Oltre la soglia ovvero la città intorno a casa nostra
A cura di: Helia Hamedani
La rassegna di mostre e performance, ispirate al tema della casa/dimora presso la galleria La Nube di Oort in Roma, riapre questo giugno riproponendo il tema della casa questa volta vista come elemento costitutivo della città. Questo terzo appuntamento, Oltre la soglia, indaga gli elementi che pur nelle differenze ci accomunano nel rapporto con la casa, ma soprattutto con i suoi dintorni, con la città. Con la collettiva di Marco Bernardi, Paola Gandolfi, Ovidiu Leuce e Laura Palmieri, usciamo dal tema della casa ed entriamo in quello della città. Le opere in mostra evocano varie storie: chi cerca una seconda casa (vera, come quella dell’infanzia), chi la casa la immagina mobile in cerca di un’armonia forse perduta o chi invece della casa preferisce i luoghi pubblici, dove si socializza e ci si sostiene a vicenda. Non manca l’esplicitazione del sentimento di perdersi nella città o smarrire il tempo. Dèspina Charitonidi e Robberto Atzori, che avevano chiuso con la performance No-body il ciclo dedicato alla casa dello scorso anno, saranno ospiti della collettiva con due opere, di una leggerezza assoluta, che ne richiamano lo spirito.
Seguirà un secondo appuntamento, con Solmaz Vilkiji che racconterà l’altro lato, un’installazione sulla città, su ciò che è sotto gli occhi di tutti ma non vediamo, non immaginiamo. A chiudere l’appuntamento di quest’anno ci saranno due eventi: una performance degli artisti§innocenti, mentre Carlo Infante realizzerà per l’occasione un suo specifico Walkabout per l’Esquilino.
Dai numerosi argomenti proposti dalla curatrice Helia Hamedani intorno al tema della casa è nata la rassegna ospitata nel maggio 2014 dalla galleria La Nube di Oort, intitolata You can’t go home again. Essa, la ricordiamo, consisteva in una serie di tre mostre di Leila Mirzakhani, Donatella Spaziani e Adelaide Cioni, ognuna con un’installazione inedita. A conclusione delle tre mostre, Golrokh Nafisi ha presentato la performance la prospettiva: il pubblico era invitato a marcare la propria casa su una mappa della città di Roma, disegnata dall’artista sul pavimento del cortile, ad allontanarsi e ad assistere ad una inondazione catastrofica che spazzava via l’intera mappa. Nel giugno 2016 la rassegna ha ripreso con due performance appartenenti a un secondo ciclo intitolato due buone ragioni per uscire di casa. Il primo era con artisti§innocenti (partecipanti: Petra Arndt, Riccardo Frontanelli, Roberta Guerrera, Rita Mandolini, Carlo Massaccesi, Armando Moreschi, Franco Ottavianelli, Ghiru Piallini). La loro performance, case da viaggio, partiva dall’abitazione (lo spazio interno della galleria) e i performer, tramite “impropri saccheggi letterari”, indirizzavo il pubblico verso il cortile dove avvenivano le varie avventure dei visitatori-viaggiatori. Il secondo appuntamento presentava un duetto tra Dèspina Charitonidi e Robberto Atzori, performance intitolata No-body (Nessuno / Nessun corpo). I loro corpi diventavano la metafora della casa, animata con il loro soffio. Il pubblico rimaneva all’esterno della galleria e seguiva la performance attraverso i vetri.
Il concetto di casa come raccontato dagli artisti ha presentato sfaccettature uniche e splendidamente particolareggiate e vogliamo ringraziarli per la ricchezza delle loro idee. Secondo la curatrice, il minimo comun denominatore di tutti gli artisti partecipanti è stato sempre la linea di demarcazione imposta dalla soglia di casa: dentro e fuori, privato e pubblico, personale e politico. Tra memorie e segni.
Alla svernice sarà presentato il catalogo della mostra.
Seguirà un secondo appuntamento, con Solmaz Vilkiji che racconterà l’altro lato, un’installazione sulla città, su ciò che è sotto gli occhi di tutti ma non vediamo, non immaginiamo. A chiudere l’appuntamento di quest’anno ci saranno due eventi: una performance degli artisti§innocenti, mentre Carlo Infante realizzerà per l’occasione un suo specifico Walkabout per l’Esquilino.
Dai numerosi argomenti proposti dalla curatrice Helia Hamedani intorno al tema della casa è nata la rassegna ospitata nel maggio 2014 dalla galleria La Nube di Oort, intitolata You can’t go home again. Essa, la ricordiamo, consisteva in una serie di tre mostre di Leila Mirzakhani, Donatella Spaziani e Adelaide Cioni, ognuna con un’installazione inedita. A conclusione delle tre mostre, Golrokh Nafisi ha presentato la performance la prospettiva: il pubblico era invitato a marcare la propria casa su una mappa della città di Roma, disegnata dall’artista sul pavimento del cortile, ad allontanarsi e ad assistere ad una inondazione catastrofica che spazzava via l’intera mappa. Nel giugno 2016 la rassegna ha ripreso con due performance appartenenti a un secondo ciclo intitolato due buone ragioni per uscire di casa. Il primo era con artisti§innocenti (partecipanti: Petra Arndt, Riccardo Frontanelli, Roberta Guerrera, Rita Mandolini, Carlo Massaccesi, Armando Moreschi, Franco Ottavianelli, Ghiru Piallini). La loro performance, case da viaggio, partiva dall’abitazione (lo spazio interno della galleria) e i performer, tramite “impropri saccheggi letterari”, indirizzavo il pubblico verso il cortile dove avvenivano le varie avventure dei visitatori-viaggiatori. Il secondo appuntamento presentava un duetto tra Dèspina Charitonidi e Robberto Atzori, performance intitolata No-body (Nessuno / Nessun corpo). I loro corpi diventavano la metafora della casa, animata con il loro soffio. Il pubblico rimaneva all’esterno della galleria e seguiva la performance attraverso i vetri.
Il concetto di casa come raccontato dagli artisti ha presentato sfaccettature uniche e splendidamente particolareggiate e vogliamo ringraziarli per la ricchezza delle loro idee. Secondo la curatrice, il minimo comun denominatore di tutti gli artisti partecipanti è stato sempre la linea di demarcazione imposta dalla soglia di casa: dentro e fuori, privato e pubblico, personale e politico. Tra memorie e segni.
Alla svernice sarà presentato il catalogo della mostra.
Luoghi
338.3387824
Orario di apertura : da martedì a venerdì, ore 17.30 - 19.30 - e per appuntamento