Debora Garritani – Aldo Sergio
A cura di: Testo di Martina Adamuccio
I lavori di Debora Garritani e Aldo Sergio si incontrano presso lo Studio d'Arte Cannaviello dal 15 maggio al 21 giugno 2014 in una bi-personale dei due artisti che indagano in maniera differente la luce e ciò che ne deriva.
Debora Garritani:
“Le fotografie possono raggiungere l’eternità attraverso il momento.” Questo sosteneva Cartier-Bresson, ed è ciò che dimostrano i lavori della giovane artista Debora Garritani, nata a Crotone nel 1983.
Opere, le sue, che ci iniziano ad un viaggio lungo e tormentato, in cui la vita ci porta ad un eterno peregrinare. Un continuo divenire tra il mondo reale e quello che ci attende oltre. Un legame tra la vita e la morte, intese non sempre come nascita e morte ma entrambe come principio di qualcosa in continuo divenire. Un viaggio nel sacro ma anche nell' umano, dove le figure misteriose presenti nei lavori fotografici di Debora Garritani ci fanno riflettere sul divenire della nostra esistenza.
L'artista pone profonda attenzione alla luce, e nelle immagini che narrano momenti e luoghi differenti, in uno sfondo dal colore scuro, si cela tra i suoi lavori uno studio attento della pittura dei secoli passati.
Anche la scelta dell'utilizzo della carta cotone come supporto richiama ad un profondo legame tra la pittura e la fotografia nell'artista, una fotografia ricca di sentimento che si affida al nostro inconscio per essere del tutto esplorata. Perchè ogni opera fotografica ci rende vigili quando la memoria inizia a perdersi nel tempo.
Aldo Sergio:
“La pittura è una poesia che si vede e non si sente, e la poesia è una pittura che si sente e non si vede.” (L. Da Vinci)
Aldo Sergio, nato a Salerno nel 1982 ci riporta alla mente esattamente queste parole. Il suo lavoro, una pittura ad olio su tela, porta il pensiero indietro nel tempo fino ad un rinascimentalismo velato che si appropria di soggetti contemporanei. Figure umane raccontano storie differenti: la nostra, la loro, la storia di ognuno di noi.
Elementi inusuali si uniscono a figure ed ambienti di estrema eleganza. Di certo nei lavori di Aldo Sergio non mancano i richiami surrealisti e magrittiani ma paiono essere solo una scusa per una lettura più profonda dell'opera. La sua pittura pare essere impassibilmente razionale, una pittura meditata e allo stesso tempo spontanea, lenta, sensuale e profondamente raffinata. Il rigore quasi ossessivo delle sue opere contribuisce ad elevare la qualità astratta della sua pittura, conferendo ai suoi lavori una potente valenza anche simbolica. Una complessa tessitura cromatica la sua, indagata con la sua relazione con la luce.
Pura poesia, dunque, i lavori dell'artista Aldo Sergio, che con la sua pittura silenziosa ci ricorda ancora che “la pittura è poesia silenziosa, la poesia è pittura che parla”. (S.D. Ceo)
Due lavori diversi ma vicini, quelli di Debora Garritani e Aldo Sergio, che raccontano una storia di luce, memoria e di vita che persiste.
Debora Garritani:
“Le fotografie possono raggiungere l’eternità attraverso il momento.” Questo sosteneva Cartier-Bresson, ed è ciò che dimostrano i lavori della giovane artista Debora Garritani, nata a Crotone nel 1983.
Opere, le sue, che ci iniziano ad un viaggio lungo e tormentato, in cui la vita ci porta ad un eterno peregrinare. Un continuo divenire tra il mondo reale e quello che ci attende oltre. Un legame tra la vita e la morte, intese non sempre come nascita e morte ma entrambe come principio di qualcosa in continuo divenire. Un viaggio nel sacro ma anche nell' umano, dove le figure misteriose presenti nei lavori fotografici di Debora Garritani ci fanno riflettere sul divenire della nostra esistenza.
L'artista pone profonda attenzione alla luce, e nelle immagini che narrano momenti e luoghi differenti, in uno sfondo dal colore scuro, si cela tra i suoi lavori uno studio attento della pittura dei secoli passati.
Anche la scelta dell'utilizzo della carta cotone come supporto richiama ad un profondo legame tra la pittura e la fotografia nell'artista, una fotografia ricca di sentimento che si affida al nostro inconscio per essere del tutto esplorata. Perchè ogni opera fotografica ci rende vigili quando la memoria inizia a perdersi nel tempo.
Aldo Sergio:
“La pittura è una poesia che si vede e non si sente, e la poesia è una pittura che si sente e non si vede.” (L. Da Vinci)
Aldo Sergio, nato a Salerno nel 1982 ci riporta alla mente esattamente queste parole. Il suo lavoro, una pittura ad olio su tela, porta il pensiero indietro nel tempo fino ad un rinascimentalismo velato che si appropria di soggetti contemporanei. Figure umane raccontano storie differenti: la nostra, la loro, la storia di ognuno di noi.
Elementi inusuali si uniscono a figure ed ambienti di estrema eleganza. Di certo nei lavori di Aldo Sergio non mancano i richiami surrealisti e magrittiani ma paiono essere solo una scusa per una lettura più profonda dell'opera. La sua pittura pare essere impassibilmente razionale, una pittura meditata e allo stesso tempo spontanea, lenta, sensuale e profondamente raffinata. Il rigore quasi ossessivo delle sue opere contribuisce ad elevare la qualità astratta della sua pittura, conferendo ai suoi lavori una potente valenza anche simbolica. Una complessa tessitura cromatica la sua, indagata con la sua relazione con la luce.
Pura poesia, dunque, i lavori dell'artista Aldo Sergio, che con la sua pittura silenziosa ci ricorda ancora che “la pittura è poesia silenziosa, la poesia è pittura che parla”. (S.D. Ceo)
Due lavori diversi ma vicini, quelli di Debora Garritani e Aldo Sergio, che raccontano una storia di luce, memoria e di vita che persiste.
Luoghi
www.cannaviello.net 39.02.87213215
dal martedi al sabato, dalle 10.30 alle 19.30