Franco Cipriano “Mistero chiaro, biblioteca catafisica”
Venerdì 26 maggio alle ore 18.30 negli spazi suggestivi della galleria PrimoPiano di Napoli di Antonio Maiorino e Massimo Pastore, verrà inaugurata la mostra/istallazione “Mistero chiaro, biblioteca catafisica” dell’artista Franco Cipriano; una istallazione performativa - come dichiara lo stesso artista - che si realizza attraverso 30 fotografie circa, scattate durante le fasi di trasmutazione dei materiali, delle forme e degli oggetti che hanno composto le sale della mostra “Mysterium, bibliotheca philosophica”, allestita negli spazi del Museo Archeologico Nazionale di Napoli, a cura di Angela Tecce e Nicola Magliulo - visitabile fino al 27 giugno -.
[…] Sono fotografie della nuda evidenza delle cose al loro stato di sospensione del senso. “Sudari plastici” e “segni della terra”, un alfabeto di pietre e scaglie di vetro (materie prossime, “fraterne”: il vetro ha origine dal fuoco che fonde la pietra) e linguaggio filosofico che nel video si sfoca e si trasforma, si fonde, si dissolve… lasciando alla luce e all’ombra i segni dell’inconoscibile e del mistero […] La “Biblioteca catafisica” è un palinsesto di immagini dell’assenza, una “kenosi” del linguaggio che sospende la traccia materica della scrittura nell’ indicibile e nell’in-figurabile, forse nell’inimmaginabile. Del senso delle cose e delle loro forme non vi è che riflesso nelle materie originarie della terra, pietre, fuoco, luce, rami… Il mondo è sospeso nelle pagine bianche del Librum, tra le pieghe, le ferite, le lacerazioni, le stratificazioni, i frammenti che “parlano” nel silenzio dell’immagine interrogando lo “sguardo noetico” sul tempo e lo spazio del linguaggio prima del e oltre il linguaggio medesimo, nel vuoto grembo del pensiero[…]
Questa nuova riflessione visiva dell’artista - coordinata da Raffaella Barbato, con il supporto tecnico/allestitivo di Ciro Ciliberti - sarà accompagnata la sera del vernissage da un momento relazionale performativo, video/musicale a cura dei musicisti Ilaria Scarico, Giovanna Panza, Antonio Barzaghi (voce acusmatica su nastro Franco Cipriano, suono Mario Paolucci). A completamento di questa interrogazione sul “Mistero chiaro” - spazio “inimmaginabile” del vuoto iniziale, là dove il possibile e l’impossibile sono la stessa risonanza del senso che si ritrae - sarà presentato a chiusura della mostra un catalogo riflessione/aperta a più voci, in cui diversi e significativi critici campani saranno invitati a dialogare con Franco Cipriano sul suo fare e sul farsi dell’arte.
[…] Sono fotografie della nuda evidenza delle cose al loro stato di sospensione del senso. “Sudari plastici” e “segni della terra”, un alfabeto di pietre e scaglie di vetro (materie prossime, “fraterne”: il vetro ha origine dal fuoco che fonde la pietra) e linguaggio filosofico che nel video si sfoca e si trasforma, si fonde, si dissolve… lasciando alla luce e all’ombra i segni dell’inconoscibile e del mistero […] La “Biblioteca catafisica” è un palinsesto di immagini dell’assenza, una “kenosi” del linguaggio che sospende la traccia materica della scrittura nell’ indicibile e nell’in-figurabile, forse nell’inimmaginabile. Del senso delle cose e delle loro forme non vi è che riflesso nelle materie originarie della terra, pietre, fuoco, luce, rami… Il mondo è sospeso nelle pagine bianche del Librum, tra le pieghe, le ferite, le lacerazioni, le stratificazioni, i frammenti che “parlano” nel silenzio dell’immagine interrogando lo “sguardo noetico” sul tempo e lo spazio del linguaggio prima del e oltre il linguaggio medesimo, nel vuoto grembo del pensiero[…]
Questa nuova riflessione visiva dell’artista - coordinata da Raffaella Barbato, con il supporto tecnico/allestitivo di Ciro Ciliberti - sarà accompagnata la sera del vernissage da un momento relazionale performativo, video/musicale a cura dei musicisti Ilaria Scarico, Giovanna Panza, Antonio Barzaghi (voce acusmatica su nastro Franco Cipriano, suono Mario Paolucci). A completamento di questa interrogazione sul “Mistero chiaro” - spazio “inimmaginabile” del vuoto iniziale, là dove il possibile e l’impossibile sono la stessa risonanza del senso che si ritrae - sarà presentato a chiusura della mostra un catalogo riflessione/aperta a più voci, in cui diversi e significativi critici campani saranno invitati a dialogare con Franco Cipriano sul suo fare e sul farsi dell’arte.
Luoghi
www.primopianonapoli.com 08119560649 39 3398666198
orari galleria: mar. mer. giov. dalle 15.30 alle 19.30 – lun. ven. sab. su appuntamento