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Bardula "La Geometria della Luce"

A cura di: Monica Bonollo e Valmore studio d'arte

Bardula è uno pseudonimo, creato da un’artista nata a Zurigo nel 1965 da padre ucraino e madre belga e vissuta in Belgio fino al 1993, a New York fino al 2002, e infine a Parigi, dove abita e lavora tutt’ora.

Il lavoro di Bardula approfondisce, all’interno di una struttura matematico-geometrica, la relazione tra il volume e la prospettiva, il colore, la forma e la riflessione della luce.
La sua costruzione strutturale accentua il senso dello spazio, mentre la disposizione delle figure volumetriche virtuali provvede all’interazione tra lo spazio interno ed esterno: diventa una percezione visiva, un’immagine che stabilisce un dialogo tra superficie e profondità.
L’uso del LED con colore variabile, esaltato dalla sua riverberazione nella materia, altera la percezione del tutto e crea una sinergia tra forma e luce.
Questa esplorazione delle figure matematiche, estratta dagli algoritmi geometrici-virtuali 3D e il movimento a spirale ispirato al fenomeno del vortice, sono enfatizzati attraverso il laser e la tecnologia LED. Questo approccio costruttivista, riguardante volumi che lasciano posto agli spazi, la loro disposizione architettonica, e la ricerca dentro la trasparenza e la gravità, ricordano la Bauhaus e l’Art Concret, con risonanze cinetiche. Comunque, nonostante l’influenza e l’affinità con l’Astrazione Geometrica e l’Arte Costruttivista, l’artista segue questa strada da oltre 25 anni senza nessun tipo di adesione deliberata ad un movimento artistico, ma per seguire la sua personale ricerca e una necessaria introversione per la maturazione del suo lavoro.
Questa schematizzazione matematica dello spazio attraverso la costruzione geometrica, è raggiunta utilizzando i punti per generare le linee, le linee per generare i piani e i piani per generare lo spazio. Due dimensioni si trasformano in 3, creando una struttura che evolve nella quarta dimensione, con il divenire temporale.