Marcello Diotallevi “In forma di viaggio, francobolli e lettere da Citera"
A cura di: Sandro Bongiani
“In forma di viaggio, francobolli e lettere da Citera” è il titolo della mostra personale che lo Spazio Ophen Virtual Art Gallery di Salerno dedica a Marcello Diotallevi, uno dei più interessanti artisti contemporanei italiani nati negli anni quaranta, che per questa mostra presenta 42 opere (24 Francobolli d’artista e 18 Lettere da Citera) realizzati tra il 1984 e il 2012, oltre quarant’anni di ricerca, dagli esordi figurativi dei primi anni ’80 fino a oggi.
Marcello Diotallevi, classe 1942, sul finire degli anni Settanta ha iniziato le sue irruzioni nell’area della Poesia Visiva, utilizzando le lettere dell’alfabeto per accumuli, disseminazioni liberati da qualsiasi senso e significato letterale, e in questi ultimi anni, anche del recupero del colore e dell’uso gioioso della pittura. Artista di voli a cielo aperto di “parole al vento”, di insolite lettere senza destinatario che ritornano al mittente; lettere in cui l’accumulazione grafica di simboli di tipo grafico creano nuove associazioni sempre imprevedibili e nuove, disarticolando il linguaggio e riducendolo a pezzi. L’intera produzione dell’artista di Fano nasce dall’ibridazione dei linguaggi fino a sconfinare con convincente disinvoltura nella poesia visiva. Di questi ludici interventi provocatori ne è responsabile Marcel Duchamp artista amato da Marcello per la componente estetica e concettuale. Decisamente rigorosi appaiono i francobolli d’artista e le Lettere da Citera presenti in questa mostra personale che l’artista ha creato durante la sua lunga e intensa attività. L’attenzione verso il francobollo d’artista di piccolo formato nasce nel 1984 con un francobollo “Jeune Peinture”, con fiaba al vento, presentato al Grand Palais di Parigi. Tutti i francobolli presenti trattano temi fantastici, ironici e soprattutto sociali in linea con la poetica pungente e immaginifica dell’artista fanese. Anche le lettere da Citera, opere realizzate su carta (cm 21x30) con tecnica di dattilografia su foto xerografia, rispettano questa attenzione e rigorosa severità alla composizione e al poetico messaggio nascosto e ibridato tra i lineamenti definiti del corpo. Dedicate alla donna, nascono per essere lette e magari decifrate. Francobollo, lettera e lettere dell’alfabeto diventano così gesto d’amore e nel contempo veicolo alla ricerca di un ipotetico destinatario. Una sorta di volo poetico dentro la fantasia e l’incanto con la messa a fuoco di presenze che cercano di esercitarsi al viaggio e condividere l’in-definito. Lettere dal destino vago relazionano tra gli oscuri anfratti della mente con immaginari francobolli in attesa che qualche possibile destinatario possa decrittare gli oscuri presagi della parola, si aggrappano avidamente all’immaginazione e si lasciano trasportare al flusso delle correnti, coscienti di non poter essere più significato compiuto ma sola presenza e indizio sfuggente.
Marcello Diotallevi, classe 1942, sul finire degli anni Settanta ha iniziato le sue irruzioni nell’area della Poesia Visiva, utilizzando le lettere dell’alfabeto per accumuli, disseminazioni liberati da qualsiasi senso e significato letterale, e in questi ultimi anni, anche del recupero del colore e dell’uso gioioso della pittura. Artista di voli a cielo aperto di “parole al vento”, di insolite lettere senza destinatario che ritornano al mittente; lettere in cui l’accumulazione grafica di simboli di tipo grafico creano nuove associazioni sempre imprevedibili e nuove, disarticolando il linguaggio e riducendolo a pezzi. L’intera produzione dell’artista di Fano nasce dall’ibridazione dei linguaggi fino a sconfinare con convincente disinvoltura nella poesia visiva. Di questi ludici interventi provocatori ne è responsabile Marcel Duchamp artista amato da Marcello per la componente estetica e concettuale. Decisamente rigorosi appaiono i francobolli d’artista e le Lettere da Citera presenti in questa mostra personale che l’artista ha creato durante la sua lunga e intensa attività. L’attenzione verso il francobollo d’artista di piccolo formato nasce nel 1984 con un francobollo “Jeune Peinture”, con fiaba al vento, presentato al Grand Palais di Parigi. Tutti i francobolli presenti trattano temi fantastici, ironici e soprattutto sociali in linea con la poetica pungente e immaginifica dell’artista fanese. Anche le lettere da Citera, opere realizzate su carta (cm 21x30) con tecnica di dattilografia su foto xerografia, rispettano questa attenzione e rigorosa severità alla composizione e al poetico messaggio nascosto e ibridato tra i lineamenti definiti del corpo. Dedicate alla donna, nascono per essere lette e magari decifrate. Francobollo, lettera e lettere dell’alfabeto diventano così gesto d’amore e nel contempo veicolo alla ricerca di un ipotetico destinatario. Una sorta di volo poetico dentro la fantasia e l’incanto con la messa a fuoco di presenze che cercano di esercitarsi al viaggio e condividere l’in-definito. Lettere dal destino vago relazionano tra gli oscuri anfratti della mente con immaginari francobolli in attesa che qualche possibile destinatario possa decrittare gli oscuri presagi della parola, si aggrappano avidamente all’immaginazione e si lasciano trasportare al flusso delle correnti, coscienti di non poter essere più significato compiuto ma sola presenza e indizio sfuggente.
Http://www.exibart.com/profilo/eventiV2.asp?idelemento=175129
File allegati
1_Copertina_francobollo_Marcello_Diotallevi,_in_forma_di_viaggio_di_Giovanni_Bonanno,_2017.jpg
3_-_Marcello_Diotallevi,_Lettera_da_Citera_-_Collezione_privata.jpg
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Luoghi
http://www.collezionebongianiartmuseum.it/ 0895648159
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