Omaggio a François Morellet
Sabato 7 aprile 2018, alle ore 18.00, il Sistema ACAMM inaugura nei suoi musei (Aliano, Museo Paul Russotto; Castronuovo Sant’Andrea, MIG; Moliterno, MAM; Montemurro, Fondazione Leonardo Sinisgalli), l’Omaggio a François Morellet, in occasione della mostra che la Dia Art Foundation di New York dedica al grande artista francese.
Le opere grafiche, pubblicate nel 1975 per una cartella edita da L’Arco Edizioni d’Arte e Galleria della Trinità in occasione di una mostra romana che faceva seguito al gran premio vinto alla tredicesima Biennale di San Paolo del Brasile e alla prima retrospettiva del GRAV su un battello navigante sul lago di Como, introdotte da Giuseppe Appella e Giovanna Dalla Chiesa, fanno il punto su un lavoro che per decenni ha cercato di instaurare un dialogo tra spettatore e artista, al fine di costringerci a considerare, attraverso segni e geometrie semplici e al tempo stesso complesse, quanto e come la realtà che ci circonda sia “altro” da ciò che quotidianamente accogliamo.
L’illusione ottica della terza dimensione anima anche queste opere che hanno per direttrice un segno nero disposto su uno spazio bianco mediante rigorose gradazioni angolari portate a sovrapporsi o a intersecarsi, ad aprire o a chiudere inediti percorsi visivi. Il recupero e la costruzione del senso del rapporto tra mondo percepito e mondo percipiente (effettuato dalla nuova dimensione filosofica dell’arte), trovano in Morellet uno dei ricercatori che più attentamente sollecitano i rapporti tra la componente “artistica” e quella “scientifica”. Il che spiega le ragioni del costante interesse di Sinisgalli per il suo lavoro.
Nelle serigrafie della cartella esposta l’organizzazione percettiva del “campo” avviene in cinque tempi e ogni tempo è un’area in cui i segni variano di densità-tensione-estensione, di frequenza-ritmo-durata, pervenendo ad una serie di trames-textures che saggiano le infinite possibilità di determinazione del segno nello spazio.
Il passaggio da un foglio quadrato all’altro (il quadrato come spazio magico in cui il segno capta l’espansione) è un allenamento delle facoltà percettive per arrivare, attraverso modulazioni e rapporti di tensione, nel rigore matematico che regge la struttura del pensiero, ad una presa di coscienza della stimolazione visuale.
Le opere grafiche, pubblicate nel 1975 per una cartella edita da L’Arco Edizioni d’Arte e Galleria della Trinità in occasione di una mostra romana che faceva seguito al gran premio vinto alla tredicesima Biennale di San Paolo del Brasile e alla prima retrospettiva del GRAV su un battello navigante sul lago di Como, introdotte da Giuseppe Appella e Giovanna Dalla Chiesa, fanno il punto su un lavoro che per decenni ha cercato di instaurare un dialogo tra spettatore e artista, al fine di costringerci a considerare, attraverso segni e geometrie semplici e al tempo stesso complesse, quanto e come la realtà che ci circonda sia “altro” da ciò che quotidianamente accogliamo.
L’illusione ottica della terza dimensione anima anche queste opere che hanno per direttrice un segno nero disposto su uno spazio bianco mediante rigorose gradazioni angolari portate a sovrapporsi o a intersecarsi, ad aprire o a chiudere inediti percorsi visivi. Il recupero e la costruzione del senso del rapporto tra mondo percepito e mondo percipiente (effettuato dalla nuova dimensione filosofica dell’arte), trovano in Morellet uno dei ricercatori che più attentamente sollecitano i rapporti tra la componente “artistica” e quella “scientifica”. Il che spiega le ragioni del costante interesse di Sinisgalli per il suo lavoro.
Nelle serigrafie della cartella esposta l’organizzazione percettiva del “campo” avviene in cinque tempi e ogni tempo è un’area in cui i segni variano di densità-tensione-estensione, di frequenza-ritmo-durata, pervenendo ad una serie di trames-textures che saggiano le infinite possibilità di determinazione del segno nello spazio.
Il passaggio da un foglio quadrato all’altro (il quadrato come spazio magico in cui il segno capta l’espansione) è un allenamento delle facoltà percettive per arrivare, attraverso modulazioni e rapporti di tensione, nel rigore matematico che regge la struttura del pensiero, ad una presa di coscienza della stimolazione visuale.
Luoghi
www.mig-biblioteca.it 0973. 835014 3474017613
orario: tutti i giorni, tranne il lunedì, dalle 17 alle 20 (la mattina per appuntamento). L’ingresso è gratuito