Carlo Lorenzetti "Piegare La Luce"
A cura di: Roberto Lacarbonara
Domenica 7 aprile 2019 alle 18,30 CRAC Puglia - Centro di Ricerca Arte Contemporanea della Fondazione Rocco Spani onlus di Taranto, in collaborazione con Mysterium Festival, inaugura la mostra personale di Carlo Lorenzetti (Roma, 1934), “Piegare la luce”, a cura di Roberto Lacarbonara.
A pochi mesi dall’antologica nella Galleria Nazionale d’Arte Moderna e Contemporanea di Roma, Taranto ospita uno dei più grandi maestri italiani della scultura ripercorrendo circa trent’anni di produzione (1989-2018) attraverso una selezione di disegni, collage, rilievi metallici, graffiti e sculture.
Fragili e spirituali, simili ad icone dotate di sacralità e mistero, le forme dinamiche, le superfici riflettenti ed i volumi minimi di Carlo Lorenzetti compongono un corpus di oggetti in grado di ritmare la luce con meditata sapienza ed essenzialità.
“Una concezione della scultura tesa a negare ogni consistenza di massa o di peso e orientata a reinventarla nel segno della leggerezza e dell’estensione spaziale”, sostiene l’artista, guardando ad una tradizione scultorea che, dalla tradizione sacra rinascimentale risale sino agli esiti plastici di Calder e Melotti, Arp e Brancusi, specie nella tensione verso una purezza formale in grado di rinnovare, ogni volta, il volume impalpabile del vuoto, della luce, del silenzio: “strutture concepite per catturare le pieghe dell’aria o suggerire architetture del cielo”.
La mostra presenta alcuni cicli pittorici e scultorei nodali nella ricerca dell’artista: dai Graffiti degli anni ’80 alle sculture Parietali, i Collage e i Rilievi-Collages in cui “la convivenza tra carta e nastro d’acciaio risolve una duplicità assai peculiare dell’opera di Lorenzetti, ovvero la relazione statica tra forze tensive e distensive, tra piani rigidi e ondulati, tra spigoli e curve” (Roberto Lacarbonara in catalogo).
A pochi mesi dall’antologica nella Galleria Nazionale d’Arte Moderna e Contemporanea di Roma, Taranto ospita uno dei più grandi maestri italiani della scultura ripercorrendo circa trent’anni di produzione (1989-2018) attraverso una selezione di disegni, collage, rilievi metallici, graffiti e sculture.
Fragili e spirituali, simili ad icone dotate di sacralità e mistero, le forme dinamiche, le superfici riflettenti ed i volumi minimi di Carlo Lorenzetti compongono un corpus di oggetti in grado di ritmare la luce con meditata sapienza ed essenzialità.
“Una concezione della scultura tesa a negare ogni consistenza di massa o di peso e orientata a reinventarla nel segno della leggerezza e dell’estensione spaziale”, sostiene l’artista, guardando ad una tradizione scultorea che, dalla tradizione sacra rinascimentale risale sino agli esiti plastici di Calder e Melotti, Arp e Brancusi, specie nella tensione verso una purezza formale in grado di rinnovare, ogni volta, il volume impalpabile del vuoto, della luce, del silenzio: “strutture concepite per catturare le pieghe dell’aria o suggerire architetture del cielo”.
La mostra presenta alcuni cicli pittorici e scultorei nodali nella ricerca dell’artista: dai Graffiti degli anni ’80 alle sculture Parietali, i Collage e i Rilievi-Collages in cui “la convivenza tra carta e nastro d’acciaio risolve una duplicità assai peculiare dell’opera di Lorenzetti, ovvero la relazione statica tra forze tensive e distensive, tra piani rigidi e ondulati, tra spigoli e curve” (Roberto Lacarbonara in catalogo).
Luoghi
http://www.cracpuglia.it +39 099 4713316 +39 334 7921142