Willy Verginer "After Industry"
Tornano le storie di legno raccontate da Willy Verginer. Torna a Monza, tre anni dopo la personale al Mac di Lissone e la trasferta americana alla Wasserman Project di Detroit. Torna alla Leo Galleries con la mostra “After industry”, con una raccolta di opere nuove, busti inediti a cui si aggiungono i profili sottili delle donne classiche che hanno reso celebre l’arte di Verginer, e un’imponente installazione presentata proprio a Detroit, che sarà allestita all’ingresso della galleria.
A guidare il pensiero dell’artista è ancora una volta la natura, il rapporto dell’uomo con l’ambiente. Un concetto che Verginer declina da anni e che ha saputo rinnovare nel tempo, arricchendolo di significati e nuove teorie. Al centro di quest’ultima personale è una terra offesa dall’inquinamento e dalla mano dell’uomo, una terra capace però di riprendersi i suoi spazi, affermando la propria essenza. Un ambiente dove l’uomo resta ospite in cammino, spesso cieco, incapace di coglierne i bagliori di bellezza. Sono figure più dinamiche queste ultime proposte da Verginer, non più personaggi da piedistallo ma capaci di interagire con oggetti di uso industriale come bidoni di benzina o copertoni. “Il tema ambientalista proposto non diventa mai una crociata militante, ma risuona come il monito di un saggio che ci permette di uscire dal blocco costruttivo della prigione in cui ci siamo rinchiusi perché dimentichi della bellezza e dell’equilibrio spirituale”, scrive Matteo Galbiati, autore del testo critico del catalogo “After industry”, edito da Vanillaedizioni che raccoglie le opere dell’artista dal 2014 ad oggi e che verrà presentato in occasione della mostra in galleria.
Willy Verginer e Matteo Galbiati saranno presenti all’inaugurazione della personale alla Leo Galleries che si terrà domenica 8 ottobre, alle 17.30.
A guidare il pensiero dell’artista è ancora una volta la natura, il rapporto dell’uomo con l’ambiente. Un concetto che Verginer declina da anni e che ha saputo rinnovare nel tempo, arricchendolo di significati e nuove teorie. Al centro di quest’ultima personale è una terra offesa dall’inquinamento e dalla mano dell’uomo, una terra capace però di riprendersi i suoi spazi, affermando la propria essenza. Un ambiente dove l’uomo resta ospite in cammino, spesso cieco, incapace di coglierne i bagliori di bellezza. Sono figure più dinamiche queste ultime proposte da Verginer, non più personaggi da piedistallo ma capaci di interagire con oggetti di uso industriale come bidoni di benzina o copertoni. “Il tema ambientalista proposto non diventa mai una crociata militante, ma risuona come il monito di un saggio che ci permette di uscire dal blocco costruttivo della prigione in cui ci siamo rinchiusi perché dimentichi della bellezza e dell’equilibrio spirituale”, scrive Matteo Galbiati, autore del testo critico del catalogo “After industry”, edito da Vanillaedizioni che raccoglie le opere dell’artista dal 2014 ad oggi e che verrà presentato in occasione della mostra in galleria.
Willy Verginer e Matteo Galbiati saranno presenti all’inaugurazione della personale alla Leo Galleries che si terrà domenica 8 ottobre, alle 17.30.
Luoghi
www.leogalleries.it 0395960835 - 0395962431