Pignotti Lamberto
Lamberto Pignotti, poeta e artista italiano (n. Firenze 1926). Professore all’università di Firenze e poi dal 1971 al DAMS dell’Università di Bologna, fu tra i fondatori del Gruppo 70 e, poco dopo, del Gruppo 63. È tra gli ideatori e teorici della cosiddetta poesia visiva che partendo dalla base futurista, dadaista e surrealista, si avvale dei diversi codici linguistici e percettivi. Sono nati così i collages composti da ritagli di scrittura e di foto tratte dal mondo dei mass media nei quali le immagini, decontestualizzate, riassumono nella loro immediatezza significato, discostandosi dall’appiattimento e dall’assuefazione del messaggio originario. Sostenitore dell’arte plurisensoriale, è stato protagonista di numerose performances.
Autore di saggi e raccolte poetiche, si ricordano: Odissea, 1954 e 1994; Come stanno le cose, 1959; Nozione di uomo, 1964; Antologia di poesie visive, 1965; Una forma di lotta, 1967; Istruzioni per l’uso degli ultimi modelli di poesia, 1968; Fra parola e immagine, 1972; Il supernulla, 1974; Parola per parola, diversamente, 1975; Il discorso confezionato, 1979; Vedute, 1982; Questa storia o un’altra, 1984; Giro del mondo, 1987; Figure, scritture, 1987; Tutte le direzioni, 1988; Sine aesthetica, sin estetica, 1990; Zone marginali, 1991; I sensi delle arti/Sinestesie e interazioni estetiche, 1993; In altro modo, 2001; Identikit di un’idea/Dalla poesia tecnologica e visiva all’arte multimediale e sinestetica, 2003; Scritture convergenti/Letteratura e mass media, 2005; Favole minime, 2006; Eventi diversi, 2006; Scrittura verbovisiva e sinestetica, 2011; Versi sinottici, 2011; Atlante allegorico, 2014; Giochi d’arte, giochi di carte, 2014; Diario corale, 2016.
Da menzionare anche alcune sue recenti mostre antologiche personali, con catalogo: In forma di libro/I libri di Lamberto Pignotti, Biblioteca civica Luigi Poletti, Modena, 2007; Parole, immagini e…, Galleria Armanda Gori Arte, Prato, 2008; Ugo e Lamberto Pignotti, Museo Casa Siviero (col padre pittore, Ugo Pignotti), Firenze, 2009; La poesia ve lo dice prima, la poesia ve lo dice meglio, opere dal 1945 al 2010, Fondazione Berardelli, Brescia, 2010; Poesia visiva tra figura e scrittura, CSAC, Università di Parma, Skira, 2012; Libri d’artista e libri oggetto, donazione di Lamberto Pignotti alla Fondazione Berardelli, Fondazione Berardelli, Brescia, 2012.
