Shimamoto Shozo

SHOZO SHIMAMOTO (Osaka, 1928 – 2013) co-fondatore del gruppo Gutai con Jiro Yoshihara, Shimamoto è stato uno degli artisti di maggiore carica sperimentale del secondo dopoguerra. Il Gutai, primo movimento artistico radicale del Giappone, si sviluppa dagli anni ’50 con l’intento di rinnovare la tradizione artistica giapponese. La tela per gli artisti Gutai non è più un semplice supporto ma diviene il luogo della trasposizione fisica dei gesti dell’artista che, come nell’action painting americana, fa dell’opera il teatro di un’azione. Shimamoto, figura cardine del movimento, avverte l’esigenza di nuove modalità espressive che trova nel segno, nel gesto e nella materia. Il leitmotiv del lavoro è la casualità di cui l’artista è attore e interprete attraverso un’azione performativa condivisa con il pubblico, che è testimone e completamento dello scenario voluto dall’artista. Nel 1957 partecipa alla prima esposizione “Arte Gutai sulla scena" al Center Sankei di Osaka, dove mette in mostra i suoi lavori video e sonori. Sono anni in cui, grazie anche alla collaborazione con il teorico europeo dell’”Art Autre”, Michel Tapiè de Celeyran, inizia a tenere mostre fuori dal Giappone in importanti istituzioni e gallerie, come lo Stedelijk Museum di Amsterdam e il Musée Cantonal des Beaux Arts di Losanna. Negli anni Novanta recupera la tecnica del bottle crash, arricchendola di nuovi significati, e realizza una serie di performance in America e in tutta Europa. Nel 1998 viene scelto come uno dei quattro artisti del dopoguerra più rappresentativi sulla scena internazionale, assieme a Jackson Pollock, John Cage e Lucio Fontana, per un'esposizione al MOCA di Los Angeles. L’anno successivo partecipa alla 48a Biennale di Venezia. Nel maggio 2006 la Fondazione Morra di Napoli ospita una sua antologica inaugurata da una performance nella storica Piazza Dante con la partecipazione di Charlemagne Palestine. Dal 2007 al 2011 realizza importanti performance a Venezia (Chiostro di San Nicolò), Capri (Certosa di San Giacomo), Genova (Palazzo Ducale), Reggio Emilia (Palazzo Magnani), e Stoccolma (Moderna Museet). Le sue opere si trovano, tra le tante, nelle collezioni permanenti della Tate Gallery di Londra, del Centre Pompidou di Parigi, della Galleria Nazionale di Arte Moderna di Roma, oltre a essere presenti nei principali musei giapponesi. Shimamoto muore a Osaka nel 2013.



Shozo Shimamoto è nato a Kwansei Gakuin nel 1928, dopo aver frequentato l’Università di Kansui Gakuin è diventato celebre per avere fondato negli anni Cinquanta il movimento Gutai e si è contraddistinto per aver basato il suo stile pittorico sull’azione, dando una risposta orientale all’Espressionismo astratto di Pollock e agli Happenings di Allan Kaprow. Il suo lavoro è stato incluso in una serie d’importanti mostre, tra le quali quelle al Solomon Guggenheim Museum di New York, al MOCA di Los Angeles, al Jeu de Paume di Parigi, e trova posto nelle collezioni permanenti di importanti istituzioni internazionali quali la Tate Modern di Londra, la Galleria Nazionale d’Arte Moderna e Contemporanea di Roma e il Museo d’Arte Contemporanea di Tokyo. Nominato per il premio Nobel per la pace nel 1996, Shimamoto è morto a Osaka nel 2013 all’età di 85 anni.

Shozo Shimamoto è stato co-fondatore con Jiro Yoshihara del movimento Gutai (che significa 'concretezza'). Nel 1954 il movimento prese le mosse da una serie di fermenti che in quegli anni animarono il Giappone e favorirono un processo di radicale ripensamento della tradizione artistica e pittorica in particolare. Il Gutai guarda alla tradizione occidentale, alle avanguardie europee, all’Informale, al razionalismo minimalista, e mira a superarli sperimentando nuove soluzioni linguistiche. Con il Manifesto Gutai del 1956 e Per una messa al bando del pennello, scritto dallo stesso Shimamoto nel 1957, si delineano i riferimenti (tra i quali l’action painting di Pollock) e gli intenti di questa esperienza artistica: l’arte è azione, l’atto di dipingere è autonomo rispetto al risultato che ambisce a raggiungere, l’arte si fa evento. Le performance outdoor di Shimamoto sfociano in vere e proprie installazioni ambientali, in cui l’interazione con il visitatore e con lo spazio circostante superano la dimensione contemplativa dell’opera e introducono un’esperienza attiva alla fruizione.

Shozo Shimamoto - mostra personale
 19/02/2020  al 10/07/2020

Cardi Gallery Milano ha il piacere di presentare una grande mostra personale dell’artista giapponese Shozo Shimamoto (Osaka, 1928-2013).  …

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