Joseph Beuys Salvatore Scarpitta - Icona per un transito
A cura di: Luigi Sansone
Mercoledì 11 febbraio alle ore 18.30 nella sede milanese della galleria Montrasio Arte si
inaugurerà la mostra Icona per un transito a cura di Luigi Sansone dove saranno presentate le opere di due grandi maestri del Novecento, Joseph Beuys e Salvatore Scarpitta.
Come per Joseph Beuys (Krefeld, 1921 - Düsseldorf, 1986) così per Salvatore Scarpitta (New York, 1919 - 2007) determinante nella loro ricerca artistica è stata la loro biografia, soprattutto l'esperienza della seconda guerra mondiale che li ha visti drammaticamente coinvolti, anche se su fronti e schieramenti opposti. Entrambi artisti energetici e multidisciplinari hanno in modo totale amalgamato l'arte con la vita nel tentativo di cambiare la società, cercando di andare, attraverso l'ispirazione artistica, oltre la materialità, in un mondo ricco di elevati valori spirituali.
Li accomuna inoltre l'amore per la natura, l'uso di materiali organici nei loro lavori (grasso, legno, terra, pezzi di feltro, fasce di cotone), ma soprattutto l'energia creativa e la certezza che le esperienze realizzate attraverso l'arte creino qualcosa che sproni nuovamente ad innalzare in modo edificante il vivere umano. Beuys e Scarpitta con l'insegnamento, le performance, le installazioni e l'impegno per la difesa dell'ambiente e della natura, hanno ideato un'arte fortemente connessa alla vita, un'arte esperienza, antropologica e sociale.
Come per Beuys, per cui l'arte non è più un concetto museale, anche per Scarpitta l'arte è mezzo fondamentale di dialogo tra gli uomini; i due artisti-sciamani, spiriti liberi e anticonvenzionali, hanno portato l'arte al di fuori dalle gallerie e dai musei, per collocarla tra la natura, in un'isola lontana, in un parco di città, in un garage officina, su un circuito automobilistico dove scaturiscono nuove energie creative che permettono allo spettatore coinvolto di interagire con essa
inaugurerà la mostra Icona per un transito a cura di Luigi Sansone dove saranno presentate le opere di due grandi maestri del Novecento, Joseph Beuys e Salvatore Scarpitta.
Come per Joseph Beuys (Krefeld, 1921 - Düsseldorf, 1986) così per Salvatore Scarpitta (New York, 1919 - 2007) determinante nella loro ricerca artistica è stata la loro biografia, soprattutto l'esperienza della seconda guerra mondiale che li ha visti drammaticamente coinvolti, anche se su fronti e schieramenti opposti. Entrambi artisti energetici e multidisciplinari hanno in modo totale amalgamato l'arte con la vita nel tentativo di cambiare la società, cercando di andare, attraverso l'ispirazione artistica, oltre la materialità, in un mondo ricco di elevati valori spirituali.
Li accomuna inoltre l'amore per la natura, l'uso di materiali organici nei loro lavori (grasso, legno, terra, pezzi di feltro, fasce di cotone), ma soprattutto l'energia creativa e la certezza che le esperienze realizzate attraverso l'arte creino qualcosa che sproni nuovamente ad innalzare in modo edificante il vivere umano. Beuys e Scarpitta con l'insegnamento, le performance, le installazioni e l'impegno per la difesa dell'ambiente e della natura, hanno ideato un'arte fortemente connessa alla vita, un'arte esperienza, antropologica e sociale.
Come per Beuys, per cui l'arte non è più un concetto museale, anche per Scarpitta l'arte è mezzo fondamentale di dialogo tra gli uomini; i due artisti-sciamani, spiriti liberi e anticonvenzionali, hanno portato l'arte al di fuori dalle gallerie e dai musei, per collocarla tra la natura, in un'isola lontana, in un parco di città, in un garage officina, su un circuito automobilistico dove scaturiscono nuove energie creative che permettono allo spettatore coinvolto di interagire con essa
Luoghi
www.montrasioarte.com 02 878448
orario: mar-ven 11-13 e 14-18