14/12/2016  al 25/02/2017

Ugo Attardi. Mito & Poesia

A cura di: Carlo Ciccarelli, Silvia Pegoraro

Ugo Attardi. Mito & Poesia
Mercoledì 14 dicembre 2016 alle ore 18.00, presso la Ulisse Gallery Contemporary Art , sede dell’Archivio Storico Ugo Attardi, verrà inaugurata la mostra UGO ATTARDI – Mito & Poesia (a cura di Carlo Ciccarelli e Silvia Pegoraro), che resterà allestita fino al sino al 25 febbraio 2017. In occasione del Decennale della scomparsa dell’artista, saranno esposte una cinquantina di opere tra dipinti, sculture e disegni,  tutte facenti parte dell’Archivio Storico Ugo Attardi di Roma (di cui è presidente Carlo Ciccarelli e vicepresidente Andrea Attardi, figlio dell’artista). Nucleo della mostra, una trentina di tavole dedicate da Attardi alla Divina Commedia di Dante, sino ad oggi completamente inedite.                                                                                                   La mostra è promossa dalla Fondazione Ulisse e dall’Archivio Storico Ugo Attardi, con il contributo del celebre couturier pour homme Gaetano Aloisio, dell’Azienda Vinicola Falesco e di MCP Industrie Cornici.
L’evento ha ottenuto il Patrocinio della Camera dei Deputati, della Regione Lazio, del Consiglio Regionale del Lazio, dell’Assemblea Regionale Siciliana e del Comune di Roma (Assessorato alla crescita culturale)
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Ugo Attardi (1923-2006), pittore e scultore di fama internazionale -  di cui cade quest’anno  il Decennale della morte - è stato uno dei più validi e poliedrici artisti italiani del Novecento, legato a un concetto di arte come “viaggio” e ricerca interminabile . Come scrive Carlo Ciccarelli, procuratore dell’Archivio Storico Ugo Attardi e Presidente della Fondazione Ulisse: “L’aspetto più importante del lascito umano ed artistico di Ugo Attardi, per chi l’abbia conosciuto, è la solida voglia di vivere che ha animato la sua vita e che traspira dalle sue opere; una voglia inevitabilmente percorsa da angosce, frutto, molto spesso, del desiderio di vincere la volgarità dei soprusi”.                                                                                                                                           Intensa e celebrata è stata la sua passione per il mito, e in particolare per il mito di Ulisse, personaggio animato da un’inestinguibile sete di conoscenza e di scoperta, inquieto e tormentato come fu lo stesso Attardi.  Un mito, un destino, si potrebbe dire, perché sin dalla più tenera infanzia la vita di Attardi è animata dal viaggio, dal mare, dalle partenze e dai ritorni, i mitici nòstoi (νóστοι) che ognuno di noi ricorda connaturati al “polytropos Odysseus”, cioè colui che “molto ha errato”, ma anche “il multiforme”.                                                        Ulisse e il tema del viaggio come scoperta sono legati, nell’ immaginario occidentale, anche a Dante Alighieri, soprattutto all’indimenticabile Canto XXVI dell’Inferno – nel Poema fondativo della lingua e della letteratura italiana, che narra a sua volta un incredibile viaggio del suo protagonista: la Divina Commedia . Proprio alla Divina Commedia Attardi ha dedicato una trentina splendide tavole rimaste sino ad oggi assolutamente inedite (mai esposte né pubblicate), che costituiranno il nucleo della mostra con la quale la Fondazione Ulisse e l’Archivio storico Ugo Attardi hanno deciso di celebrare il Decennale della sua scomparsa.
L’opera di Attardi – che fu anche pregevole scrittore, vincendo il Premio Viareggio per la Narrativa nel 1971, con il romanzo L’erede selvaggio (1970) – ci appare come uno straordinario e multiforme incrocio di mito e letteratura, di storia reale e immaginaria, che rispecchia pienamente la complessità culturale dell’originaria Sicilia .                                        Oltre quelli a Dante, i riferimenti alla letteratura e alla poesia nell’arte di Attardi sono molteplici: in primis quelli alle grandi letterature classiche, greca e latina, e ai loro poemi fondanti, L’Iliade  e l’Odissea di Omero, l’Eneide  di Virgilio - che per tanti aspetti stanno alla base della Commedia di Dante, e di molte altre sue opere – con le loro interpretazioni degli antichi miti. Ugo Attardi è fra gli artisti contemporanei che meglio hanno saputo appropriarsi del mito e della letteratura attraverso le immagini, creando un eccezionale trait-d’union tra il mito stesso, il mondo dell’ignoto, del sogno e della magia, della grandezza e dell’orrore, e la realtà cruda e prosaica della contemporaneità.                                                                                                         In quello che si potrebbe definire il realismo visionario di Attardi, il dispositivo che mette in comunicazione arte e vita sembra dunque essere proprio il mito, il racconto, costantemente collegato al motivo del viaggio – dantesco, omerico, virgiliano…                                                          Il mito di Ulisse è il mito-paradigma scelto da Ugo Attardi, o da cui, forse, lui stesso è stato “scelto”: Avevo sei anni quando mi persi in mare”, racconta l’artista in un bellissimo testo del 1996-97, dedicato all’eroe omerico e scritto in occasione dell’installazione della sua scultura monumentale Ulisse al Battery Park di New York.                                                           

Luoghi

  • Ulisse Gallery Contemporary Art - Via Capo le Case, 32 - Roma
             0669380596

    Orari: dal lunedì al venerdì, ore 11.00- 19.00 Ingresso: libero

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