Shinya Sakurai. la via della semplicità
A cura di: Maria Cilena Sanguini
E' un mio grande piacere presentare quest’artista, presso la galleria. E' giovane ma ha già fatto grandi passi lungo la difficile Via della Semplicità.L’hanno capito i galleristi, in Italia e all'estero, che ospitano sue mostre, i critici e i collezionisti che si interessano a lui. Guardi i quadri di Sakurai e pensi sia un giochino artistico che produce gradevoli effetti visivi, come le vetrine nel giorno di San Valentino. Poi però scopri che i colori vivaci dietro ai cuoricini e alle colate sono ottenuti con metodo shibori, antica e complessa tecnica di tintura che permette di realizzare raffinate e ogni volta diverse screziature con ricche gamme cromatiche. Parlandogli scopri che Shinya Sakurai è pacifista, curioso e attento ai fenomeni sociali correnti, giapponesi e non, e ha tanti amici anche qui in Italia, come il fotografo Turi Rapisarda e il pittore Giuseppe Andrea Marte, coi quale condivide da qualche tempo il centrale studio torinese che ospita anche – in una tecnologica teca - il pitone Gianduia, svezzato dal fotografo siciliano Davide Bramante. Ma soprattutto non puoi sorvolare mentalmente sul fatto che Sakurai non è romano, londinese o parigino. Neanche di Tokyo: è di Hiroshima. Così oltre a cogliere affinità con star nipponiche come Mariko Mori e Takashi Murakami nel far dialogare tradizione e contemporaneità, realizzi che quelle cascate di cuoricini, così tanti e così lievi da ricordare le piogge di petali durante le fioriture primaverili, si elevano al rango di preziosi ma al tempo stesso popolari - perchè fruibili da tutti nella loro profonda semplicità - messaggi d'amore e di pace. E speri che il mondo intero ne sia inondato il più presto possibile.
Vittorio Falletti - Accademia Albertina delle Belle Arti di Torino
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Luoghi
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Orario: dal martedì al venerdì - dalle16 alle 19 Ingresso libero