Di Lamberto Pignotti si sono occupati vari studiosi e critici letterari e d’arte come Gillo Dorfles, Giulio Carlo Argan, Luciano Anceschi, Umberto Eco, Filiberto Menna, Achille Bonito Oliva, Renato Barilli, Giacomo Devoto, Maria Luisa Altieri Biagi, Ermanno Migliorini, Aldo Rossi, Enzo Paci, Vincenzo Accame, Omar Calabrese, Egidio Mucci, Luigi Ballerini, Adriano Spatola, Vittorio Fagone, Bruno Corà, Giorgio di Genova, Martina Corgnati, Arturo Carlo Quintavalle, Gianni Toti, Mario De Candia, Patrizia Ferri, Enrico Mascelloni, Valerio Dehò, Daniela Palazzoli, Antonio Porta, Claudio Cerritelli, Stefania Stefanelli, Eugenio Battisti, Gabriella Dalesio, Guido Guglielmi, Elio Pagliarani, Mario Lunetta, Pietro Favari, Paolo Guzzi, Tommaso Trini, Marcello Carlino, Aldo Mastropasqua, Francesco Muzzioli, Giorgio Patrizi, Anna Cochetti, Alessandra Borgogelli, Lorenzo Mango. Raffaella Perna, Melania Gazzotti, Nicole Zanoletti, Patrizio Peterlini, Lucilla Saccà, Nicola Spano, Teresa Spignoli, Federico Fastelli, Maria Carla Papini, Laura Monaldi, Vania Granata, Lucia Miodini, Gudrun De Chirico, Giorgio Zanchetti, Carla Barbieri, Gio Ferri, Vittorio Fagone, Giorgio Bonomi, Giuseppe D’Agata, Mario Verdone, Matteo D’Ambrosio, Antonella Sbrilli, Ada De Pirro, Daniela Vasta, Salvatore Luperto, Carlo A. Augieri, Toti Carpentieri, Alberto Abruzzese, Toni Jop, Furio Colombo, Giuliano Manacorda, Maria Corti, Paolo Fossati, Giovanni Fontana, Paolo Albani, Pier Luigi Tazzi, Giuseppe Prezzolini, Pietro Bonfiglioli, Gianni Scalia, Alfredo Giuliani, Gian Marco Walch, Lucio Vetri, Lea Vergine, Attilio Tori, Angela Sanna, Italo Mussa, Annalisa Rimmaudo, Luciano Caruso, Stelio Maria Martini, Walter Guadagnini, Francesco Tedeschi, Mario Medici, Corrado Maltese, Antonello Tolve, Michele Brescia, Luca Succhiarelli, Cristiano Caggiula, Francesco Aprile…
LAMBERTO PIGNOTTI nasce da un padre pittore nel 1926 a Firenze. Qui si laurea e risiede fino al 1968, anno in cui si trasferisce a Roma. Nel 1944, assimilata la lezione delle avanguardie, avvia sperimentazioni di arte verbovisiva. Alla metà degli anni Cinquanta inizia l’attività saggistica, deliberatamente rivolta alla critica militante e all’attualità culturale. Per tali settori collabora regolarmente con articoli e saggi a quotidiani e periodici di interesse nazionale, a varie riviste italiane e straniere, come Paese sera, La Nazione, L’Unità, Rinascita, e a programmi della RAI. Nei primi anni Sessanta concepisce e teorizza le prime forme di poesia tecnologica e poesia visiva, di cui cura nel 1965 la prima antologia. Nel 1963 dà vita, con altri artisti e critici, al Gruppo 70 e partecipa pochi mesi dopo alla formazione del Gruppo 63. Dal 1971 al 1996 ha portato avanti, prima come professore alla Facoltà di Architettura di Firenze e poi al DAMS della Facoltà di Lettere di Bologna, dei corsi sugli svariati rapporti fra avanguardie, mass-media e new-media. La sua opera artistica procede rapportando segni e codici di diversa provenienza: linguistici, visivi, dell’udito, del gusto, dell’olfatto, del tatto, del comportamento, dello spettacolo: da siffatta attività multimediale e sinestetica nascono, tra happening e performance, le Poesie e no, le cine-poesie, le cassette logo-musicali, i libri oggetto di plastica, le poesie da toccare, da bere, da mangiare, le chewing poems e, naturalmente, le poesie visive sotto forma di collage o di intervento su foto di cronaca, di moda, di pubblicità, ecc.
