Alessio Larocchi. Punti critici di controllo
“L’andamento avvolgente della parete senza soluzione di continuità in un ambiente di pianta circolare può indurre disorientamento. Per questa ragione l’umano abitare si affida di solito a sicure coordinate spaziali cartesiane, ortogonalità capaci di individuare immediatamente privilegiati assi di percorrenza.
Il Torrione Angioino a Bitonto, architettura militare di forma cilindrica a difesa della città in caso di assedio, si sviluppa su tre piani che potremmo definire di massima sicurezza, anche se, paradossalmente, non riescono nel loro disegno circolare a metterci al sicuro da un senso di spaesamento, di mise en abîme.”
Da queste considerazioni prende avvio il progetto site specific per il Torrione dell’artista milanese Alessio Larocchi. Attraverso una non prevenuta esplorazione degli ambienti rotondi delle sale l’artista, partito da premesse illusoriamente cartesiane, evocherà dimensioni aperte, felicemente dimentiche di un Io, guardiano tirannico.
“Il gruppo dei lavori esposti testimonia infatti di una particolare ricusa psicologica, un’intolleranza verso la propria onnipotente ed invasiva ideologia nell’atto creativo, una sorta di propiziatoria inclinazione all’anaffettività per scongiurare eccessi emotivi, una meticolosa cancellazione dell’immagine, diligentemente meccanica, che affranca dal rischio di ansioso coinvolgimento espressivo. Si tratta insomma di abbassare le proprie difese! Sorvegliarsi meno”… progettarsi punti di fuga.
Il Torrione Angioino a Bitonto, architettura militare di forma cilindrica a difesa della città in caso di assedio, si sviluppa su tre piani che potremmo definire di massima sicurezza, anche se, paradossalmente, non riescono nel loro disegno circolare a metterci al sicuro da un senso di spaesamento, di mise en abîme.”
Da queste considerazioni prende avvio il progetto site specific per il Torrione dell’artista milanese Alessio Larocchi. Attraverso una non prevenuta esplorazione degli ambienti rotondi delle sale l’artista, partito da premesse illusoriamente cartesiane, evocherà dimensioni aperte, felicemente dimentiche di un Io, guardiano tirannico.
“Il gruppo dei lavori esposti testimonia infatti di una particolare ricusa psicologica, un’intolleranza verso la propria onnipotente ed invasiva ideologia nell’atto creativo, una sorta di propiziatoria inclinazione all’anaffettività per scongiurare eccessi emotivi, una meticolosa cancellazione dell’immagine, diligentemente meccanica, che affranca dal rischio di ansioso coinvolgimento espressivo. Si tratta insomma di abbassare le proprie difese! Sorvegliarsi meno”… progettarsi punti di fuga.
Luoghi
https://www.facebook.com/torrione.angioino 080.3739912
Orari: 09:00 – 13:00 / 16:00 – 20:00.