Paolo Grassino. Cio' che resta
A cura di: Testi di Marco Meneguzzo
Ciò che resta è il titolo dell’ultimo grande lavoro di Paolo Grassino: un gigantesco cranio, realizzato in tubo corrugato e ferro. L’idea del“memento mori” sembra percorrere tutta la nuova mostra da Eduardo Secci, anche se le altre opere paiono non avere diretti riferimenti all’allegoria sulla morte,che è una delle costanti dell’arte occidentale da duemila anni a questa parte. Di fatto, si tratta di residui di fusione, di concrezioni metalliche, di “ciò che resta”, appunto, una volta che “ciò che conta” se n’è andato…
Il mondo ostile che Grassino ci ha abituato a considerare – si veda ad esempio la grande installazione “Analgesia” del 2012 – ritorna con uno dei tabù, forse l’ultimo, dell’Occidente: la morte. Uno sguardo per molti impaurito sulle realtà ultime dell’esistenza (ancora “ciò che resta”…), ma anche un’esortazione per quei pochi – stoici, credenti, o semplicemente forti - a considerare il cuore della vita e non solo il suo colorato contesto.
(dal testo in catalogo di Marco Meneguzzo)
Il mondo ostile che Grassino ci ha abituato a considerare – si veda ad esempio la grande installazione “Analgesia” del 2012 – ritorna con uno dei tabù, forse l’ultimo, dell’Occidente: la morte. Uno sguardo per molti impaurito sulle realtà ultime dell’esistenza (ancora “ciò che resta”…), ma anche un’esortazione per quei pochi – stoici, credenti, o semplicemente forti - a considerare il cuore della vita e non solo il suo colorato contesto.
(dal testo in catalogo di Marco Meneguzzo)
Luoghi
http://www.eduardosecci.com 055 0517157 055 0517518
orario: lun-ven 9-13 e 15-19