WeegeeWeegee ‘The Altar of the Dead’
A cura di: Francesco Romano Petillo e Vincenzo Mazzarella
“Le onde travolgono orribilmente i morti – essi scompaiono e i loro nomi non vengono più pronunciati”
Henry James, dai ‘Notebooks’
Presentazione di due esposizioni simultanee dell’artista di collage WeegeeWegee, a Roma: ‘Altar of the Dead’, una mostra di collage presso la Galleria Monserrato Arte 900, e ‘Storia di un Anno’, un pezzo da altare per un luogo specifico nella Chiesa di Santa Lucia del Gonfalone, dove nel corso di un anno viene scelto e invitato un artista per dare rilievo ad una festa religiosa in una delle cappelle della chiesa.
Le due esibizioni presentate simultaneamente il 2 novembre, rappresentano una celebrazione e un recupero dei morti che tornano a vivere attraverso il collage. Ispirata al breve racconto di Henry James ‘Altar of the Dead’, la narrazione dei collage si svolge intorno al ricordo di coloro che sono scomparsi, trovando il modo per salvarli dall’oblio.
L’artista diventa un viaggiatore nel tempo raccogliendo e montando fotografie originali del XIX e dell’inizio del XX secolo, trasportandole in fantasie psico-geografiche del XXI secolo. Esse introducono un surreale viaggio freudiano ispirato da sogni, personaggi e letteratura vittoriani e da un amalgama di fantasie infantili alimentate da una passione per l’archeologia, antiche saghe, miti, fiabe e da un fascino per la chiesa cattolica. I personaggi delle fotografie senza nome, morti da tanto tempo, si sono tramutati, fusi e confusi con insetti, api e farfalle, per evocare un riferimento alla metamorfosi attraverso la morte in nuove forme di fusione con la natura e la vita.
Henry James, dai ‘Notebooks’
Presentazione di due esposizioni simultanee dell’artista di collage WeegeeWegee, a Roma: ‘Altar of the Dead’, una mostra di collage presso la Galleria Monserrato Arte 900, e ‘Storia di un Anno’, un pezzo da altare per un luogo specifico nella Chiesa di Santa Lucia del Gonfalone, dove nel corso di un anno viene scelto e invitato un artista per dare rilievo ad una festa religiosa in una delle cappelle della chiesa.
Le due esibizioni presentate simultaneamente il 2 novembre, rappresentano una celebrazione e un recupero dei morti che tornano a vivere attraverso il collage. Ispirata al breve racconto di Henry James ‘Altar of the Dead’, la narrazione dei collage si svolge intorno al ricordo di coloro che sono scomparsi, trovando il modo per salvarli dall’oblio.
L’artista diventa un viaggiatore nel tempo raccogliendo e montando fotografie originali del XIX e dell’inizio del XX secolo, trasportandole in fantasie psico-geografiche del XXI secolo. Esse introducono un surreale viaggio freudiano ispirato da sogni, personaggi e letteratura vittoriani e da un amalgama di fantasie infantili alimentate da una passione per l’archeologia, antiche saghe, miti, fiabe e da un fascino per la chiesa cattolica. I personaggi delle fotografie senza nome, morti da tanto tempo, si sono tramutati, fusi e confusi con insetti, api e farfalle, per evocare un riferimento alla metamorfosi attraverso la morte in nuove forme di fusione con la natura e la vita.
Http://www.paolobielli.it/
File allegati
Luoghi
06 6861767
orario: lun-ven 16-20