06/06/2021  al 25/07/2021

Tobia Ravà "Memorie d’Infinito"

A cura di: Catia Monacelli

Tobia Ravà "Memorie d’Infinito" Può sembrare un ossimoro parlare di arte e matematica, un accostamento azzardato e addirittura contrario al concetto che probabilmente tutti noi abbiamo dell’arte, intesa come mezzo di libertà d’espressione, un atto insomma scevro da qualsiasi condizionamento, ancor più se legato a teoremi matematici o al mondo del calcolo. Eppure la storia ci restituisce un altro racconto su queste due discipline umane, nei secoli hanno non solo comunicato, ma sono entrate addirittura in simbiosi. Pensiamo all’antica Grecia e al “Canone” sul corpo umano di Policleto a sua volta influenzato dal pensiero pitagorico, oppure agli artisti del Rinascimento, ispirati da Lisippo, grazie ai rimandi nell’opera di Vitruvio. Leonardo da Vinci seguì la regola di Lisippo, o ancora Albrecht Dürer compose un trattato del corpo umano, mentre il modulo, il canone e la sezione aurea costituiscono i modelli su cui ha poggiato l’arte classica. Giotto, tramite l’utilizzo di un nuovo sistema prospettico, conferì alle sue pitture volumi e tagli nuovi, all’epoca sconvolgenti. Tra il tardo Medioevo ed il Rinascimento gli artisti rimisero al centro la matematica. Ed ancora con un balzo in avanti nei secoli, non si può non citare l’opera di Escher, artista del Novecento olandese, ideatore delle costruzioni impossibili, dell’esplorazione dell’infinito.
Nell’arte di Tobia Ravà appaiono ed emergono queste reminiscenze, memorie di una profonda conoscenza dell’arte, ma anche frutto dell’incontro con la sua cultura ebraica e delle ricerche in ambito matematico. Ritroviamo nei lavori pittorici e nelle stesse sculture gli antichi insegnamenti della kabbalah, in cui lettere e numeri rimandano ad altri significati. Volti, architetture, paesaggi ed animali non sono solo soggetti del suo percorso artistico, ma alludono alla natura dell’essere umano, alla realtà circostante, al mondo spirituale. Tutto nelle opere di Tobia Ravà è intriso di profondo misticismo; il pensiero logico è collegato a quello trascendentale, corpo e mente si spingono oltre i confini e, misteri, segreti, enigmi sembrano potersi svelare come d’incanto, uscire dalle serie alfa-numeriche che compongono le superfici dei suoi lavori. Davanti a queste potenti immagini ci si sente iniziati a qualcosa di nuovo, protesi verso una scoperta che supera le nostre conoscenze, che detta nuovi equilibri; elevati, sollevati, attraversati dalla forza vitale degli elementi della natura: fuoco, aria, acqua e terra.
Che sia una nuova frontiera dell’arte quella di Tobia Ravà? La bellezza delle creazioni, gli algoritmi celati, la forza di una trascendenza che attraversa il tempo e lo spazio e, ancora, sopra tutto, una poetica dello spirito che accarezza, penetra.
(dal testo, Nuovi equilibri. L’arte di Tobia Ravà, di Catia Monacelli)

Luoghi

  • Museo Civico Rocca Flea - Gualdo Tadino - Perugia
         075 9142445

    orario: Dal martedì alla domenica 10.00 – 13.00 / 15.00 – 19.00

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