Kandinsky Vassily
Dalle prime esperienze in Russia, caratterizzate da ritratti e soggetti tradizionali, alla progressiva semplificazione e stilizzazione delle forme; dall'esperienza al Bauhaus di Weimar, su invito di Walter Gropius, fino agli anni 30 in cui inizia ad ottenere un riconoscimento per il suo lavoro, Kandinsky sviluppò una propria teoria per combinare le varie forme del lavoro creativo (pittura, musica, arti popolari, disegni di bambini) colmando le tradizionali divisioni artistiche di periodi o scuole di pensiero diverse.
Folgorato sulla via della mostra degli Impressionisti a Mosca del 1896, Kandinsky lascia la carriera universitaria per diventare pittore. Segue il classico cursus degli studi sotto la guida di grandi maestri come Anton Azbé e Franz von Stuck a Monaco e soggiorna dal 1906 al 1907 a Sèvre, vicino a Parigi (Il parco di Saint-Cloud, viale ombreggiato 1906). Sviluppa così il suo pensiero artistico, che abbraccia numerosi campi, la pittura, la musica, il teatro nei quali cerca e difende lo spirituale nell’arte, titolo di un suo saggio fondamentale.
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DA KANDINSKY A POLLOCK. La grande arte dei Guggenheim
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