Falciano Rocco

Rocco Falciano (Potenza, 1933 – Roma, 2012). Se ne andò da Potenza, nel 1963, approdando, a Roma, nella bottega di Marino Mazzacurati. Una vicenda raccontata nel suo splendido libro intitolato «Il treno d’argento. Memoriale 1950-1990. L’Italia dei pittori e dei poeti» (Avagliano, Roma, 2007), una testimonianza delle speranze, dei problemi e delle illusioni di un artista fortemente impegnato in una regione del Mezzogiorno, la Lucania. A Roma, frequenta artisti e intellettuali come Mario Alicata, Leonardo Sinisgalli, Rocco Scotellaro, Adriano Olivetti e Carlo Levi, che esercitò su di lui una grande influenza: con quest' ultimo si incontrava spesso, soprattutto quando questi componeva il grande telero sulla Basilicata destinato all' esposizione di Italia ' 61. Si legò poi a un altro artista, Ettore de Conciliis, con il quale fondò il Centro di arte pubblica e popolare di Fiano Romano, nel quale nacquero diversi progetti di grandi pitture murali su temi come la pace, la bomba atomica, il capitalismo, la non violenza e l’occupazione delle terre. Alla fine degli anni 70, con De Conciliis e con l’architetto Giorgio Stockel collaborò alla realizzazione del Memoriale di Portella della Ginestra, opera di land art realizzata nel luogo dell’eccidio dei braccianti, avvenuto il primo maggio 1947, per mano della banda di Salvatore Giuliano. Ma lo sguardo di Falciano non restò imprigionato nella sua terra natìa: in tempi di confusione mediatica, l'artista confidò nella necessità di difendere la grande tradizione della cultura europea, senza in alcun modo eludere ogni possibilità attuale di un "nuovo inizio".

Grafica Lucana Del Novecento
 22/09/2015  al 20/11/2015

ARTISTI: Mauro Masi, Luigi Guerricchio, Rocco Falciano, Antonio Masini, Pasquale Santoro e Pietro Tarasco   A partire da martedì 22 settembre…

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