Elena Vavaro, in occasione della sua prima mostra personale in galleria, presenta una ventina di lavori, realizzati negli ultimi anni. Si tratta di acquerelli raffiguranti sempre figure umane, a volte più evidenti altre più nascoste, che si intrecciano e si lasciano contaminare da elementi vegetali. In queste opere, che vanno dal piccolo al grande formato, l’artista dipinge, con una mano ferma e sicura, i volti della sua quotidianità che si fondono e confondono con fiori e piante, generando nuove forme naturali. Come lei stessa afferma “i giardini dell'essere sono quei luoghi in cui si può vagare incessantemente alla ricerca di sè stessi, dove si può diventare tutto e niente”, proprio come fanno i suoi personaggi, non più umani né vegetali, che si ritrovano immersi nello spazio bianco e “puro” del foglio dove avviene questa simbiosi fuori dal tempo e dalla realtà.