Caputo Antonio
Antonio Caputo nasce a Lamezia Terme nel 1976. Nel 1995 si diploma all’Accademia di Belle Arti di Urbino con una tesi su Omar Galliani. Insieme a Bruno D’Arcevia (esponente degli Anacronisti e caposcuola della Nuova Maniera Italiana), realizza diversi affreschi e pale d’altare. Vincitore del bando “Atelier d’Artista”, istituito dal Comune di Lamezia Terme, nel 2011 ottiene uno studio nello storico Palazzo delle Arti Panariti. Tra le recenti mostre si segnalano la “Biennale d’Arte di Verona” (Verona, 2014, selezione di Vittorio Sgarbi), la collettiva allestita all’interno del Palazzo Ducale di Rivalta (Reggio Emilia, 2018) e la bi-personale con Cetti Tumminia “Di-segno in-segno” (Spazio Culturale Madonna del Corso, Maranello, 2019).
Antonio Caputo, Giorgio Ferretti, Michael Peddio “Chronos”
Alla Galleria Reggio Arte ReArt (Viale Umberto I, 42/B – Reggio Emilia), tre artisti affrontano il tema del tempo, tra epifanie, visioni, rimandi…
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