Crali Tullio
Nato a Igalo (Montenegro) nel 1910, nel 1922 si trasferisce a Gorizia. Nel 1929 aderisce al futurismo e comincia a muovere i primi passi nel mondo dell’arte. Tra il 1931 e il 1933 partecipa alle mostre itineranti di aeropittura a Milano, Parigi, Vienna, Atene e Bruxelles. Nello stesso periodo realizza bozzetti teatrali, progetti di architettura e cartelloni pubblicitari. Si interessa anche di moda, creando le giacche sintetiche e le camicie anti cravatta. Inizia una ricerca affine a quella di Enrico Prampolini sull’arte plastica, assemblando materiali diversi e creando opere polimateriche. nel 1939 partecipa con opere di aeropittura alla III Quadriennale di Roma, nel 1940 la biennale di Venezia gli dedica una sala personale. Nel 1942 partecipa ancora alla biennale di Venezia.
Nel 1944 scompare Flilippo Tommaso Marinetti da cui Crali riceve in eredità il compito morale di proseguire e difendere le scelte futuriste. Si trasferisce dapprima a Torino poi a Parigi, dove inizia a realizzare, secondo una tradizione molto marinettiana, i ricchi volumi autobiografici, nei quali raccoglie note, schizzi, scritti, corrispondenza, fotografie e molti altri materiali documentari. Nel 1959 si trasferisce a Milano. Scrive il manifesto della sassintesi, nel quale teorizza la creazione di sculture che rispettino l’integrità della forma di materiali naturali e rinvenuti per caso. L’assemblaggio di questi “reperti” costituisce un capitolo molto originale della sua produzione. dal 1961 al 1966 dirige la scuola italiana al cairo. a trieste, nel 1971, presenta le cosmiche: disegni monocromi, che descrive come “prototipi di un’arte orbitale”. L’attività espositiva prosegue intensa: come relatore e conferenziere Crali interviene sui temi del futurismo. del 1976 è la sua antologica a palazzo costanzi di Trieste. pubblica a tiratura limitata il volume parole nello spazio, una trentina di tavole di poesia scritte dopo il 1930. Nel 1990 partecipa alla mostra sul futurismo veneto a Padova. Negli anni novanta dipinge alcune opere dedicate ai voli acrobatici delle Frecce Tricolori. Il Mart gli dedica una grande mostra nel dicembre del 1994, presentandolo nella duplice veste di futurista e aeropittore.
Scompare a Milano il 5 agosto 2000.
Tullio Crali. Testimonianze futuriste
Noi siamo sul promontorio estremo dei secoli! Perché dovremmo guardarci alle spalle, se vogliamo sfondare le misteriose porte dell’Impossibile?…
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