Micaela Legnaioli "undici vite"
A cura di: Testo di Claudio Strinati
L’undici aprile, la Galleria Fidia inaugura la mostra Undici Vite di Micaela Legnaioli; undici opere materiche che ripercorrono le vite di undici donne eccellenti. La galleria conferma il suo tracciato di ricerca artistica contemporanea abbinandolo alla sua vocazione storica di presentazione di artisti affermati.L’esposizione presenta la nuova serie su metallo dell’artista, in cui lastre di zinco scolpite e ossidate con l’uso degli acidi sono dedicate alle esperienze vissute da undici donne, accomunate non solo dal ruolo di nodale importanza rivestito nella storia dell’Occidente, ma anche dall’iniziale del loro nome, la lettera M.
Le opere, la cui bidimensionalità costituisce una deviazione rispetto al percorso dell’artista improntato su realizzazioni di valore scultoreo, ricordano il fenomeno della formazione delle rocce. Il disegno irregolare generato dalla sedimentazione di strati rocciosi, il risultato delle mutazioni della materia determinate da eventi naturali, sono traslati sul metallo sotto forma di solchi incisi: tracce visibili delle vicende positive e negative, pubbliche e private, vissute dalle undici protagoniste.
Nel testo di presentazione alla mostra, Claudio Strinati scrive: “Tale stratificazione, molto ben percepibile all’ osservazione diretta delle opere, assume nelle undici figure, un aspetto emblematico, come una sorta di DNA al contrario. […] E quel dato naturale diventa, nell’ immagine della Legnaioli, pura astrazione di onde di energia che modellano lo spazio in maniera congruente a quella che caratterizzò le vite delle grandi donne prescelte. […]”.
I segni tracciati seguono fedelmente l’esistenza di queste donne, e il loro spessore varia a seconda dell’impatto che eventi ed esperienze hanno avuto nei singoli percorsi di vita. L’artista propone così delle vere e proprie mappe di parabole individuali, determinate dalla volontà, dal caso e dall’ambiente. L’impatto visivo ed il significato delle opere, pur nella loro indiscutibile forza espressiva, non si svelano all’osservatore se non dopo un’indagine approfondita, ed attraverso una lettura più consapevole si giunge, dunque, alla chiara decifrazione di un’astrazione altrimenti impenetrabile.
Il fascino di queste opere è esaltato dalla lucentezza del supporto metallico e dalla variazione cromatica, in intimo dialogo con il vissuto dei singoli personaggi. Micaela Legnaioli propone una inedita riscrittura visiva della biografia di icone femminili appartenenti a contesti storici ed epoche diverse. Le undici donne prescelte hanno lottato per emergere e per dare un contributo alla storia, seppur con esiti controversi: amate, odiate o dimenticate hanno tutte lasciato un segno indelebile del loro passaggio.