Georgina Spengler "Thàlassa"
A cura di: Daina Maja Titonel - testo critico di Claudio Zambianchi
Giovedì 17 maggio 2018, alle ore 18, presso la galleria MAC Maja Arte Contemporanea (via di
Monserrato 30, Roma), si inaugura la mostra Thàlassa | Ouranòs in cui si presenta una recente serie
di dittici della pittrice Georgina Spengler.
Nelle dieci opere esposte (olio e carboncino su tavola) il punto di partenza è una macchia di colore
ottenuta sovrapponendo tra di loro due tavole di compensato non preparate, una delle quali
inizialmente cosparsa con uno strato di pigmento ad olio molto diluito.
Osserva Claudio Zambianchi nel testo critico che accompagna la mostra: “Il colore, liquido e fluido,
intride il legno e ne rileva le venature, un po’ com’era successo nella Histoire naturelle di Max Ernst,
ma con modalità tecniche diverse (lì si trattava di frottage). La macchia fa affiorare il disegno segreto
del legno, la sua complessa epidermide che altrimenti rimarrebbe in buona parte nascosta. Il
raddoppiamento speculare dell’immagine, come nelle macchie di Rorschach, aggiunge un ulteriore
elemento di sollecitazione visiva e immaginativa alla mente dell’artista.
Il processo preparatorio […] serve a liberare l’immaginazione, che ora può proiettare sulla macchia un
mondo a un tempo aereo e abissale, fatto di cieli e profondità marine, di Ouranòs e di Thàlassa; e, se
la parte celeste si popola di nuvole dalle forme fantastiche, nella parte acquatica dei dipinti appaiono
gorghi e creature del profondo, queste ultime legate spesso più alla mitologia che alla zoologia.”
Monserrato 30, Roma), si inaugura la mostra Thàlassa | Ouranòs in cui si presenta una recente serie
di dittici della pittrice Georgina Spengler.
Nelle dieci opere esposte (olio e carboncino su tavola) il punto di partenza è una macchia di colore
ottenuta sovrapponendo tra di loro due tavole di compensato non preparate, una delle quali
inizialmente cosparsa con uno strato di pigmento ad olio molto diluito.
Osserva Claudio Zambianchi nel testo critico che accompagna la mostra: “Il colore, liquido e fluido,
intride il legno e ne rileva le venature, un po’ com’era successo nella Histoire naturelle di Max Ernst,
ma con modalità tecniche diverse (lì si trattava di frottage). La macchia fa affiorare il disegno segreto
del legno, la sua complessa epidermide che altrimenti rimarrebbe in buona parte nascosta. Il
raddoppiamento speculare dell’immagine, come nelle macchie di Rorschach, aggiunge un ulteriore
elemento di sollecitazione visiva e immaginativa alla mente dell’artista.
Il processo preparatorio […] serve a liberare l’immaginazione, che ora può proiettare sulla macchia un
mondo a un tempo aereo e abissale, fatto di cieli e profondità marine, di Ouranòs e di Thàlassa; e, se
la parte celeste si popola di nuvole dalle forme fantastiche, nella parte acquatica dei dipinti appaiono
gorghi e creature del profondo, queste ultime legate spesso più alla mitologia che alla zoologia.”
Luoghi
06.68804621 338.5005483
Orari apertura: Martedì - Venerdì h.15,00-20,00; Sabato h. 11-13/15-19,30