Burgin Victor
Victor Burgin (Sheffield, England, 1941) è uno dei più eminenti artisti accademici del nostro tempo. Studia pittura al Royal College of Art di Londra (1962-65) e Filosofia a Yale (M.F.A., 1967). Attualmente è Professore Emerito di “History of Consciousness” presso l’Università della California, Santa Cruz ed Emerito “Millard Chair of Fine Art” al Goldsmiths College, University of London. E’ presente in importanti istituzioni quali The Metropolitan Museum and the Museum of Modern Art, New York; Corcoran Gallery, Washington DC; Museum of Contemporary Art e LA County Museum of Art, Los Angeles; The Walker Art Center, Minneapolis; The Tate Gallery, Tate Modern, e il Victoria and Albert Museum, di Londra; Centre Georges Pompidou, Parigi. È autore di numerosi volumi che hanno notevolmente segnato il dibattito critico non solo americano. Ne ricordiamo alcuni: Thinking Photography (1982), Between (1986), The End of Art Theory: Criticism and Postmodernity (1986), In/Different Spaces: Place and Memory in Visual Culture, Shadowed (1996); The Remembered Film (Reaktion, 2004); Situational Aesthetics (Leuven University Press, 2009); Parallel Texts: interviews and interventions about art (Reaktion, 2011). Gli ultimi esiti della sua ricerca artistica e teorica possono essere sintetizzati nel titolo del suo saggio: The Location of Virtual Experience,’ in Annette Khun (ed.), Little Madnesses: essays on D.W.Winnicott (I.B.Tauris, 2013).
Victor Burgin “Dear Urania”
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