Noland Kenneth
L’opera.
Negli anni ‘50 Kenneth Noland fu un esponente del Color Field Painting. Nelle serie di opere “Targets” o “Circles”, compie una serie di studi sulle forme concentriche, simili a bersagli, che attraverso una sapiente combinazione di colori, riescono a catturare l'occhio dello spettatore quasi ipnoticamente, dando l'impressione di movimento.
Nei lavori degli anni ‘60 viene definito minimalista. Noland, infatti, lascia i “Target” per proseguire con gli “Chevron” e gli “Stripes”, per lo più lavori di grandi e grandissime dimensioni in cui il colore acrilico è steso direttamente sulla tela grezza, non preparata, accentuando così l’effetto di immaterialità della pittura. Gli “Stripes” sono probabilmente le opere più care all’artista perché in esse raggiunge la più cruda semplicità.
Negli anni ‘70 realizza le “Shaped Canvases” in cui adotta la stessa tecnica degli “Stripes”, ma giustapponendo, ai margini dello spazio della superficie, bande di colore in contrasto fra loro, lasciando così grandi porzioni di tela colorata monocroma al centro dell’opera. La forma della superficie pittorica diventa irregolare, l’opera non è più quadrata o rettangolare, in questo modo l’artista attende a un’estensione fisica e psicologica maggiore. I “Plaids” degli anni ’70 sono un’evoluzione degli “Chevron” in cui le linee che attraversano la tela sono sottili, regolari e si incontrano perpendicolarmente.
Dagli anni ’80 in poi Noland ritorna al formalismo dei primi lavori con gli “Chevron”. Segue un breve periodo in cui frammenta la tela in più pezzi, per poi concentrarsi nuovamente sugli “Stripes” ed i “Circles”. Come i più grandi artisti, Noland vuole riaffermare le sue radici, il simbolismo dei suoi gesti, nonché l’audacia e l’insuperabilità del suo pensiero.
Le opere di Kenneth Noland sono custodite nei maggiori musei del mondo.
Fra cui: Tate, London; Whitney Museum of American Art, New York; Gugghenheim, New York; Metropolitan, New York; Moma, New York; Los Angeles Country Museum; Centre Nazional d’Art et de Culture Georges Pompidou, Parigi; National Gallery of Art, Washington D.C.; Kunst Museum Basel; Hara Museum of Contemporary Art, Tokyo; Saint Etienne Metropole, Saint Etienne, France; Australian Nationl Gallery, Canberra; Stedelijk Museum Amsterdam, e molti altri.
Kenneth Noland. Opere 1958 - 1980
Galleria Cardi, galleria d’arte moderna e contemporanea, presenta dal 21 gennaio all’11 aprile 2015 Kenneth Noland: 1958-1980, una mostra…
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