Ha pubblicato vari libri (poesia, narrazione, saggistica, antologie, poesia visiva) con Mondadori, Lerici, Einaudi, Marsilio, Guaraldi, Sampietro, Vallecchi, Carucci, Campanotto, Il Verri, L’Espresso, Florida, Empiria, Guida, Meta, Morra, Fermenti, Dedalo, Le impronte degli uccelli, Laterza, Manni, Gli Ori, Fondazione Berardelli, Peccolo, Frullini, Tracce, Milella, ecc. Ha promosso, curato o organizzato, da solo o con altri, mostre di poesia visiva, rassegne d’arte inter-mediale, dibattiti, festival e convegni sulla cultura in atto. Ha partecipato intensamente a convegni, dibattiti, lezioni, conferenze, performance e festival in Italia e all’estero. Gli sono state dedicate varie tesi di laurea. Come poeta visivo e lineare è incluso in molte antologie italiane e straniere ed è trattato in vari libri di saggistica e consultazione. Ha collaborato assiduamente a Paese Sera, La Nazione, L’Unità, Rinascita, a programmi culturali della RAI, oltre che a svariate riviste italiane e straniere. Nel 1975 è uscito per l’editore Carucci il primo libro monografico sulla sua poesia visiva dal 1945 al 1975 a cura di Aldo Rossi e Gillo Dorfles; i Quaderni del Verri gli hanno dedicato un’altra monografia nel 1976, in occasione di una mostra personale a Palazzo Tè, Galleria civica d’arte moderna di Mantova, con introduzione di Luciano Anceschi e Renato Barilli e interventi critici di altri ventotto autori; le Edizioni Elle Ci hanno pubblicato nel 1977 Biblia pauperum, un volume verbo-visivo con scritti di Eugenio Battisti, Umberto Eco, Pietro Favari e Mario Lunetta; l’editore Campanotto ha stampato nel 1981 una cartella di sue poesie visive, Visibile Invisibile, con saggio introduttivo di Egidio Mucci; le edizioni Morra hanno pubblicato nel 1989 un altro suo libro monografico di poesie visive, Albo d’oro, con introduzione di Matteo D’Ambrosio; Alessandra Borgogelli ha introdotto nel 1995 per le edizioni Officina Immagine un’altra cartella di sue poesie visive, Gusto e gusto. Una vasta monografia curata da Martina Corgnati per l’editore Parise nel 1996 contiene tra l’altro una bio-bibliografia generale e un’antologia critica con scritti di 48 autori, fra cui Dorfles, Argan, Eco, Anceschi, Lunetta, Bonito Oliva, Muzzioli, Quintavalle, Patrizi, Menna, Barilli. Del 2008 è il volume monografico pubblicato da Gli Ori di Prato, del 2010 una ulteriore vasta monografia (La poesia ve lo dice prima, la poesia ve lo dice meglio. Opere dal 1945 al 2010) pubblicata dalla Fondazione Berardelli di Brescia e del 2012 la più recente monografia (Poesia visiva tra figura e scrittura) pubblicata da Skira per il CSAC dell’Università di Parma. La rivista Meta. Parole & Immagini gli ha dedicato nel luglio 1998 la copertina e varie pagine illustrate con un saggio di Claudio Cerritelli. Anche la rivista Titolo gli ha dedicato nel 1999 la copertina con pagine illustrate e con un saggio di Giorgio Bonomi. Sue opere figurano in prestigiose sedi pubbliche e selezionate collezioni private. Alle sue performance sono in larga parte dedicati due libri pubblicati dal Caffè Letterario Giubbe Rosse, Poesie in azione, con introduzione di Pietro Favari (Firenze, 2001) e Teatro e no, con un saggio di Paolo Guzzi, Firenze, 2004. Tra le sue ultime personali si ricordano almeno Tutti i sensi allo Studio Varroni di Roma (2016), La poesia visiva di Lamberto Pignotti alla Galleria Clivio di Milano (2016), Il mondo? Dove? sempre alla Galleria Clivio di Milano (2017), Verso libero e indipendente al Centre Pompidou di Parigi (2018), Controverso. Arte per fraintenditori alla Galleria Contact di Roma (2019), Infinito in scatola alla sede romana della Fondazione Menna (2019) e Abbiamo fatto cose da pazzi - La Marucelliana e Lamberto Pignotti, Biblioteca Marucelliana (2019), Nozioni a pacchetti, Fondazione Menna (2020).
Viaggio al termine della parola
La Galleria Tiziana Di Caro è felice di presentare Viaggio al termine della parola / Journey to the end of the word, un progetto curato da Antonello…
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