LUGHIA. Cartosculture
A cura di: Giuseppe Salerno
Località: Fabriano
Spazio: Fabriano Second Floor
Indirizzo: Via E. Cialdini 81
Sperimentatrice nell’uso dei materiali, Lughia si cimenta con gli antichi processi di fabbricazione della carta per realizzare quattordici grandi opere in cellulosa.
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Intorno al tema della memoria, alla voglia di legare la propria esistenza all’eterno svincolandola dalle ristrette dimensioni del tempo che cancella ogni cosa, si ascrive il percorso di Lughia, artista della quale così scrive Claudio Strinati: “La piccolezza dell’essere umano in rapporto al tempo senza fine la porta a coniugare il tema del ciclico divenire con quello dei linguaggi, delle rappresentazioni simboliche, delle memorie”.
“Lughia attraversa con risultati pregevoli, senza per questo privilegiare gli aspetti tecnici, forme espressive diverse per le quali si avvale di modalità e materiali talvolta sorprendenti. Suo campo d’indagine – afferma Rossella Vodret - sono le dimensioni dell’assoluto, quelle dell’eterno e dell’infinito, con le quali pone in rapporto il genere umano costretto in forma di ombre o “tracce dell’assenza”, metafora di un rapido passaggio sulla terra, immerse silenti in scenari ove appaiono indifferenti ed estranee.”
E così, dopo aver assolto nei secoli alla funzione di depositaria di segni significanti, la cellulosa diviene tra le mani di Lughia essa stessa materia significante che, guadagnata la terza dimensione, ci parla di un mondo le cui radici profonde si intrecciano, nell’eterno ciclico divenire, con le chiome del futuro.
Spazio: Fabriano Second Floor
Indirizzo: Via E. Cialdini 81
Sperimentatrice nell’uso dei materiali, Lughia si cimenta con gli antichi processi di fabbricazione della carta per realizzare quattordici grandi opere in cellulosa.
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Intorno al tema della memoria, alla voglia di legare la propria esistenza all’eterno svincolandola dalle ristrette dimensioni del tempo che cancella ogni cosa, si ascrive il percorso di Lughia, artista della quale così scrive Claudio Strinati: “La piccolezza dell’essere umano in rapporto al tempo senza fine la porta a coniugare il tema del ciclico divenire con quello dei linguaggi, delle rappresentazioni simboliche, delle memorie”.
“Lughia attraversa con risultati pregevoli, senza per questo privilegiare gli aspetti tecnici, forme espressive diverse per le quali si avvale di modalità e materiali talvolta sorprendenti. Suo campo d’indagine – afferma Rossella Vodret - sono le dimensioni dell’assoluto, quelle dell’eterno e dell’infinito, con le quali pone in rapporto il genere umano costretto in forma di ombre o “tracce dell’assenza”, metafora di un rapido passaggio sulla terra, immerse silenti in scenari ove appaiono indifferenti ed estranee.”
E così, dopo aver assolto nei secoli alla funzione di depositaria di segni significanti, la cellulosa diviene tra le mani di Lughia essa stessa materia significante che, guadagnata la terza dimensione, ci parla di un mondo le cui radici profonde si intrecciano, nell’eterno ciclico divenire, con le chiome del futuro.
Luoghi
www.thebestinart.it 3391700429