Dall'ombra la luce
A cura di: Claudio Cerritelli
Collettiva con Adalberto Borioli, Italo Bressan, Roberto Casiraghi, Misia De Angelis, Paola Fonticoli, Valeria Manzi, Franco Marrocco, Loredana Muller, Ayako Nakamiya, Alessandro Savelli, Tetsuro Shimizu, Valdi Spagnulo
Non sono molti gli artisti che si cimentano con l’arte incisoria. Non è una tecnica usata in tempo di tecnologie avanzate. Nata per creare multipli di opere d’arte da far circolare in epoche dove la comunicazione era lenta e cartacea, viene oggi assediata dalla realtà aumentata del web.
Ovunque si possono recuperare immagini di opere d’arte anche di ottima qualità. E dunque oggi è solo il desiderio - o il bisogno - dell’artista di cimentarsi in una tecnica tanto difficile, che spinge alcuni autori a cercare i pochi laboratori rimasti per incisori ed esprimere sulla lastra il proprio linguaggio.
Fra loro ci sono i “puristi”, coloro che cercano torchio tradizionale, bulino e inchiostro e gli “sperimentatori” che invece si fanno sedurre dalle nuove macchine di stampa. La lastra viene sempre incisa dall’artista, ma gli inchiostri vengono stampati con tecnologia digitale. E dunque acquatinta e acquaforte spesso sono getti digitali di inchiostro. In questa mostra vengono presentate solo opere di artisti che utilizzano la tecnica tradizionale dell’arte calcografica.
Dodici autori, un allestimento con più di venti incisioni diverse -e molte altre in archivio- tutte opere appartenenti alla categoria dell’astratto, del non figurale, dell’aniconico. Alcuni Maestri, alcuni giovani, tutti assolutamente appartenenti al mondo della pittura o della scultura, alcuni contaminati dalla poesia scritta, tutti pervasi dalla forma poetica della propria cifra stilistica.
Poesia e lirismo si leggono in tutte queste opere prodotte a regola d’arte, grazie all’incontro delle competenze sui diversi aspetti dell’arte incisoria quali la carta, il torchio e il suo uso, l’inchiostro, la lastra, l’acido, la puntasecca, il bulino, la ceramolle, solo per citarne alcuni, coniugato con la capacità artistica di ognuno.
Rare sono le occasioni espositive dedicate all’incisione, in particolare nelle gallerie private. E dunque la mostra dall’ombra la luce - metafora che indica il nero dell’inchiostro e il bianco della carta, il processo creativo necessariamente al rovescio e lo svelamento dell’opera solo allo scoprimento del foglio dal torchio- rappresenta un’occasione preziosa per documentare questo tipo di linguaggio, per approfondirne la conoscenza o ancora, per avvicinarlo per la prima volta.
Non sono molti gli artisti che si cimentano con l’arte incisoria. Non è una tecnica usata in tempo di tecnologie avanzate. Nata per creare multipli di opere d’arte da far circolare in epoche dove la comunicazione era lenta e cartacea, viene oggi assediata dalla realtà aumentata del web.
Ovunque si possono recuperare immagini di opere d’arte anche di ottima qualità. E dunque oggi è solo il desiderio - o il bisogno - dell’artista di cimentarsi in una tecnica tanto difficile, che spinge alcuni autori a cercare i pochi laboratori rimasti per incisori ed esprimere sulla lastra il proprio linguaggio.
Fra loro ci sono i “puristi”, coloro che cercano torchio tradizionale, bulino e inchiostro e gli “sperimentatori” che invece si fanno sedurre dalle nuove macchine di stampa. La lastra viene sempre incisa dall’artista, ma gli inchiostri vengono stampati con tecnologia digitale. E dunque acquatinta e acquaforte spesso sono getti digitali di inchiostro. In questa mostra vengono presentate solo opere di artisti che utilizzano la tecnica tradizionale dell’arte calcografica.
Dodici autori, un allestimento con più di venti incisioni diverse -e molte altre in archivio- tutte opere appartenenti alla categoria dell’astratto, del non figurale, dell’aniconico. Alcuni Maestri, alcuni giovani, tutti assolutamente appartenenti al mondo della pittura o della scultura, alcuni contaminati dalla poesia scritta, tutti pervasi dalla forma poetica della propria cifra stilistica.
Poesia e lirismo si leggono in tutte queste opere prodotte a regola d’arte, grazie all’incontro delle competenze sui diversi aspetti dell’arte incisoria quali la carta, il torchio e il suo uso, l’inchiostro, la lastra, l’acido, la puntasecca, il bulino, la ceramolle, solo per citarne alcuni, coniugato con la capacità artistica di ognuno.
Rare sono le occasioni espositive dedicate all’incisione, in particolare nelle gallerie private. E dunque la mostra dall’ombra la luce - metafora che indica il nero dell’inchiostro e il bianco della carta, il processo creativo necessariamente al rovescio e lo svelamento dell’opera solo allo scoprimento del foglio dal torchio- rappresenta un’occasione preziosa per documentare questo tipo di linguaggio, per approfondirne la conoscenza o ancora, per avvicinarlo per la prima volta.
Luoghi
335 8455470
orario: mar-ven 15-19 ingresso libero