Adelaide Cioni - You can’t go home again - à propos de Bacchelli 5, 2014
A cura di: Helia Hamedani
You can’t go home again
Adelaide Cioni
à propos de Bacchelli 5, 2014
installazione, disegni su diapositive
La terza mostra/installazione di questa serie di tre installazioni presentate in successione dentro lo spazio La Nube di Oort, a distanza di dieci giorni l’una dall’altra. Una formula inedita, proposto a tre artiste dalla curatrice iraniana Helia Hamedani, che parlando del ritorno (impossibile) a casa tocca aspetti sensibili della personalità di ognuno di noi. Scrive Helia Hamedani a proposito del lavoro di Adelaide Cioni:
“Adelaide Cioni prende ispirazione dai particolari degli oggetti della casa dove ha vissuto con la sua famiglia per più di trent'anni e che è stata costretta a lasciare. Come ci racconta Adelaide: « Era una casa molto semplice di costruzione popolare, ma immersa nel bosco del Seminario di Bologna ». L'artista, prima di lasciare questa casa nel 2009, disegna e prende le misure di una serie di dettagli, in ogni stanza, che per lei erano significativi e che, per noi spettatori, possono sembrare estranei o banali: dai termosifoni, all'interruttore della luce, al quadro di una nave.. .
Per lo spazio de La Nube di Oort, con i memorabili rumorosi proiettori Kodak Carousel, l’artista proietta una serie dei suoi disegni incisi su diapositive. I disegni sono degli scatti graffiati sullo schermo, partono dal bosco del Seminario e arrivano ai dettagli più intimi delle stanze. Qui, la poesia delle immagini frammentarie si manifesta attraverso la nostra presenza fisica e l’assenza fisica degli oggetti proiettati. L’immaterialità della memoria si rende visibile come tracce di luce degli oggetti magici, proiettata qui, ma che appartengono ad un'altra realtà. Irraggiungibili e purtroppo anche intoccabili, i disegni fanno immediatamente scintillare qualcosa nelle perdute memorie di ognuno di noi. Poche volte, come in questo caso, l'opera dell'artista riesce a testimoniare quel peculiare intreccio di vicinanza e lontananza dell'immaginario.”
Orario di apertura : da martedì a sabato 17.30 / 19.30 e per appuntamento (3383387824) Finissage 3 giugno 2014 ore 18
Adelaide Cioni
à propos de Bacchelli 5, 2014
installazione, disegni su diapositive
La terza mostra/installazione di questa serie di tre installazioni presentate in successione dentro lo spazio La Nube di Oort, a distanza di dieci giorni l’una dall’altra. Una formula inedita, proposto a tre artiste dalla curatrice iraniana Helia Hamedani, che parlando del ritorno (impossibile) a casa tocca aspetti sensibili della personalità di ognuno di noi. Scrive Helia Hamedani a proposito del lavoro di Adelaide Cioni:
“Adelaide Cioni prende ispirazione dai particolari degli oggetti della casa dove ha vissuto con la sua famiglia per più di trent'anni e che è stata costretta a lasciare. Come ci racconta Adelaide: « Era una casa molto semplice di costruzione popolare, ma immersa nel bosco del Seminario di Bologna ». L'artista, prima di lasciare questa casa nel 2009, disegna e prende le misure di una serie di dettagli, in ogni stanza, che per lei erano significativi e che, per noi spettatori, possono sembrare estranei o banali: dai termosifoni, all'interruttore della luce, al quadro di una nave.. .
Per lo spazio de La Nube di Oort, con i memorabili rumorosi proiettori Kodak Carousel, l’artista proietta una serie dei suoi disegni incisi su diapositive. I disegni sono degli scatti graffiati sullo schermo, partono dal bosco del Seminario e arrivano ai dettagli più intimi delle stanze. Qui, la poesia delle immagini frammentarie si manifesta attraverso la nostra presenza fisica e l’assenza fisica degli oggetti proiettati. L’immaterialità della memoria si rende visibile come tracce di luce degli oggetti magici, proiettata qui, ma che appartengono ad un'altra realtà. Irraggiungibili e purtroppo anche intoccabili, i disegni fanno immediatamente scintillare qualcosa nelle perdute memorie di ognuno di noi. Poche volte, come in questo caso, l'opera dell'artista riesce a testimoniare quel peculiare intreccio di vicinanza e lontananza dell'immaginario.”
Orario di apertura : da martedì a sabato 17.30 / 19.30 e per appuntamento (3383387824) Finissage 3 giugno 2014 ore 18
Luoghi
338.3387824
Orario di apertura : da martedì a venerdì, ore 17.30 - 19.30 - e per appuntamento