Vincenzo Frunzo. Anni ’50 – ‘60
A cura di: Mara Borzone, presentazione di Marco Buticchi
Sabato 31 maggio, alle ore 18.00, Cavana Arte Contemporanea inaugura Vincenzo Funzo. Anni '50 -'60, con una selezione di opere inedite provenienti dal Fondo Frunzo, che documentano uno fra i periodi più vivaci e complessi dell'arte del '900.
Frunzo (La Spezia, 1910 – Roma, 1999) fu amico di Afro, Birolli, Cagli, Casorati, Guttuso, Mesciulam, Mirko, Pizzinato, Prampolini, Turcato, e di gran parte degli artisti di quegli anni. Fece parte del Gruppo dei Sette spezzino, con Bellani, Carozzi, Carro, Giovannoni, Guaschino, Porzano e Mastrolonardo.
Invitato e più volte premiato in gran parte delle edizioni del Premio del Golfo della Spezia (’49 ‘50, ‘51, ‘52, ’53, ‘54, ’55, ’56, ‘57, ’59, ‘61, ’63), aderì al Movimento Arte Concreta tra il '49 e il '59, divenendone responsabile per la Liguria; fu invitato alle Biennali di Venezia del ‘50 e del '58. E' inoltre il pittore spezzino con il maggior numero di inviti alle Quadriennali romane, nel ’51, ’55, ’59, e ’65.
La sua vicenda milanese e il contatto con gli artisti del suo tempo lo indussero nel ’54 ad abbandonare le griglie geometriche astratto-concrete per un Informale di tipo naturalistico, con tratti espressionisti. All’inizio degli anni ’60 passò ad una pittura materica, mescolando il colore con la sabbia, quindi, dal ’65, ai toni chiari lirico-naturalisti. La sua carriera artistica fu ricca di premi e riconoscimenti, di appuntamenti a carattere nazionale, di incontri importanti (ad es. Picasso), di contatti con le gallerie che contribuirono a tracciare il percorso dell'arte di quegli anni (ad es. la Galleria Numero).
Frunzo (La Spezia, 1910 – Roma, 1999) fu amico di Afro, Birolli, Cagli, Casorati, Guttuso, Mesciulam, Mirko, Pizzinato, Prampolini, Turcato, e di gran parte degli artisti di quegli anni. Fece parte del Gruppo dei Sette spezzino, con Bellani, Carozzi, Carro, Giovannoni, Guaschino, Porzano e Mastrolonardo.
Invitato e più volte premiato in gran parte delle edizioni del Premio del Golfo della Spezia (’49 ‘50, ‘51, ‘52, ’53, ‘54, ’55, ’56, ‘57, ’59, ‘61, ’63), aderì al Movimento Arte Concreta tra il '49 e il '59, divenendone responsabile per la Liguria; fu invitato alle Biennali di Venezia del ‘50 e del '58. E' inoltre il pittore spezzino con il maggior numero di inviti alle Quadriennali romane, nel ’51, ’55, ’59, e ’65.
La sua vicenda milanese e il contatto con gli artisti del suo tempo lo indussero nel ’54 ad abbandonare le griglie geometriche astratto-concrete per un Informale di tipo naturalistico, con tratti espressionisti. All’inizio degli anni ’60 passò ad una pittura materica, mescolando il colore con la sabbia, quindi, dal ’65, ai toni chiari lirico-naturalisti. La sua carriera artistica fu ricca di premi e riconoscimenti, di appuntamenti a carattere nazionale, di incontri importanti (ad es. Picasso), di contatti con le gallerie che contribuirono a tracciare il percorso dell'arte di quegli anni (ad es. la Galleria Numero).