Carlo Rea. Impermanenze
A cura di: Bruno Corà
IMPERMANENZE - Forme e immagini delle superfici in fluttuazione "
Il percorso artistico di Carlo Rea si è sinora sviluppato nell'arco di circa venticinque anni , attraverso una serie di profonde esperienze che dalla musica lo hanno fatto approdare alle arti visive. Questa, d opo una intensa e meditata fase durata qualche anno e a seguito di una elaborazione processuale di un pattern linguistico soddisfacente le proprie esigenze , è la sua prima e significativa mostra personale in Italia che propone un nucleo coerente di opere diverse realizzate in successivi periodi e che delineano compiutamente, nel loro insieme , il profondo e autentico processo estetico dell'artista e la sua compiuta personalità. La mostra che presenta un repertorio di opere dovute ad una sensibile ricerca e a un'attenta disciplina individua il sentiero di un linguaggio inedito e personalissimo, ricco di innovazione e legami tra tradizione musicale e arte plastica. L’esperienza di Rea, soprattutto negli ultimi anni, appa re rivolta alla rappresentazione della fluttuazione della l percorso artistico di Carlo Rea si è sinora sviluppa to nell'arco di circa venticinque anni , attraverso una serie di profonde esperienze che dalla musica lo hanno fatto approdare alle arti visive. Questa, dopo una intensa e meditata fase durata qualche anno e a seguito di una elaborazione processuale di un pattern linguistico soddisfacente le proprie esigenze , è la sua prima e significativa mostra personale in Italia che propone un nucleo coerente di opere diverse realizzate in successivi periodi e che delineano compiutamente, nel loro insieme , il profondo e autentico processo estetico dell'artista e la sua compiuta personalità. La mostra che presenta un repertorio di opere dovute ad una sensibile ricerca e a un'attenta disciplina individua il sentiero di un linguaggio inedito e personalissimo, ricco di innovazione e legami tra tradizione musicale e arte plastica. L’esperienza di Rea, soprattutto negli ultimi anni, appare rivolta alla rappresentazione della fluttuazione della materia intesa come spazio fisico e metafisico, proponendo l’impermanenza costante delle cose che ci circondano e il concetto di instabilità che tutto permea. Nelle sue esperienze musicali, ma anche nel disegno, nella pittura e nella plastica le nozioni di istantaneità e continuità sono al centro della sua indagine, trovando nell’impiego di materiali come la garza, la ceramica o il gesso ideali veicoli di visualizzazione delle entità sopra indicate. Il percorso espositivo dunque mette in mostra superfici monocromatiche a base di garze in cui la stratificazione di parti o la loro torsione produce orizzonti di continuità plastica, gessi e ceramiche che l’artista, oltre a disporre nello spazio, sovente adopera come strumenti di sorprendente sonorità.
Il percorso artistico di Carlo Rea si è sinora sviluppato nell'arco di circa venticinque anni , attraverso una serie di profonde esperienze che dalla musica lo hanno fatto approdare alle arti visive. Questa, d opo una intensa e meditata fase durata qualche anno e a seguito di una elaborazione processuale di un pattern linguistico soddisfacente le proprie esigenze , è la sua prima e significativa mostra personale in Italia che propone un nucleo coerente di opere diverse realizzate in successivi periodi e che delineano compiutamente, nel loro insieme , il profondo e autentico processo estetico dell'artista e la sua compiuta personalità. La mostra che presenta un repertorio di opere dovute ad una sensibile ricerca e a un'attenta disciplina individua il sentiero di un linguaggio inedito e personalissimo, ricco di innovazione e legami tra tradizione musicale e arte plastica. L’esperienza di Rea, soprattutto negli ultimi anni, appa re rivolta alla rappresentazione della fluttuazione della l percorso artistico di Carlo Rea si è sinora sviluppa to nell'arco di circa venticinque anni , attraverso una serie di profonde esperienze che dalla musica lo hanno fatto approdare alle arti visive. Questa, dopo una intensa e meditata fase durata qualche anno e a seguito di una elaborazione processuale di un pattern linguistico soddisfacente le proprie esigenze , è la sua prima e significativa mostra personale in Italia che propone un nucleo coerente di opere diverse realizzate in successivi periodi e che delineano compiutamente, nel loro insieme , il profondo e autentico processo estetico dell'artista e la sua compiuta personalità. La mostra che presenta un repertorio di opere dovute ad una sensibile ricerca e a un'attenta disciplina individua il sentiero di un linguaggio inedito e personalissimo, ricco di innovazione e legami tra tradizione musicale e arte plastica. L’esperienza di Rea, soprattutto negli ultimi anni, appare rivolta alla rappresentazione della fluttuazione della materia intesa come spazio fisico e metafisico, proponendo l’impermanenza costante delle cose che ci circondano e il concetto di instabilità che tutto permea. Nelle sue esperienze musicali, ma anche nel disegno, nella pittura e nella plastica le nozioni di istantaneità e continuità sono al centro della sua indagine, trovando nell’impiego di materiali come la garza, la ceramica o il gesso ideali veicoli di visualizzazione delle entità sopra indicate. Il percorso espositivo dunque mette in mostra superfici monocromatiche a base di garze in cui la stratificazione di parti o la loro torsione produce orizzonti di continuità plastica, gessi e ceramiche che l’artista, oltre a disporre nello spazio, sovente adopera come strumenti di sorprendente sonorità.
Luoghi
http://www.gallerja.it 06 68801662
orario: mar - sab 11-13.30 e 15-19.30