Vivian Maier - Inedita
A cura di: Anne Morin
Vivian Maier, Chicago, IL, Gelatin silver print, 2020 ©Estate of Vivian Maier, Courtesy of Maloof Collection and Howard Greenberg Gallery, NYÈ tra le mostre più attese in Italia nel 2022 Inedita, esposizione in programma dal 9 febbraio al 26 giugno 2022 ai Musei Reali di Torino dedicata a Vivian Maier, tra le massime esponenti della street photography. Dopo essersi tenuta al Musée du Luxembourg di Parigi, la mostra giunge adesso da noi, proponendo per l’occasione fotografie inedite dell’artista nata a New York nel 1926, come gli scatti realizzati durante il suo viaggio in Italia, in particolare a Torino e Genova, nell’estate del 1959.
LA MOSTRA DI VIVIAN MAIER A TORINO
La mostra, a cura di Anne Morin, presenta oltre 250 immagini, molte delle quali inedite o rare, come quelle a colori, scattate lungo tutto il corso della vita di Maier, diventata celebre per le sue fotografie che immortalano la strada e tutto ciò che in esso accade, tra volti di passanti anonimi che, attraverso il suo obiettivo, diventano protagonisti dei piccoli grandi gesti che contraddistinguono la quotidianità di donne e uomini. Non a caso, una sezione della mostra è dedicata agli scatti delle strade di New York e Chicago oltre, naturalmente, ai celeberrimi autoritratti che la fotografa ha realizzato riflettendosi negli specchi e nelle vetrine dei negozi. Sarà in mostra anche un corpus di fotografie a colori, e un’altra sezione sarà dedicata all’infanzia, tema che ha contraddistinto l’intera esistenza di Maier, nella sua attività di bambinaia e governante: anche in questo caso, l’occhio della fotografa documenta volti, emozioni ed espressione dei bambini, restituendone una visione del mondo introspettiva e anche giocosa. Completano il percorso espositivo dieci filmati in formato Super 8, due audio con la voce di Maier e vari oggetti che le sono appartenuti, come le sue macchine fotografiche Rolleiflex e Leica e uno dei suoi cappelli.
“La mostra”, dichiara Enrica Pagella, direttrice dei Musei Reali di Torino, “propone una parte dell’opera ancora sconosciuta di Vivian Maier, universalmente apprezzata dopo il ritrovamento dei suoi archivi nel 2007, e indaga le origini della sua poetica, legata soprattutto alla sua tipica e ormai iconica osservazione street, un tema chiave oggi frequentato e condiviso anche tramite i social media da fotografi di diversa cultura ed estrazione. La strada come attualità e contemporaneità, e, accanto, l’itinerario privato di una donna alla ricerca della sua identità”. “Vivian Maier”, spiega la curatrice Anne Morin, “è una fotografa amatoriale che cercava nella fotografia uno spazio di libertà; benché il suo lavoro sia passato inosservato per tutto il corso della sua vita, si ritrova nella storia della fotografia a fianco dei più grandi maestri quali Robert Doisneau, Robert Frank o Helen Levitt”.
Fin dal titolo, Inedita, l’esposizione che giunge in Italia dopo una prima tappa al Musée du Luxembourg di Parigi (15 settembre 2021 – 16 gennaio 2022), si prefigge di raccontare aspetti sconosciuti o poco noti della misteriosa vicenda umana e artistica di Vivian Maier, approfondendo nuovi capitoli o proponendo lavori finora inediti, come la serie di scatti realizzati durante il suo viaggio in Italia, in particolare a Torino e Genova, nell’estate del 1959.
La mostra fotografica presenta oltre 250 scatti di Vivian Maier, artista nota sulla scena internazionale a partire dal 2007, quando il suo corpus fotografico è stato scoperto a pochi anni dalla morte, avvenuta nel 2009. L’esposizione si sviluppa intorno ai temi ricorrenti nella produzione della fotografa americana, principalmente la strada e la vita che animava i quartieri popolari in Europa e negli Stati Uniti, documentando i cambiamenti sociali del proprio tempo. Sguardi, gesti, espressioni, colori e infanzia si intrecciano nel percorso espositivo, che in occasione dell’allestimento nelle Sale Chiablese dei Musei Reali vedrà la presentazione al pubblico di un repertorio inedito di scatti realizzati dall’artista proprio a Torino nel 1959, oltre a una presentazione di oggetti personali di Vivian Maier.
La mostra, curata da Anne Morin, è organizzata da diChroma photography in collaborazione con i Musei Reali e la società Ares di Torino, la John Maloof Collection di Chicago e la Howard Greenberg Gallery di New York. L’esposizione è sostenuta da Women In Motion, un programma di Kering per evidenziare il ruolo delle donne nelle arti e nella cultura.
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