Thomas Scalco "Silere"
A cura di: Rossella Moratto
I dipinti di Thomas Scalco appaiono come delle fugaci visioni, in bilico tra due realtà, in cui forme in mutazione geometrica si fondono con la natura in un gioco di rimandi. Attraverso la sua pittura, l’artista cerca l’equilibrio tra l’onirico e il tangibile.Villa Contemporanea presenta Silere, personale dell’artista Thomas Scalco, al suo secondo appuntamento a Monza. Dopo i recenti successi del 2019, Premio miglior artista under 35 a SetUp, Bologna e Premio Level 0 ad ArtVerona, selezionato da Patrizia Nuzzo che gli ha dedicato una mostra site-specific alla Galleria d’Arte Moderna Achille Forti di Verona, tuttora in corso, Scalco sta vivendo una nuova e più matura fase pittorica. I dipinti di Thomas Scalco appaiono come delle fugaci visioni, in bilico tra due realtà, in cui forme in mutazione geometrica si fondono con la natura in un gioco di rimandi. Scalco è da sempre affascinato dalla quantità e qualità delle connessioni che possono crearsi tra gli elementi, tra sistemi opposti e differenti. Attraverso la sua pittura, l’artista cerca l’equilibrio tra l’onirico e il tangibile. Nei suoi dipinti forme geometriche si stagliano su paesaggi appena percepiti; passando da una fissa staticità ad un vorticoso movimento, tali forme sembrano generarsi dalla natura e, tramite la natura stessa, volersi librare oltre. Scrive Rossella Moratto nel testo che accompagna la mostra: “Scalco dipinge spazi solitari, remoti e occulti, sotterranei o siderali dove la materia informe – che richiama concrezioni rocciose e profondità ctonie o organismi primordiali – si organizza cercando una forma, procedendo dal disordine all’ordine in virtù di una logica costruttiva interna che, da una situazione di iniziale disgregazione, si struttura in aggregazioni inaspettate. Configurazioni in evoluzione discontinua percorse da fessure, improvvisi varchi, orifizi abissali che, come attrattori fatali, catturano lo sguardo e lo incanalano verso precipizi infiniti trascinati da eccentriche tensioni armoniche”. In questa nuova deriva artistica, la geometria si integra fino a fondersi con le forme pittoriche in divenire; non più così riconoscibile nei dipinti come era all’inizio, è tuttavia presente nelle piccole sculture in carta dipinta mimetizzate nello spazio espositivo. Moratto scrive: “Per Scalco l’arte non rappresenta ma manifesta: la superficie pittorica è dunque la soglia che segna il passaggio per accedere a un differente livello di realtà dove il dato contingente perde la sua individualità riconoscibile per liberarsi in una dimensione di pura contemplazione della bellezza e della sensualità del colore, della luce e della materia, metafore di una consapevolezza più profonda”. In questo contesto il titolo della mostra Silere, dal latino tacere, diventa monito a fare silenzio affinché “la pittura possa rendere possibile l’incontro tra il visibile – la concretezza del mondo – e l’invisibile agli occhi – l’interiorità e la spiritualità, ampiamente intesa”. Testo critico di Rossella Moratto.
Luoghi
villacontemporanea.it 039 384963
orario: mar - sab 15-19 ingresso libero