenti dell’Accademia di Belle Arti Giacomo Carrara di Bergamo. Percezione intesa come processo che attua una sintesi dei dati sensoriali in forme dotate di significato ma anche come un incontro di stupore ed entusiasmo con la realtà. Queste opere, come spesso accade nel fare degli artisti, ci appaiono come lampi, istanti nei quali la realtà e lo sguardo si sono incontrati; il linguaggio ha servito quest’incontro. Lo stupore che genera questi processi si origina in differenti modalità sottolineando l’unicità dello sguardo. Una comune tensione al preservare, custodire e raccontare la meraviglia di un incontro attraverso gesti semplici e poetici.
Nei lavori in mostra troviamo cose percepite, intraviste, celate o poste in rilievo, in ognuna viene attivata una particolare attenzione al visivo ed alla sua negazione:
-Un albero caduto nel bosco ci ricorda una deposizione sulla quale lo sguardo si posa con meraviglia grazie al gesto apparentemente inutile di posare alcuni fogli di carta bianca sul tronco. Il tentativo fallito di nascondere esalta una presenza.
-L’archiviazione di alcuni oggetti ci racconta del poetico tentativo di conservare la vita che li ha attraversati. L’intento impossibile di misurare, conoscere, contenere la natura nasce da una profonda passione per la montagna che trova la sua forma in una serie di oggetti fotografati.
-Il gesto e la forma a volte sono chiamati a contenere e preservare, come accade nel teatrino che mette in scena un luogo ormai scomparso.
-La natura artificiosa delle piante che vivono sui pianerottoli di un condominio viene riunita ricreando una piccola vegetazione condominiale quasi dando vita ad una insurrezione indotta.
-Le tracce di centinaia di cene romantiche, ciò che rimane delle candele, è raccolto e conservato con cura ricreando una linea blu.
-La messa in scena di Respiro di Beckett genera una maquette ed un video con il respiro di una luce.
- Uno sguardo scruta le metamorfosi degli alberi che tendono a forme non vegetali.
I lavori proposti, distanti nella forma e nell’uso dei mezzi, ci appaiono vicini nell’intenzione di sottolineare e conservare l’eccezionalità di alcuni incontri.
Carloalberto Treccani
Emma Ciceri
Luoghi
www.galleriamarelia.it +39 035 060 3115 + 39 347 8206829
Orari:lunedì-martedì-mercoledì 14.30-20.00; giovedì-venerdi-sabato 14.30-19.00; E’ gradito l’appuntamento in altri orari.